Giovanni De Luna

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Giovanni De Luna (1943 – vivente), storico italiano.

Citazioni di Giovanni De Luna[modifica]

  • L’Italia ha molti tratti di quel fascismo che Piero Gobetti definiva l’autobiografia della nazione, per cultura, per abitudini e convinzioni. Ma gli anticorpi che abbiamo interiorizzato sono tanti e, prima che qualcuno si legittimi come erede del fascismo, devono capitare delle catastrofi. Basti vedere la vicenda di Salvini che chiedeva i pieni poteri, come peraltro Berlusconi prima di lui, e che è stata bruscamente interrotta. Ci sarà quindi sempre una destra italiana che ha un flirt con il passato, ma gli anticorpi ci sono.[1]
  • Norimberga è l’ultimo atto dell’alleanza contro Hitler: poi gli ex nazisti, scienziati e tecnici che interessano ai due blocchi vengono salvati o dai russi o dagli americani che se li portano a lavorare per loro.[1]
  • Per decifrare i miasmi che dalla decomposizione del fascismo si avventavano sul presente della nuova Italia repubblicana, egli coniò l'immagine straordinariamente efficace della «desistenza». [...] Calamandrei usa il termine in contrapposizione a «resistenza», mettendo a confronto quelle che essenzialmente sono due diverse concezioni della politica, oltre che due modi diversi di vivere la realtà della guerra e del dopoguerra.[2]

Note[modifica]

  1. a b Da intervista di Donatella Alfonso, Germania e Italia, i diversi conti col fascismo, patriaindipendente.it, 7 ottobre 2021.
  2. Dalla prefazione a Paolo Arfini, «Tempi difficili e tristi». Ritrovo 1949-1961, prefazioni di Daniela Adorni e Giovanni De Luna, Aracne, 2013, p. 18. ISBN 978-88-548-6089-6

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