La gaia scienza (film)

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La gaia scienza

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Titolo originale

La gai savoir

Lingua originale francese
Paese Francia, Germania Ovest
Anno 1969
Genere sperimentale, drammatico
Regia Jean-Luc Godard
Soggetto Emilio o dell'educazione di Jean-Jacques Rousseau
Sceneggiatura Jean-Luc Godard
Interpreti e personaggi

La gaia scienza, film francese del 1969, regia di Jean-Luc Godard.

Frasi[modifica]

  • Ciò che bisogna scoprire sono immagini e suoni liberi. (Patricia Lumumba)
  • Quindi, niente immagini vere, né suoni veri, a meno che non li studiamo prima. (Patricia Lumumba)
  • D'ora in poi non accetteremo più alcuna sorta di verità evidente. Noi non crediamo che esistano verità evidenti. Le verità evidenti appartengono alla filosofia borghese. (Voce narrante)
  • E in generale, un minuto di silenzio immagine, per tutte le immagini assenti, immagini censurate, prostituite, manomesse, deviate, fottute, manganellate da tutti i governi di tutte le televisioni e tutti i cinema occidentalizzati che fanno rimanere informazione e repressione, spazzatura e cultura. (Voce narrante)
  • L'amore è un discorso nel quale ciascuno si fa dire dall'altro ciò che è. (Emile Rousseau)
  • Questo film non vuole, non può voler spiegare il cinema, né costituirne l'oggetto, ma più modestamente fornire qualche efficace mezzo per arrivarci. Questo film non è il film da fare, ma se si ha un film da fare, si passerà senz'altro da qualcuno dei sentieri percorsi qui. (Voce narrante)

Dialoghi[modifica]

  • Patricia Lumumba: In ogni immagine dobbiamo sapere chi parla.
    Emile Rousseau: Ho detto a Patricia: "Sì, ma senza ricerca, niente diritto alla parola".
  • Patricia Lumumba: È come abbiamo detto: la verità è il nesso intrinseco di queste cose e fenomeni, cioè la legge che li regola.
    Emile Rousseau: Ricercare vuol dire studiare. Dobbiamo studiare.
  • Emile Rousseau: Si sta facendo giorno, io vado.
    Patricia Lumumba: Che fai oggi pomeriggio?
    Emile Rousseau: Io e Bernardo andiamo a metter bombe nei più grandi cinema di Roma. Vogliamo punire gli spettatori italiani.
    Patricia Lumumba: Che hanno fatto stavolta, quegli idioti?
    Emile Rousseau: Si rifiutano di guardare i film in lingua originale. Dall'invenzione del cinema sonoro non hanno ancora sentito un film. È incredibile. È terribile, preferiscono un suono schiavo a un suono libero. Vanno puniti.
    Patricia Lumumba: D'accordo, a domani.[1]
  • Voce narrante: Ho aggiunto che bisognava fare molta attenzione a non cadere nell'ideologia del vissuto, trappola che non sempre sono riusciti a evitare cineasti importanti come Dreyer, Bresson, Antonioni, Bergman.
    Patricia Lumumba: Sì, allora cos'è un'immagine errata? Dove sono le immagini e i suoni corretti?
  • Emile Rousseau: Con le scoperte della psicoanalisi sappiamo ...
    Patricia Lumumba: ... che le perversioni si appagano e si sviluppano ...
    Emile Rousseau: ... con la negazione del sessuale.
    Patricia Lumumba: Cos'è il sesso?
    Emile Rousseau: È un'attività divina e magnifica!
    Patricia Lumumba: È un'attività criminale.
    Emile Rousseau: Cosa?
    Patricia Lumumba: Le persone si uccidono l'un l'altro in un letto.
    Emile Rousseau: Sì, è vero. Alcuni dei più grandi crimini sono stati commessi a letto.
    Patricia Lumumba: E senza impiegare armi.

Altri progetti[modifica]

  1. Il dialogo fa riferimento ad un film precedente di Godard, Il maschio e la femmina, dove il protagonista, sempre interpretato da Jean-Pierre Léaud tra l'altro, in una scena esprimeva un giudizio simile sulla pratica del doppiaggio per i film esteri distribuiti in Italia