Isola Tiberina
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Citazioni sull'Isola Tiberina, isola fluviale nel centro di Roma.
- Cominciò l'Isola Tiberina il suo nascimento per la testimonianza di Livio dai fasci di grano tolto dai campi di Tarquinio superbo, e gettato per odio nel Tevere; ivi arrestatisi insieme con le arene portatevi dal fiume formarono a poco a poco quest'Isola, ajutandola in appresso i Romani con bastioni, aggere[1], pietre quadrate, e altro. Volendo qualche tempo dopo[2] ergere ad Esculapio un Tempio per cui mandarono solenne ambasceria al suo celebre Tempio in Epidauro, ne riportarono un serpente, il quale, essendo essi nel Tevere, si fuggì, e si nascose nell'Isola. Onde pensarono ergerli un famoso Tempio nella medesima con un Ospedale per ricevervi coloro che infermi vi venivano ad effetto di risanare, e allora fortificarono l'Isola di nuove pietre quadrate, dandogli la forma di una Nave. (Ridolfino Venuti)
- Nella medesima isola Tiberina esponevansi per testimonianza di Svetonio i poveri schiavi infermi di morbo incurabile; e sembra che neppure si ricevessero al coperto, per cui l'imperator Claudio comandò che se fortunatamente guarivano, si rendesse loro la libertà colla salute. (Giuseppe De Matthaeis)
- Quasi nel mezzo della città, il Tevere forma un'isola, tanto celebre negli antichi tempi pei monumenti che conteneva. La sua origine, stando agli scrittori dell'antichità, deriva dall'espulsione dei Tarquinii[3], in seguito alla quale, il Senato decretò che i beni di quella famiglia fossero confiscati, conceduti al popolo e posti a sacco. Le messi che biondeggiavano nel campo tra la città e il Tevere, furono tagliate e gittate nel fiume, di guisa che, arrestandosi l'acqua pei cumuli delle biade gettate, formò una specie di argine che a poco a poco si cangiò in vera e propria isoletta. (Gustavo Strafforello)
Note
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