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Johann Gottlieb Buhle

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Johann Gottlieb Buhle (1763 – 1821), filosofo, filologo e storico della filosofia tedesco.

Storia della filosofia moderna

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  • Raccontasi che poco prima dell'esecuzione, Vanini non iscorgendo più speme di salute, dichiarasse altamente e formalmente il suo ateismo, tra le altre cose si permettesse le più mordaci satire sopra Cristo quando gli si presentò un crocifisso. Generalmente però il processo inquisitorio di cui fu infelice vittima era tutt'altro che chiaro; e pare che l'implacabile ira de' preti, ch'egli ingiuriò senza verun riguardo, li inducesse ad eccitare contr'esso il parlamento di Tolosa, e strappasse ai giudici l'orribile sentenza che il condusse al rogo fatale. Tutto fa credere che si raccogliessero poscia varj fatti immaginarj, o che si alterassero i veri, per giustificare in faccia ai contemporanei ed ai posteri sì abbominevol condotta. (tomo VI, pp. 227-228)
  • Benché Vanini non sia vivuto una lunga età, ed abbia menata una vita poco sedentaria, pure molte opere scrisse. Parla egli stesso de' suoi commentarj sui libri di Aristolele De phjsica auscultatione, de generatione et corruptione, de meteoris, ed anche di altri trattati, ma non so s'ei desse l'ultima mano a tutte queste produzioni, o se alcuna le avesse soltanto progettate, o finalmente se le scritte e compiute ottenessero l'onor della stampa. (cit., tomo VI, p. 230)
  • Il naturalismo di Vanini non avea bisogno di confutazione. Cosimo Ruggeri nativo fiorentino[1], manifestò le stesse opinioni in maniera anche più franca ed evidente, ma con fortuna infinitamente minore. Fu egli un uomo di molto ingegno, dotato di abilità e destrezza, che avea saputo introdursi nella Corte di Francia in qualità d'astrologo, e procurarvisi un favorevole accoglimento. Catterina de' Medici la quale credeva ai sogni dell'astrologia, gli conferì l'abbazia di San Mahè[2] nella Bassa-Bretagna. Egli fece l'oroscopo di quasi tutti i signori della corte, e acquistò per tal modo considerabili somme. Assai lo amaron le dame, sì per le sue profezie, come per le arti magiche col mezzo delle quali prometteva di favorire i loro intrighi galanti. (tomo VI, pp. 238-239)

Note

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  1. Nel testo "firentino".
  2. Propr. "Saint-Mathieu".

Bibliografia

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Altri progetti

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