La bella e la bestia (film 1946)

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La bella e la bestia

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Titolo originale

La Belle et la Bête

Lingua originale francese
Paese Francia, Lussemburgo
Anno 1946
Genere drammatico, fantastico, romantico
Regia René Clément, Jean Cocteau
Soggetto Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
Sceneggiatura Jean Cocteau
Produttore André Paulvé
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Doppiaggio originale (1947):

Ridoppiaggio:

La bella e la bestia, film franco-lussemburghese del 1946, regia di René Clément e Jean Cocteau.

Incipit[modifica]

I bambini credono a tutto ciò che gli si racconta, non lo mettono in dubbio. Credono che cogliere una rosa sia un gesto che può causare drammi in una famiglia. Credono che le mani di una Bestia umana, quando uccide, possano emettere fumo, e che quella Bestia se ne vergogni, quando una fanciulla viene ad abitare in casa sua. Credono in mille altre cose molto ingenue, ed è un po' di questa ingenuità che ora chiedo a voi, e perché ci porti fortuna, permettetemi di dirvi quattro parole magiche, il vero "Apriti sesamo" dell'infanzia: C'era una volta... (Jean Cocteau)

Frasi[modifica]

  • [Rivolto alle sorelle viziate] Che il Diavolo vi impillaccheri e vi infanghi tutte! (Ludovico)
  • Vieni, Adelaide, lasciali bere alle nostre disgrazie! (Felicita)
  • Che tengano pure il broncio, le consolerò io: domattina partirò per sistemare i miei affari al porto, sposeranno un duca e un principe! (Padre di Bella)
  • Sono io il vostro specchio, Bella... Riflettete per me, io rifletterò per voi! (Lo specchio magico)
  • Bella, non dovete guardarmi negli occhi! Non temete, non mi vedrete mai, tranne che ogni sera verso le sette, quando cenerete... e io verrò nel gran salone. Non dovete mai... guardarmi negli occhi! (Bestia)
  • Chiudete la porta... Chiudetela la porta!! Presto, presto! Chiudete quella porta! Il vostro sguardo mi fa ardere, non so resistere al vostro sguardo! (Bestia)
  • Venite, Bella... Guardate, Bella, vedete quel padiglione? Lo chiamano il Padiglione di Diana, è il solo luogo del castello in cui nessuno può entrare! Né voi, né io... Tutto ciò che possiedo lo possiedo per magia, ma in quel padiglione sono raccolti i miei beni più preziosi. Vi si accede con una chiave d'oro... eccola. Bella, vi do la più grande prova di fiducia che si possa dare al mondo! Se non tornerete più, io morirò. Dopo la mia morte non rischierete più nulla, e le mie ricchezze saranno vostre. Prendete questa chiave, Bella! Conosco la vostra anima, questa chiave che depongo nelle vostre mani sarà il pegno del vostro ritorno. (Bestia)
  • Bella, una rosa che ha avuto la sua importanza, il mio specchio, la mia chiave d'oro, il mio cavallo e il mio guanto sono i cinque segreti della mia potenza, ve li affido. Basterà che infiliate in questo guanto la vostra mano destra, vi trasporterà dove vorrete andare. Ricordatevi la vostra promessa. Addio, Bella... (Bestia)
  • Preferisco dormire fra i lenzuoli piuttosto che lavarli! (Felicita)
  • Al tribunale delle inquisizioni interesserebbe molto il fenomeno di stregoneria di cui siamo stati testimoni... (Adelaide)
  • Mi ha affidato la chiave del suo tesoro, ha in me una fiducia cieca. Sarei io il mostro se non tornassi da lui! (Bella)
  • Cos'altro vi hanno fatto, le vostre sorelle? Non hanno perso tempo, che vergogna! Bella, ascoltatemi, non piangete più... Bisogna che io vi svegli da quest'incubo! Bisogna che io vi porti via! So cosa pensate, io sono uno scioperano, ma con voi al fianco lavorerò, abbandonerò la città e le taverne! Rispondete... Che cosa avete? Capisca il mostro! Ditemi il segreto per andare da lui, ci andrò io e lo ucciderò! Non mi rispondete? Me l'aspettavo... Il mostro ha su voi un fascino, oppure, il vostro cuore, io lo conosco... Non può decidersi di farvi del male! Ebbene, Bella, lasciate che ve lo dica: il mostro non soffre affatto, se soffrisse come soffro io volerebbe per venire da voi e vi obbligherebbe a seguirlo! Rassicuratevi, Bella... egli vi ha dimenticata. (Splendore)
  • [Ultime parole] Aspetta, aspetta, Ludovico! Non mi lasciare, mi lascerai quando lo dirò io... [una statua vivente di Diana lo colpisce alle spalle] Ahhh!! (Splendore)

Dialoghi[modifica]

  • Ludovico: Le mie sorelle, sgualdrine...
    Felicita: Bere, andare a donne e barare al giuoco! Del resto se ne infischiano!
    Ludovico: Quando si è in miseria, si sta a casa a lavare i panni e a ripulire le casseruole, invece queste due sgualdrine che si credono principesse non si rendono conto che tutti le prendono in giro.
    Adelaide: Rispondigli!
    Felicita: Troppo onore!
  • Splendore: Bella... non siete nata per fare la serva. Anche il pavimento vuole farvi da specchio. Non potete fare la serva a vostre sorelle da mane a sera!
    Bella: Se i bastimenti di nostro padre non fossero naufragati, forse potrei anche divertirmi come loro, ma siamo rovinate, perciò devo lavorare...
    Splendore: Ma perché le vostre sorelle non lavorano?!
    Bella: Loro sono troppo belle, hanno le mani bianche.
    Splendore: Bella, siete voi la più bella, guardate che mani!
    Bella: Lasciate le mie mani...! Lasciatemi finire il mio lavoro, vi prego...
    Splendore: Mi ami? ...Sposatemi.
    Bella: No, non posso, non ne parliamo più, è inutile...
    Splendore: Non vi piaccio?
    Bella: Oh, al contrario...
    Splendore: Allora?
    Bella: Voglio restare serva, e vivere con mio padre.
    Splendore: Bella, vi strapperò con la forza a questa stupida vita!
    Bella [impedendo di farsi baciare]: Lasciatemi!!
    Ludovico [irrompe nella stanza]: Giù le zampe! Vuoi che ti rompa il grugno?
    Bella: Lascialo, Ludovico, mi chiedeva se volevo sposarlo!
    Ludovico: Cosa gli hai risposto?
    Splendore: Tua sorella non mi vuole...
    Ludovico: Brava, Bella! Sono un mascalzone e me ne vanto, ma non ti farò sposare una canaglia! [a Splendore] Tienilo per detto: vattene, sfaccendato, via dai piedi! [Splendore lo tramortisce con un pugno]
    Bella: Oh Dio mio, sei matto?! Ludovico, Ludovico!
  • Padre di Bella: I signori vi perdonano per le vostre canagliate, al punto che il signor procuratore finge la sua benevolenza fino ad interrompere l'azione che stava intentando contro di me. Diventeremo ricchi! Uno dei miei bastimenti è arrivato al porto!
    Ludovico [indica Splendore]: Lui lo sapeva!!
    Splendore: Ludovico!
    Ludovico: Lo sapeva! Solo per questo ha chiesto la mano di Bella!
    Bella: Non è la prima volta che me la chiede da quando siamo rovinati...
    Padre di Bella: Vuoi lasciarmi?
    Bella: No, padre, non vi lascerò mai!
  • Felicita: Portateci delle vesti di broccato!
    Adelaide: E gioielli, ventagli e piume di struzzo!
    Felicita: Tutta la città deve crepare d'invidia! Una scimmia... sicuro, io voglio una scimmia!
    Adelaide: Io un pappagallo!
    Padre di Bella: E tu, Bella? Cosa vuoi che ti porti?
    Bella: Padre... portatemi una rosa. Qui non ne fioriscono. [le sorelle la deridono]
  • Padre di Bella [mentre cammina per il giardino del castello]: Ehilà? ...Ehilà? [nota una rosa e la coglie]
    Bestia: Ehilà!!! Ma come, greggio signore? Rubate le mie rose... Rubate le mie rose... che sono per me la cosa più cara al mondo! Siete stato sfortunato: potevate prendere tutto in casa mia, fuorché le rose. Non sapete che questo piccolo furto merita la morte?!?
    Padre di Bella: Mio signore, non lo sapevo! Non credevo di offendervi cogliendo una rosa per mia figlia che l'aveva chiesta!
    Bestia: Non si dice "mio signore"... io sono il mostro! Non amo i complimenti... Non vi sforzate di capire, avete un quarto d'ora per prepararvi a morire!
    Padre di Bella: Mio signore...!
    Bestia: Di nuovo?! Il mostro vi ordina di tacere!! Avete rubato le mie rose, morirete! A meno che... a meno che una delle vostre figlie... Quante ne avete...?
    Padre di Bella: Tre!
    Bestia: A meno che una delle vostre figlie non voglia pagare per voi e prendere il vostro posto.
    Padre di Bella: Ma...!
    Bestia: Non discutete! Andate! Approfittate dell'occasione che vi offro! E se le vostre figlie rifiutano di morire in vece vostra, giurate di tornare fra tre giorni. Giurate!!
    Padre di Bella: Lo giuro! Purché mi sia possibile ritrovare la strada, mi sono smarrito nel bosco!
    Bestia: Nelle mie scuderie troverete un cavallo bianco, si chiama il Magnifico, basta dirgli in un orecchio: "va' dove voglio andare io, va', va', va'!" Vi porterà a casa e vi ricondurrà qui se le vostre figlie non avran coraggio d'inforcarlo in vece vostra... Andate!
  • Padre di Bella: Non so dirvi se il viaggio sia stato breve o interminabile... Il Magnifico è nella nostra stalla, ecco la mia storia. Bella, prendi questa rosa, mi costa molto cara.
    Felicita: Ecco che succede quando una sciocca chiede che le si porti una rosa! Ecco a che porta l'orgoglio di questa donnicciola!
    Adelaide: Che vuol far la modesta e darci delle lezioni! Non piange nemmeno!
    Bella: Voi non morirete, padre! È colpa mia... è giusto che vada io in vece vostra!
    Splendore: Ma siete pazza? Ci andrò io con Ludovico, e uccideremo questo brutto mostro!
    Padre di Bella: Il potere di quel mostro è tanto che non ci resta alcuna speranza di vincerlo. Ma non ti preoccupare, Bella... sono vecchio, ho promesso, e ci andrò.
    Felicita: Ah, non dovete andare! Potete ancora vincere il processo!
    Adelaide: Come faremo a vivere?!
    Padre di Bella: Venderete i miei mobili...
    Ludovico: E perché non ci vai tu, Felicita? Sei così coriacea che non ti mangerà!
    Felicita: Peccato che al mostro non piacciano i giovanotti, sennò ti divorerebbe e morirebbe avvelenato!
    Padre di Bella: Figliola mia, calmati...
    Bella: Padre mio, morirei se ti perdessi! Preferisco allora essere divorata dal mostro!
    Splendore: Voi non andrete dal mostro!
    Felicita: Voi cosa c'entrate?!
    Splendore: Io faccio ciò che mi pare!
    Felicita: Siete innamorato di questa cretina, farete una bella coppia!
    Ludovico [a Splendore]: Schiaffeggiala!
    Padre di Bella: Oh, calma, calma...!
    Splendore: Ripetete. Ripetete ciò che avete detto!!!
    Felicita: Una cretina e un cretino! [Splendore le tira due schiaffi] M'ha picchiato!! Mascalzone, canaglia!
    Ludovico: Osi schiaffeggiare mia sorella!?
    Splendore: Vuoi anche tu uno schiaffo? Ne ho piene le mani!
    Adelaide: Ladro! Baro!!
    Padre di Bella: Oh, figli miei, figli miei...!
    Bella: Ludovico, papà sta male!
    Splendore: Portiamolo in camera sua. [lui, Ludovico e Bella portano via il padre]
    Felicita: Mi ha picchiato, Adelaide...
    Adelaide: E siamo ridotti in miseria!
    Felicita: Facciamoci coraggio, Adelaide: il mostro li divorerà, e noi sposeremo dei principi!
  • Bestia: Non abbiate paura...
    Bella: No, non avrò paura.
    Bestia: Bella... permettete che io vi guardi mentre cenate...
    Bella: Siete il padrone?
    Bestia: No... qui non sono io il padrone, ma voi! Vi faccio ribrezzo? Mi trovate... brutto, eh?
    Bella: Siete un mostro, non so mentire.
    Bestia: Qui è tutto di vostro gradimento?
    Bella: Non mi sento molto a mio agio in questi bei saloni, e non ho l'abitudine di essere servita. Ma capisco che state facendo l'impossibile per tentare di farmi dimenticare la vostra bruttezza.
    Bestia: Il mio cuore è buono, ma... io sono un mostro.
    Bella: Ci sono molti uomini che sono molto più mostruosi di voi, e lo nascondono.
    Bestia: Oltre che esser brutto, non sono spiritoso...
    Bella: Lo siete abbastanza per rendervene conto.
    Bestia: Ciò che è in questo castello appartiene a voi... esprimete qualsiasi desiderio. Verrò qui da voi ogni sera, verso le sette, prima di scomparire dovrò rivolgervi una domanda, sempre la stessa.
    Bella: Ditemi di che si tratta.
    Bestia: Bella... volete... diventare mia moglie?
    Bella: No, mostro!
    Bestia: Allora... addio, Bella. A domani.
  • Bestia: Credevo che foste a cena, Bella.
    Bella: Non ho più appetito da tempo, preferisco passeggiare con voi.
    Bestia: Bella... è un privilegio che mi concedete! Un gran privilegio.
    Bella: La vostra voce oggi mi sembra più dolce.
    Bestia: Bella, non vi annoiate troppo durante il giorno?
    Bella: Le giornate mi sembrano lunghe, e stasera, lo confesso, quasi aspettavo le sette.
    Bestia: Quando vi vedo così buona, oso appena rivolgervi la domanda che mi tormenta e mi fa soffrire.
    Bella: Fatela, risponderò sempre nello stesso modo. Restiamo buoni amici, non mi chiedete di più... E voi, invece, cosa fate tutto il giorno? [il principe rizza le orecchie e osserva affamato un cervo] Non sentite ciò che vi dico? Vi sto parlando!
    Bestia [roco]: Ah, scusatemi...
    Bella: Ehi! Ma insomma, a cosa pensate?
    Bestia [torna in sé]: Scusatemi... scusatemi...! Non è nulla...
  • Bella: Ma cosa avete, parlate.
    Bestia: Ho una gran sete...
    Bella: Bevete nelle mie mani.
    Bestia: Davvero non vi ripugna darmi da bere?
    Bella: No affatto, anzi, mi piace. Vorrei che non soffriste mai per colpa mia.
    Bestia: Eppure il vostro sogno è di star lontana da me...
  • Bella: Quanto avete tardato!
    Bestia: Vi ringrazio, Bella, di averlo notato.
    Bella: Lo confesso, io l'attenevo con grande impazienza questa sera... bisogna che ve lo dica!
    Bestia [Bella si getta ai suoi piedi supplichevole]: Bella, Bella, Bella!
    Bella: Non posso più vivere senza rivedere mai mio padre! Vi supplico di lasciarmi andare!
    Bestia: Alzatevi Bella, alzatevi! Sono io... che debbo inginocchiarmi e obbedire ai vostri ordini...
    Bella: Lasciatemi andare, tornerò!
    Bestia: Al ritorno, Bella... diventerete mia sposa?
    Bella [piange]: Mi fate morire!
    Bestia: Lo so... sono un essere mostruoso. Ma morirei di dolore se vi lasciassi partire... e voi ne approfittaste per non tornare più qui!
    Bella: Tornerò dopo una settimana, vi stimo troppo per voler provocare la vostra morte! [lo accarezza sulla testa]
    Bestia: Mi accarezzate come si accarezza un animale...
    Bella: Ma voi siete un animale.
  • Bestia: Bella, siete mai stata chiesta in sposa?
    Bella: Sì, una volta.
    Bestia: Ah... E... chi vi ha chiesto in sposa? Un giovane?
    Bella: Sì, uno giovane.
    Bestia: Era... bello?
    Bella: Sì, era bello.
    Bestia: Perché allora non l'avete sposato?!
    Bella: Non volevo lasciare mio padre.
    Bestia: E come si chiamava quel giovane? Potete dirlo?
    Bella: Splendore. [il principe è visibilmente affranto e scappa] Mostro, che cosa avete? Perché fuggite così?
  • Bestia: Bella, vi sentite male?
    Bella: Sì, vi prego... mi sento male...
    Bestia: Cosa avete?
    Bella: Mio padre sta morendo...
    Bestia: Non resisto a vedervi soffrire!
    Bella: Mandatemi da mio padre...
    Bestia: Ve lo permetto! Ma mi giurate che tornerete fra una settimana, non un giorno di più?
    Bella: Sì, lo giuro.
  • Padre di Bella: Io sogno!!
    Bella: No, padre mio, non sognate! Parlate proprio con Bella!
    Padre di Bella: Al pensiero che fossi morta stavo morendo! Sei riuscita a fuggire?
    Bella: No, padre, il mostro mi ha lasciato venire da voi.
    Padre di Bella: Ma allora ha un'anima!
    Bella: È risorto, padre. Una parte di lui è in lotta con l'altra parte. Egli è più crudele con se stesso che con gli altri.
    Padre di Bella: Bella, l'ho visto, è una testa spaventevole!
    Bella: Oh, al principio fa molta paura, padre, ma adesso... a volte mi dà una gran voglia di ridere, poi però guardo i suoi occhi e li vedo così tristi, rivolgo lo sguardo per non piangere.
    Padre di Bella: Bella, figliola cara, non mi dirai che vivi volentieri con lui!?
    Bella: È necessario, padre! Certe forze gli ubbidiscono, altre forze lo comandano. Se io gli sfuggissi, commetterei un delitto su di lui, e verso di voi!
    Padre di Bella: Forse ti ha minacciata...
    Bella: Egli mi appare solo quando la sua conversazione non è pericolosa. A volte... ha un incedere regale. A volte... quasi zoppica. E sembra vittima di qualche infermità.
    Padre di Bella: E trovi modo di compatirlo?
    Bella: Sopporto la sua presenza perché sarei felice se per me dimenticasse la sua bruttezza.
    Padre di Bella: Bella, Bella, ti costerà cara la tua bontà!
    Bella: Padre, il mostro è buono!
    Padre di Bella [le lacrime diventano piccoli diamanti]: Santo cielo, un diamante! Un altro!
    Bella: È la prova che le fate lo proteggono, perché piangendo pensavo a lui.
    Padre di Bella: Saranno diamanti del Diavolo!
    Bella: Rassicuratevi padre, e teneteli, ve ne faccio dono, vi serviranno a vivere. Se però lo racconterete a mie sorelle, vi prenderanno i diamanti e non vi resterà niente.
  • Ludovico: Allora il mostro non era un mostro?
    Bella: No, Ludovico, è un mostro buono.
    Splendore: Ma non tornerete da lui?
    Bella: Sì mio caro, gliel'ho promesso. Mi ha lasciato libera per una settimana, e se non tornassi da lui morirebbe di dolore.
    Splendore: Voi l'amate?
    Bella: No, Splendore. Gli voglio... bene. È differente.
  • Splendore: Bisogna agire... Ho deciso qualcosa.
    Ludovico: Niente da fare!
    Splendore: Ludovico, l'idea di vedere Bella tornare domani da quel mostro è intollerabile! Dobbiamo uccidere il mostro!
    Ludovico: E prenderci il tesoro. Ma non hai paura delle potenze della magia?
    Splendore: Non credo nelle forze magiche, il mostro addormenta la Bella e le fa vedere ciò che vuole!
    Ludovico: Ho paura...
    Splendore: Se è per liberare la Bella, non ho paura di nessuna forza al mondo! E poi non abbiamo scelta. Sii gentile con le tue sorelle, se a loro conviene impediranno a Bella di ripartire. Incantale col miraggio del tesoro!
    Ludovico: E... per qual miracolo arriverai dal mostro?
    Splendore: Interrogherò la Bella e le strapperò il suo segreto!
  • Adelaide: Non mi sento più calma...
    Felicita: Guardati, sei verde. [la fa specchiare sullo specchio magico]
    Adelaide: Ahhh! [ha l'aspetto invecchiato] Guarda!
    Felicita [lo gira verso di sé]: Ohhh!
    Adelaide: Che cosa vedi?
    Felicita [nel riflesso appare come una scimmia]: Niente...! Portiamolo alla Bella, una volta per uno. [salgono su ed entrano nella camera di Bella] Oh, la signorina si veste da principessa non appena si crede sola in camera sua!
    Adelaide: Chi crede di essere?
    Felicita: Tieni Bella, ecco uno specchio che hanno lasciato misteriosamente per te alla porta. Vedrai come dovresti diventare, per piacere ad un mostro!
  • Splendore: Vieni! Presto, coraggio! Naturalmente hai paura!
    Ludovico: Non ho paura, rifletto!
    Splendore: È lo stesso.
  • Bella: Non siate vile! Conosco la forza delle vostre unghie, aggrappatevi alla vita, difendetevi! Siate forte, urlate, spaventate la morte!!
    Bestia: Bella... se fossi stato un uomo, certo ora farei tutto quello che mi dite... ma le bestie come me... per esprimere il loro amore... sanno solo sdraiarsi per terra... e... e morire...
  • Bella: Dov'è il mostro?
    Principe: Il mostro è scomparso. Ero io, Bella! I miei genitori non credevano nelle fate, ed esse li punirono trasformandomi. Potevo essere salvato solo dallo sguardo dell'amore.
    Bella: E simili prodigi possono verificarsi?
    Principe: Non ne siamo la prova? L'amore può trasformare l'uomo in un mostro, e per amore può anche accadere che un uomo brutto diventi bello... Ma che avete, Bella? Si direbbe che rimpiangete la mia bruttezza.
    Bella: Non è questo, mio signore... Ma voi somigliate a un uomo che conoscevo...
    Principe: E a chi?
    Bella: Ad un amico di mio fratello...
    Principe: L'amavate?
    Bella: Sì...
    Principe: E lui lo sapeva?
    Bella: No...
    Principe: Ma voi amavate il mostro?
    Bella: Sì.
    Principe: Siete una stranissima fanciulla, Bella... una stranissima fanciulla!
    Bella: Per servirvi.
    Principe: Vi dispiace che somigli all'amico di vostro fratello?
    Bella: Sì... No!
    Principe: La prima volta che vi ho tenuta fra le braccia ero il mostro. Siete felice ora?
    Bella: Dovrò pur abituarmi... Dove mi condurrete?
    Principe: Nel mio reame! Là sarete una grande regina! Ritroverete vostro padre e le vostre sorelle vi terranno la coda del vestito.
    Bella: È lontano?
    Principe: Ci arriveremo volando! Non avrete paura?
    Bella: Mi piace aver paura... con voi!

Explicit[modifica]

Bella, vi rapisco! Andiamo... (Principe) [Prima di prendere il volo e baciarsi con Bella allontanandosi tra le nuvole]

Citazioni su La bella e la bestia[modifica]

  • Il segreto di tutto ciò è che Cocteau decise di realizzare un film che avrebbe commosso gli adulti, ma scoprì anche l'immaginazione del bambino. (David Thomson)

Altri progetti[modifica]