Giorgos Seferis
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Per la letteratura (1963)
Giorgos Seferis, pseudonimo di Giorgios Seferiádis (1900 – 1971), poeta, saggista e diplomatico greco.
- Io guardo il fiume | crespe leggere passano sotto il sole malato | nient'altro, il fiume aspetta; | abbi pietà di quanti aspettano.[1]
- Meravigliosamente ti ridà forza | il parlare coi morti | quando incapaci d'infonderne | sono i rimasti in vita.[2]
- Ora che ozioso sto seduto e medito, | poche lune rimaste nella mente | mi sono: isole, tardi, alla calante, | del color di Madonna Addolorata, | od in città del nord chiari di luna | che su strade in tumulto, sopra fiumi | e membra umane effondono un torpore | greve. || Eppure qui, iersera, in questo nostro | ultimo approdo,[3] dove noi si aspetta | che l'ora del ritorno nostro spunti, | – come un antico debito, moneta | che per anni è rimasta nello scrigno | d'un avaro, e il momento ora è venuto | del pagamento, e s'odono monete | cadere giù sul tavolo – || ecco in questo | villaggio del Tirreno, dietro al mare | di Salerno, di là dai porti del | ritorno, sull'estremo lembo d'una | bora d'autunno, scavalcò la luna | le nuvole, e le case sulla costa | dirimpetto si son fatte di smalto. | Silenzii amati della Luna... | Cava dei Tirreni, ottobre 1944.[4]
- Poco ne so, delle case: di qualcosa | come loro allegria loro dolore, | talvolta, se mi fermo, mi ricordo. | [...] | Sai come sono, le case: se le denudi, | subito s'irrigidiscono.[5]
Note
[modifica]- ↑ Da Note per una settimana, p. 19.
- ↑ Da Su un verso straniero; citato in Ceronetti, p. 33.
- ↑ Seferis seguì il governo greco in esilio.
- ↑ Da Ultima sosta; citato in Bruno Lavagnini, La letteratura neoellenica, Sansoni/Accademia, Firenze/Milano, 1969, p. 218. La traduzione del passo citato è di Bruno Lavagnini (cfr. La letteratura neoellenica, p. 12).
- ↑ Da La casa vicino al mare; citato in Ceronetti, p. 9.
Bibliografia
[modifica]- Guido Ceronetti, La pazienza dell'arrostito: giornale e ricordi (1983-1987), Adelphi, Milano, 1990. ISBN 88-459-0793-7
- Giorgos Seferis, Note per una settimana, traduzione di Filippo Maria Pontani, All'insegna del Pesce d'oro, Milano, 1968.
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