Grammelot

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Raccolta di grammelot o gramelot.

Grammelot[modifica]

  • [Il critico d'arte] Il pittrore [...] di del dal col affioriccio ganolsi coscienziamo la simileguarsi. Recusia estemesica! Altrinon si memocherebbe il persuo stisse in corisadicone elibuttorro. Ziano che dimannuce lo qualitare rumelettico di sabirespo padronò. E sonfio tezio e stampo egualiterebbero nello Squitinna il trilismo scernosti d’ancomacona percussi. Tambron tambron, quilera dovressimo, ghiendola namicadi coi truffo fulcrosi, quantano, sul gicla d'nogiche i metazioni, gosibarre, che piò levapo si su predomioranzabelusmetico, rifè comerizzando per rerare la biffetta posca o pisca. (Dino Buzzati)
  • Prisencolinensinainciusol | In de col men seivuan | Prisencolinensinainciusol ol rait || Uis de seim cius nau op de seim | Ol uait men in de colobos dai | Trrr ciak is e maind beghin de col | Bebi stei ye push yo oh || Uis de seim cius nau op de seim | Ol uoit men in de colobos dai | Not s de seim laikiu de promisdin | Iu nau in trabol lovgiai ciu gen || In do camo not cius no bai for lov so | Op op giast cam lau ue cam lov ai | Oping tu stei laik cius go mo men | Iu bicos tue men cold dobrei goris || Oh sandei | Ai ai smai sesler | Eni els so co uil piso ai | In de col men seivuan | Prisencolinensinainciusol ol rait. (Adriano Celentano)
  • [La Canzone di Titina] Se bella giu satore | je notre so cafore | je notre si cavore | je la tu la ti la twah. || La spinash o la bouchon | cigaretto portobello | si rakish spaghaletto | ti la tu la ti la twah. || Senora pilasina | voulez vous le taximeter? | Le zionta su la seata | tu la tu la tu la wa. || Sa montia si n'amora | la sontia sogravora | la zontcha con sora | je la possa ti la twah. || Je notre so lamina | je notre so cosina | je le se tro savita | je la tossa vi la twah. || Se motra so la sonta | chi vossa l'otra volta || Li Zoscha si catota | tra la la la la la la. (Charlie Chaplin)
  • [Il giornalista televisivo] Oggi traneguale per indotto-ne consebase al tresico imparte Montecitorio per altro non sparetico ndorgio, pur secministri e cognando, insto allegò sigrede al presidente interim prepaltico, non manifolo di sesto, dissesto: Reagan, si può intervento e lo stava intemario anche per di più albato – senza stipuò lagno en sogno-la-prima di estabio en Craxi e il suo masso nato per illuco saltrusio ma non sempre. Si sa, albatro spertico, rimo sa medesimo non vechianante e, anche, sortomane del pontefice in diverica lonibata visito Opus dei. (Dario Fo)

Citazioni sul grammelot[modifica]

  • "Grammelot" è un termine di origine francese, coniato dai comici dell'arte e maccheronizzato dai veneti che dicevano "gramlotto". È una parola priva di significato intrinseco, un papocchio di suoni che riescono egualmente a evocare il senso del discorso. Grammelot significa, appunto, gioco onomatopeico di un discorso, articolato arbitrariamente, ma che è in grado di trasmettere, con l'apporto di gesti, ritmi e sonorità particolari, un intero discorso compiuto. [...] La prima forma di grammelot la eseguono senz'altro i bambini con la loro incredibile fantasia quando fingono di fare discorsi chiarissimi con farfugliamenti straordinari (che fra di loro intendono perfettamente). Ho assistito al dialogo tra un bambino napoletano e un bambino inglese e ho notato che entrambi non esitavano un attimo. Per comunicare non usavano la propria lingua ma un'altra inventata, appunto il grammelot. Il napoletano fingeva di parlare in inglese e l'altro fingeva di parlare in italiano meridionalizzato. Si intendevano benissimo. Attraverso gesti, cadenze e farfugliamenti variati, avevano costruito un loro codice. (Dario Fo)
  • Il grammelot è scienza: una macchina precisa, geometrica, il risultato di un lavoro di sovrapposizioni e interferenze, non bastano mica le onomatopee. L'invenzione deve riprodurre le caratteristiche fonetiche di una lingua naturale per cambiarle, ma per farlo per prima cosa bisogna conoscere il sistema fonetico di quella lingua naturale, cadenze e sonorità che la caratterizzano, il suo andamento melodico, i ritmi, le pause, il respiro, perché ogni lingua ha una sua musicalità. Quando io faccio il grammelot francese uso l'andamento armonico del vero francese, che cambia se faccio l'inglese. Se vuoi sovvertire un canone devi prima conoscerlo. Ma prima che una tecnica, l'invenzione di una lingua richiede passione, utopia. (Dario Fo)

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