Giovanni Russo Spena

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Giovanni Russo Spena

Giovanni Russo Spena (1945 – vivente), accademico e politico italiano

Citazioni di Giovanni Russo Spena[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Sulla situazione in Valtellina e la lentezza dell'intervento dello Stato] In Valtellina sta per giungere all'epilogo un disastro di proporzioni colossali, mentre il ministro della Protezione civile, [Remo Gaspari], si gode un'immeritata vacanza nel suo feudo abruzzese.[1]
  • [Sul dibattito nato dalle dichiarazioni di Renzo De Felice sulla possibilità di abrogare le norme transitorie della Costituzione della Repubblica italiana sul partito fascista] Il disegno è di dare una patente di legittimità al partito cui si vuole delegare, dopo lo sbarramento elettorale, un'opposizione compatibile con un sistema di partiti che non tollera le voci realmente critiche e alternative. La proposta di abolire le norme transitorie che vietano la ricostituzione del partito fascista è la ciliegina che ancora mancava per avvalorare questa tesi.[2]

Da "Una legge elettorale contro la rappresentanza". Intervista a Russo Spena

Radio Città Aperta, 31 maggio 2017.

  • [Sulla politica e la riforma elettorale] È l'idea della politica solo come governabilità. Io devo andare al governo e mi faccio la legge elettorale. Tutto il recupero del rapporto tra politica, lotte, conflitto, persone, interessi… Tutto questo non c'è, non entra assolutamente in discussione.
  • [Sul Movimento 5 stelle] Il Movimento 5 Stelle, sì, allo stato attuale punta a fare il pieno da solo. Io penso che non ci riuscirà e quindi, chissà, forse discuterà, si troverà d'accordo con la Lega, che a sua volta sta rompendo con Berlusconi? Non lo so. Adesso veramente il Movimento 5 Stelle ci ha abituato a cambiamenti quotidiani, quindi è difficile dirlo.
  • [Sulla rappresentanza politica] Non dimentichiamo mai che i guai della rappresentanza in Italia sono cominciati con il Pd, con Veltroni, quando disse che bisognava andare verso la democrazia governante. Questo tremendo ossimoro pari solo a guerra umanitaria, altro ossimoro tremendo, per cui la democrazia deve essere, in effetti, governata dall'economia, che sarebbe invece un “fatto oggettivo”.
  • [Sulla riforma elettorale] Renzi, come ha fatto Veltroni alla sua epoca, vuole uccidere col voto utile tutto ciò che è alla sua sinistra, diciamo così; ossia tutte le liste che si presentano togliendo voti al Pd da sinistra. Berlusconi fa lo stesso ragionamento con Verdini, Alfano e tutti i centristi ex democristiani, per cui dice: con la soglia di sbarramento al 5% io distruggo loro, quindi con il voto utile garantisco me. E il Movimento 5 Stelle fa lo stesso discorso: cioè prendo a destra, prendo al centro e prendo a sinistra un po' di voti sparsi che pensano che – facendo io [riferendosi a Beppe Grillo] la campagna elettorale contro l'inciucio Renzi-Berlusconi, tornando al vaffanculo puro e semplice, un po' di gente incazzata voterà per me.
  • [Sulla riforma elettorale] Renzi vuole la sua, Berlusconi la sua, il Movimento 5 stelle la sua, e così via. E quindi sta nascendo un compromesso che chiamano "sistema tedesco", ma in effetti è un sistema molto rivisitato all'italiana.

Note[modifica]

  1. Citato in Gaspari è una bufera, La Stampa, 26 agosto 1987.
  2. Citato in Fascismo, solo Craxi d'accordo con De Felice, La Stampa, 29 dicembre 1987.

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