Goliarda Sapienza
Goliarda Sapienza (1924 – 1996), attrice e scrittrice italiana.
L'arte della gioia
[modifica]Ed eccovi me a quattro, cinque anni in uno spazio fangoso che trascino un pezzo di legno immenso. Non ci sono né alberi né case intorno, solo il sudore per lo sforzo di trascinare quel corpo duro e il bruciore acuto delle palme ferite dal legno. Affondo nel fango sino alle caviglie ma devo tirare, non so perché, ma lo devo fare. Lasciamo questo mio primo ricordo così com'è: non mi va di fare supposizioni o d'inventare. Voglio dirvi quello che stato senza alterare niente.[1]
Citazioni
[modifica]- [...] il mestiere del medico è valido solo se è affiancato da un'azione politica che ha il fine di dare a tutti case salubri, vivibili, ospedali veramente efficienti. (cap. 42)
- Non c'è niente da fare, come diceva mia madre, ogni dieci anni bisogna rileggere i libri che ci hanno formato se si vuol venire a capo di qualcosa. (cap. 63)
- Questo è il punto, direbbe Pietro. La mia possibilità di nutrirli mi mette nel ruolo del padrone, pa-dro-ne, Jò! E perché dovrebbero essere grati ad un padrone? Tu mi accusi di paternalismo con Pietro, poi vorresti che lo usassi coi figli. Ritenersi indispensabili a degli essere umani giovani, senza difesa, solo perché li nutri è il paternalismo più atroce. [...] Il bambino è costretto ad amarti perché lo sfami. [...] Io farei un sindacato dei bambini contro questo duetto tremendo che sono il padre e la madre che, per un tozzo di pane e un giocattolo, richiedono un prezzo d'amore troppo alto per qualsiasi individuo normale.(cap. 65)
- – A me hanno insegnato che nell'anima di un uomo non c'è posto per dubitare.
– Questo vi insegnano per chiudervi, carusi, in una corazza di doveri e false certezze. Come a noi donne, Mattia: altri doveri, altre corazze di seta, ma è lo stesso.
– Devi avere ragione perché come una malinconia nuova mi prese e mi tiene da quando 'sta parola dubbio ho incontrato.
– È per timore di questa malinconia che l'uomo s'ammanta di certezze e detta credi. Ma ancora troppo bambino è l'uomo per sapere, ha appena imparato a leggere e scrivere. E quelli che crede dèi, sono idoli che solo sacrifici umani vogliono. (cap. 67) - Ma come si deve fare per farvi capire che molti desideri vi vengono inculcati dall'alto per usarvi? (cap. 73)
- Attente, Bambolina, Crispina, Olimpia, attente! Fra venti, trent'anni non accusate l'uomo quando vi troverete a piangere nei pochi metri di una stanzetta con le mani mangiate dalla varechina. Non è l'uomo che vi ha tradite, ma queste donne ex schiave che hanno volutamente dimenticato la loro schiavitù e, rinnegandovi, si affiancano agli uomini nei vari poteri. (cap. 88)
No, non si può comunicare a nessuno questa gioia piena dell'eccitazione vitale di sfidare il tempo in due, d'essere compagni nel dilatarlo, vivendolo il più intensamente possibile prima che scatti l'ora dell'ultima avventura. E se questo mio vecchio ragazzo si stende su di me col suo bel corpo pesante e lieve, e mi prende come ora fa, o mi bacia fra le gambe proprio come Tuzzu faceva allora, mi trovo a pensare bizzarramente che la morte forse non sarà che un orgasmo pieno come questo.
– Dormi, Modesta?
– No.
– Pensi?
– Sì.
– Racconta, Modesta, racconta.
Citazioni su Goliarda Sapienza
[modifica]- Maria Giudice, virgola, la madre di Goliarda Sapienza. Da quando la figlia è diventata molto più famosa di lei, anche a Maria è toccata la sua fetta di celebrità. Ma quanto ingiustamente limitata e di deriva per un'attivista politica, sindacalista, arruffapopolo, dirigente di partito, giornalista e pure maestra, che con la sua vita spericolata, difficilissima, perseguitata, ha contribuito a scrivere la Storia d'Italia, e delle donne in particolare. (Sandra Petrignani)
- Peppino è un vedovo con tre figli a carico, dai nomi che la dicono lunga sulle sue inclinazioni politiche: Goliardo (che muore molto giovane), Libero e Carlomarx. Più altri illegittimi sparsi per il mondo... E siccome la prolificità s'accompagna a queste vite esuberanti, ecco che con Maria (che nel frattempo ha chiamato a vivere con sé nella casa dell'avvocato tutti i suoi figli) ne produce altri tre: ma due muoiono e ne resta una sola, Goliarda, la più amata, l'unica per la quale Maria Giudice è stata una madre normale, l'unica che vede davvero crescere e a cui si affeziona moltissimo in un rapporto addirittura simbiotico. (Sandra Petrignani)
- Fu sempre impregnata di catanesità. Figlia di madre [Maria Giudice] per l'ideologia, è il genitore [Giuseppe Sapienza] che le istilla l'amore per il teatro affidandola ad Angelo Musco col quale recita a 14 anni. A Catania l'ho riportata io nell'ultima parte della vita. La ferita che l'aveva indotta a non tornare più era lo sventramento di San Berillo e della Civita: quartieri della sua infanzia.
- Il padre poi le faceva leggere ad alta voce le testimonianze contro i suoi assistiti. Pare che dal tono della voce, Goliarda bambina riuscisse ad accorgersi di quanto contenevano di vero e di falso.
- L'arte della gioia è piena di citazioni stilistiche. Ancora nessuno studio stilistico, narratologico. Goliarda è come sepolta in un'arca del '900, tira calci e vuole essere liberata. Dopo letteratura femminista e gender studies, è ora di cominciare ad affrontare la scrittrice tout court. Scriveva da donna ma non voleva riferirsi solo alle donne.
- Voleva donare alla letteratura un personaggio femminile che secondo lei mancava. Voleva fare gli anti-Promessi sposi.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
Bibliografia
[modifica]- Goliarda Sapienza, L'arte della gioia, Einaudi, 2015. ISBN 978-88-06-21967-3.
Filmografia
[modifica]- Altri tempi - Zibaldone n. 1 (1952)
- Fabiola (1949)
Voci correlate
[modifica]- Maria Giudice, madre
- Angelo Pellegrino, coniuge
- Giuseppe Sapienza, padre
Altri progetti
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