Sergio Bonelli
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Sergio Bonelli (1932 – 2011), conosciuto anche come Guido Nolitta, fumettista ed editore italiano.
Citazioni di Sergio Bonelli
[modifica]- Anche se leggevo e rileggevo i "classici" comics americani che G.L. Bonelli aveva religiosamente raccolto (da "Mandrake" a "Topolino", da "Flash Gordon" a "L'Uomo Mascherato" e "Cino e Franco"), io facevo il tifo per "Il Vittorioso", un settimanale tutto italiano, pubblicato a Roma dalla società editrice A.V.E. sin dal 1937. Si trattava di una rivista di poche pagine (come si usava a quei tempi), ma di grande formato, che, pur non facendo segreto dei suoi intenti pedagogici, affrontava tutti i temi dell'Avventura.[1]
- Ho affrontato tematiche che personalmente non condividevo, io che non amavo i gialli ho dato retta a chi mi ha detto di provare a farli. In fondo, per quanto uno personalizzi il proprio lavoro, non puoi dire "faccio solamente quello che piace a me", e allora ti fidi dei collaboratori.[2]
- [Su Il Vittorioso] I primi cinquanta numeri della pubblicazione (fatta eccezione per le presenze di Franco Caprioli e del simpatico "Zoo parlante" di Sebastiano Craveri), erano poco più che dilettanteschi; nell'anno seguente, però, l'arrivo – lasciatemelo dire – di G.L. Bonelli aggiunse un evidente tocco professionale: grazie ai suoi soggetti e ai disegni della sua "squadra", che comprendeva Antonio Canale, Raffaele Paparella, Walter Molino, Franco Chiletto e molti altri ancora il livello medio qualitativo della testata si alzò sensibilmente. Insomma, la mia spasmodica, settimanale attesa del nuovo numero de "Il Vittorioso", sulle cui pagine (con mio enorme orgoglio) campeggiava la firma e anche lo spirito avventuroso del mio illustre genitore, era ricompensata da irresistibili vicende ambientate nel West americano, nel cuore dell'Africa, sui mari dei Caraibi, nelle giungle indiane...[3]
- Insomma: perché limitarsi a creare un personaggio, quando si può creare un universo?[4]
Citazioni su Sergio Bonelli
[modifica]- Sergio Bonelli è stato il vero iniziatore della letteratura popolare in Italia. Questo fenomeno, iniziato fin dal Settecento in Inghilterra e in Francia, e industrializzato negli Stati Uniti durante il Novecento, non aveva mai attecchito nel Bel Paese, afflitto dal concetto di "Cultura Alta". Eccezioni straordinarie come Pinocchio non hanno dato l'avvio a un filone vero e proprio. La produzione seriale bonelliana [...] è stata la prima a costruire un corpus coerente, tutto italiano, capace di influenzare la cultura e la coscienza di un popolo. (Giancarlo Berardi)
Note
[modifica]- ↑ Da All'inseguimento di Lisca di Pesce, in Benito Jacovitti, Cocco Bill. Mezzo secolo di risate Western, a cura di Gianni Brunoro, Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, Viterbo, 2007, p. 4. ISBN 978-88-7226-996-1
- ↑ Citato in Sergio Bonelli - Mondi di sogni e avventure, biografieonline.it.
- ↑ Da All'inseguimento di Lisca di Pesce 2007, p. 4.
- ↑ Citato in Zagor FAQ. Risponde Sergio Bonelli, SergioBonelliEditore.it.
Voci correlate
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