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Guido Crainz

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Guido Crainz (1947 – vivente), storico italiano.

Citazioni di Guido Crainz

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  • Agli occhi degli Alleati non eravamo solo il paese che aveva combattuto sino all’ultimo – perlomeno in una sua parte – al fianco del nazismo: eravamo anche il paese che aveva introdotto il fascismo in Europa. Questo eravamo, ed è difficile stupirsi della durezza del Trattato di pace, e persino di quel confine orientale drasticamente mutato. Difficile stupirsene, certo: a patto di non dimenticare mai che quella durezza gravò in maniera quasi esclusiva – nella sua forma più radicale e disumana – sugli italiani dell’Istria. [1]
  • Comprendiamo bene, grazie a Bora, il grande dramma vissuto nel dopoguerra da quelle terre, da quelle donne e da quegli uomini. Comprendiamo bene i due traumi, inesorabilmente intrecciati: quegli assassinii di cui le foibe sono il simbolo e quell’esodo che fu quasi totale.[1]
  • Scalfaro, Ciampi, Napolitano avevano respirato l'aria della Resistenza e della creazione della Repubblica, quell'aura di rinnovamento profondo. Mattarella continua questo filo straordinario. Ma c'è una incapacità di raccogliere il loro testimone: il fatto che il Parlamento non abbia trovato un'altra figura non è un bel segno. Paghiamo caro il disprezzo per la "Prima Repubblica" proclamato da Berlusconi, inclusa la lezione dei padri costituenti.[2]

Note

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  1. a b Da prefazione di Bora, Anna Maria Mori, Nelida Milani, Marsilio Editori, Venezia, prima edizione digitale 2021.
  2. Da intervista di Lara Crinò, Crainz: "Il Mattarella bis? Una richiesta del Paese di fronte allo stato disastroso del nostro sistema politico”, repubblica.it, 30 gennaio 2022.

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