Katsushika Hokusai

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Hokusai che dipinge il Grande Daruma a Honganji Nagoya Betsuin (Nishi-Honganji) nel 1817

Katsushika Hokusai (1760 – 1849), pittore e incisore giapponese.

Citato in Gian Carlo Calza, Stile Giappone[modifica]

  • Anche se da fantasma | me ne andrò per diletto | sui prati d'estate.[1] (da Hokusai. Il vecchio pazzo per la pittura, p. 124)
  • Dall'età di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e dal mezzo centinaio in poi ho pubblicato molti disegni, però tra quello che ho raffigurato in questi settant'anni non c'è nulla degno di considerazione. A settantatre [anni] ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria. Se potessi esprimere un desiderio prego quelli tra Lor Signori che godranno di lunga vita di verificare se quanto affermo non sarà veritiero.[2] (da Hokusai. Il vecchio pazzo per la pittura, p. 125)

Citazioni su Katsushika Hokusai[modifica]

  • Hokusai non è solo un artista fra altri nel mondo fluttuante, è un'isola, un continente, da solo un mondo. (Edgar Degas)

Note[modifica]

  1. Haiku di commiato composto, com'era antica tradizione, all'avvicinarsi della morte. Cfr. Stile Giappone, p. 124.
  2. Nel colophon del libro illustrato su Le cento vedute del monte Fuji (Fugaku hyakkei). Cfr. Stile Giappone, p. 125.

Bibliografia[modifica]

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