Heimdallr

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Heimdallr, illustrato nel manoscritto NKS 1867 4to

Heimdallr, divinità della mitologia norenna.

Citazioni su Heimdallr[modifica]

  • – Chi riesce a sentire il rumore dell'erba che cresce? Oppure il fruscio della lana che si allunga sul dorso delle pecore? Chi può dormire meno di un uccello? Chi possiede una vista così penetrante, che sia di giorno che di notte riesce a percepire qualsiasi movimento anche a cento leghe di distanza?
    – Heimdall!
    – Sì, Heimdall. Chi può dire che fosse Hemidall quella figura in riva al mare? Heimdall il guardiano di tutti gli dèi, lasciò al sicuro il suo corno Giall nel pozzo di Mimir. Così come Gulltoppr, il cavallo dalla criniera lucente al riparo in una stalla. E camminò da solo lungo il robusto ponte dell'arcobaleno che unisce Asgard e Midgard. Era primavera ed era il tempo della semina, il dio era andato via da Bifrost, camminando su un terreno verde e morbido. E molto presto arrivò ai confini del mondo. Per tutto il giorno, mentre il sole andava a occidente lontano dal lupo, percorse una via tortuosa per arrivare nella terra dove incontra, infine, il mare profondo. (Vikings)
  • Heimdallr si chiama uno, egli è detto l'ase bianco, è grande e santo. Lo generarono come figlio nove vergini e tutte sorelle. Egli si chiama anche Hallinskíði o Gullintanni, i suoi denti erano d'oro. Il suo cavallo si si chiama Gulltroppr. Egli abita nel luogo che si chiama Himinbiörg presso Bifröst. È il guardiano degli dèi e siede là presso il limite del cielo a fare la guardia al ponte contro i giganti delle montagne; gli basta meno sonno che a un uccello. Egli vede tanto di notte come di giorno per un raggio di cento miglia. Sente anche quando l'erba cresce sulla terra o la lana sulle pecore e tutto ciò che ha un suono più forte. (Snorri Sturluson)
  • Non succede niente che Heimdall non veda, e a volte vede cose che devono ancora succedere. (Neil Gaiman)

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