James Agee

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James Rufus Agee (1909 – 1955), scrittore, giornalista e critico cinematografico statunitense.

Citazioni di James Agee[modifica]

  • [Sull'inquadratura finale di Luci della città con Chaplin che guarda la ragazza] La più grande prova d'attore e il momento più alto di tutta la storia del cinema.[1]

Una morte in famiglia[modifica]

Incipit[modifica]

Parliamo ora delle serate estive a Knoxville, Tennessee, ai tempi in cui vivevo là, così ben camuffato da bambino di fronte a me stesso.

Citazioni[modifica]

  • «Il buon Dio non crede alle vie facili» disse la mamma con una certa aria di trionfo, scandendo le parole con molta enfasi. (Capitolo quinto)
  • Proprio quando hanno cominciato a calare tuo padre nella terra, nella sua tomba, è passata una nube e c’è stata un’ombra scura come il ferro, e una farfalla di perfetta bellezza si è posata sulla bara e c’è rimasta, proprio all’altezza del petto, facendo solo vibrare le ali come il pulsare di un cuore. (Capitolo ventesimo)

Explicit[modifica]

Desiderava chiedere a suo zio: «Perché odi la mamma?», ma aveva paura. Mentre pensava così, guardò al di là del forte in rovina e di nuovo in viso suo zio, e desiderò chiederglielo. Ma non chiese nulla, e suo zio non parlò, se non per dire dopo qualche minuto: «È ora di tornare a casa», e per tutta la strada camminarono in silenzio.

Note[modifica]

  1. Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, traduzione di Roberto Buffagni, Fandango Libri, 2008, p. 511.

Bibliografia[modifica]

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Opere[modifica]