Francesco Bamonte
Aspetto
(Reindirizzamento da Gli angeli ribelli)
Francesco Bamonte (1960 – vivente), religioso ed esorcista italiano.
Gli angeli ribelli
[modifica]- Dove si riscontra una reale possessione diabolica, gli esorcismi infondono nell'animo di chi la subisce, sicurezza, forza e serenità assicurando e sostenendo la sua capacità di lottare e di vincere gli spiriti del male.
- Gli angeli e i demoni sono esseri in cui è completamente assente ogni forma di materia.
- Gli esorcismi, invece, non hanno nulla a che fare con la stregoneria: anzi, ne sono l'antitesi.
- Il diavolo fu condannato per superbia e chi monta in superbia si fa simile al diavolo, cadendo di conseguenza nella sua stessa condanna.
- Il tema della caduta degli angeli ribelli è fondamentale per comprendere il mistero del male.
- L'uomo è innegabilmente responsabile del male che volontariamente commette, però nella storia della creazione l'iniziativa, in senso assoluto, di compiere il male non è dell'uomo ma di Satana.
- Lucifer (in italiano Lucifero), più che un vero e proprio nome del diavolo, è una immagine quanto mai espressiva per indicare quello che all'inizio era il più stupendo angelo creato da Dio.
[Francesco Bamonte, Gli angeli ribelli. Il mistero del male nell'esperienza di un esorcista, Paoline, 2008]
Possessioni diaboliche ed esorcismo
[modifica]- Come una malattia non pregiudica la salvezza eterna di una persona, così la possessione non pregiudica la bontà, la volontà e l'amore verso Dio.
- [I demòni] si trovano dove agiscono.
- I demòni non possono conoscere il futuro.
- I demòni non possono giungere a conoscere la nostra anima e i nostri pensieri.
- Il demonio non può abitare l'anima, non vi può essere una «possessione demoniaca dell'anima» .
- Il diavolo ed i demoni, essendo creati, [...] sono necessariamente limitati nell'essere e nell'operare e quindi non possono fare miracoli.
- Il demonio cerca di conoscere le nostre cattive inclinazioni e perviene a questa conoscenza, in modo ordinario, attraverso la tentazione.
- Il demonio non è in grado di dare ai suoi consacrati tutto ciò che promette.
- Il mondo demoniaco non è una persuasione soggettiva di alcuni, ma è una realtà, un fatto oggettivo, che Dio ci ha rivelato.
- L'anima di chi è abitualmente in peccato mortale è schiava del demonio, ma la maggioranza di coloro che sono in peccato mortale non sono posseduti dal demonio.
- L'esorcismo non ha alcuna efficacia sulla volontà di un uomo che decide liberamente per il peccato.
- L'immaginazione offre un vasto campo all'azione ordinaria del demonio il quale, nascondendosi dietro il gioco normale delle leggi psicologiche, cerca di suscitare e sfruttare ricordi [...] per disporci a uno stato fisiologico favorevole allo scatenarsi delle nostre passioni disordinate e alla capitolazione della nostra volontà.
- La nostra reazione, contro l'azione del demonio, diventa così un mezzo di progresso spirituale. In tal modo i demòni divengono loro malgrado servi del Signore.
- Le credenze e le pratiche magico-superstiziose, sono una via che permette a tali forze [del male] di schiavizzarci sempre di più.
- Le pratiche magiche, nelle loro molteplici forme, sono una trappola che i nostri nemici invisibili mettono sulla nostra strada, per allontanarci dal bene e dalla verità e per farci loro prigionieri.
- Non è detto che ogni peccato sia direttamente dovuto ad azione diabolica.
- Nella loro opera d'inganno nei confronti dell'uomo [i demoni] si comportano come abili trasformisti, da prestigiatori abilissimi, producendo fatti spettacolari, cose sorprendenti che in realtà sono trucchi.
- Non si comprenderebbe l'opera salvifica di Gesù Cristo se si negasse l'esistenza di Satana.
- Per «possessione demoniaca» s'intende la presa di possesso del corpo da parte del demonio, che lo considera come suo e lo utilizza a suo piacimento.
- Satana non è il Dio del male. [...] Non ci sono mai state due divinità antagoniste.
- Satana non ha amici, ma solo schiavi che credono ingenuamente di esserselo fatto amico.
[Francesco Bamonte, Possessioni diaboliche ed esorcismo, Paoline, 2006]