Gisèle Freund

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Gisèle Freund a Parigi nel 1974

Gisèle Freund (1908 – 2000), fotografa tedesca naturalizzata francese.

Citazioni di Gisèle Freund[modifica]

  • [Virginia Woolf] Fragile, luminosa, era l'incarnazione stessa della sua prosa. Aveva cinquantotto anni. [...] Quel viso, come illuminato da una luce interiore, rifletteva una sensibilità da visionaria unita a una grande sincerità. Da tutta la persona di questa donna riservatissima emanava un'aura ammaliante.[1]
  • La fotografia aveva e ha ancora il compito di sostenere la memoria. La fotografia è memoria.
    Da qualche tempo non fotografo più, è troppo faticoso per me, proprio ora che stavo per diventare una fotografa celebre... ho mille idee per la testa, tante cose da fare. Oggi siamo assediati dalle immagini, ci fidiamo ciecamente e stupidamente delle immagini. Quanto lavoro ancora da fare: la fotografia, nuove tecnologie, sarà tutta un'altra cosa... e speriamo non diventi ancella della superficialità e del potere. Ma ho parlato e parlato. Lo sa come mi chiamava Monsieur le professeur all'epoca? "La piccola chiacchierona". Monsieur le professeur mi amò molto, ma per me era il professore e poi mai mi sarebbe venuta l'idea... Trent'anni dopo rimasi molto colpita da un suo testo dove diceva di aver avuto molta simpatia e tenerezza per me.[2]
  • Per un esiguo numero di fotografi, e io sono tra quelli, l'immagine è ben più che un mezzo di informazione: attraverso la macchina fotografica essi esprimono se stessi. Non si chiede al fotografo di creare delle forme, ma di riprodurle. Nella gerarchia degli artisti, il fotografo si avvicina al traduttore , e da buon traduttore, deve lui stesso saper scrivere.[3]

Note[modifica]

  1. Citato in Massimo Raffaeli, Gisèle Freund: una fotografa umanista, Alias – il manifesto, 11 marzo 2012; riportato in leparoleelecose.it, 13 Marzo 2012.
  2. Da Danilo De Marco, Noi che siamo così poveri nel dire, Forum, Udine, 2013. ISBN 978-88-8420-800-2, riportato in Gisèle Freund, un'intervista, nazioneindiana.com, 24 ottobre 2013.
  3. Da Il mondo e il mio obiettivo, traduzione di Piera Oppezzo, Abscondita, Milano, 2011. ISBN 978-88-8416-275-5; citato in Massimo Raffaeli, Gisèle Freund: una fotografa umanista, Alias – il manifesto, 11 marzo 2012; riportato in leparoleelecose.it, 13 Marzo 2012.

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