La morte ti fa bella

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La morte ti fa bella

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Titolo originale

Death Becomes Her

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno 1992
Genere commedia nera, fantastico
Regia Robert Zemeckis
Sceneggiatura Martin Donovan, David Koepp
Produttore Robert Zemeckis, Steve Starkey
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Musiche: Alan Silvestri

La morte ti fa bella, film statunitense del 1992 con Meryl Streep, Goldie Hawn, Bruce Willis e Isabella Rossellini, regia di Robert Zemeckis.

Frasi[modifica]

  • Lei vuole te... lei vuole te perché tu sei mio. Ho perso altri uomini, per colpa sua. Lei fa un po' di scena con i suoi lustrini, e loro spariscono. (Helen a Ernest)
  • Helen Sharp presenta un libro..."Eternamente giovane" [Ride] Eternamente giovane, giusto... ed eternamente cicciona! Oh che strega, ha anche assegnato i posti! (Madeline)
  • No, dico, ti rendi conto Helen? Sei mesi di terapia, non sei dimagrita nemmeno di mezzo chilo e stiamo ancora qui a parlare di Madeline Ashton? (La dottoressa a Helen)
  • Ascoltami, Ernest. Ci ho riflettuto, e non c'è altro da fare: Stanotte, quando lei si sarà addormentata, tu esci dalla camera da letto, vai nel salotto e prendi un bicchiere per ogni tipo. Poi prendi questo flacone di Narconal, ci bagni leggermente il bordo di tutti i bicchieri... come saprai, il Narconal è un potentissimo sedativo e soluzione alcolica... non ce ne vorrà molto. Domani chiamerò Madeline per dirle addio, e mi farò invitare a cena. A cena, proporremo un brindisi... qualsiasi bicchiere prenderà, ci sarà il Narconal. Poi entriamo in azione: Prima finiamo di mangiare, la carichiamo in macchina, la portiamo in cima sulla Mulholland Drive, chiamiamo la polizia e diciamo di aver visto una donna ubriaca sbandare pericolosamente sul ciglio della scarpata. La mettiamo al posto di guida, e facciamo in modo che salti subito all'occhio che ha bevuto... un pochino troppo. Ingraniamo la marcia, le blocchiamo il piede sull'acceleratore, le mettiamo le mani sul volante e la facciamo volare di sotto. Quando arriveranno ad eseguire l'autopsia, il Narconal si sarà completamente dissolto, lasciando solo tracce di alcool. Nel rapporto figurerà come "Guida in stato di ubriachezza". Controlleranno il tasso alcolico e archivieranno il caso. Il caso è chiuso. Madeline è morta... e noi saremo liberi! (Helen illustra il diabolico piano a Ernest)
  • Vi dirò, ragazzi, questa è una strana cosa... il suo polso, da quello che posso vedere, è fratturato in tre punti. E si è ancora fratturata due vertebre... naturalmente non posso averne la certezza senza una radiografia, però l'esposizione dell' osso attraverso la pelle, quello non è un buon sintomo... e la sua temperatura corporea... è sotto i ventisette gradi, e il s-s-suo cuore ha cessato di battere. (Dottore)
  • Questa è stata una cosa totalmente fuori luogo. (Helen)
  • Oh capperi! (Ernest)
  • Stai violando tutte le leggi di natura che io conosco! Tu sei seduta lì... stai parlando con me... ma sei morta! (Ernest a Madeline)

Dialoghi[modifica]

  • Lisle: Mi permetta di dirle che ho sempre ritenuto che lei avesse uno dei volti più incredibilmente belli... che abbiano illuminato il grande schermo.
    Madeline: Oh, be', io...
    Lisle: E che dire di suo marito? Io credo che non ci sia altro da dire, che... la sua fama ineguagliabile.
    Madeline: Già.
    Lisle: Sono arrivata qui, oggi. Io inseguo la primavera. Non vedo un autunno né un inverno da anni. Siamo creature della primavera, lei ed io.
    Madeline: Be', non so neanch'io perché sono venuta.
    Lisle: Perché ha una paura del diavolo! Di se stessa. Di quel corpo che un tempo credeva di conoscere.
    Madeline: Come dice, prego?
    Lisle: Io sono quella che tutto comprende. Io sono colei che conosce il suo segreto!
  • Lisle: Così ardente... così piena di vita... e tutto questo, oggi, le sfugge via. Ah, questa è l'ineluttabile crudeltà della vita: ci offre un assaggio di giovinezza, di vitalità, e poi... ci fa assistere alla nostra decadenza.
    Madeline: Be', è la legge della natura.
    Lisle: Legge della natura un cazzo! [sorride, si alza e va a prendere una boccetta]
    Madeline: Che cos'è?
    Lisle: Quello che è venuta a cercare. Un tocco di magia, in questo mondo ossessionato dalla scienza. Un tonico. Una pozione.
    Madeline: E che effetto fa?
    Lisle: Lei quanti anni mi darebbe?
    Madeline: Be', non saprei.
    Lisle: Andiamo... senza cercare di adularmi!
    Madeline: Mmmh... trentotto. Ah... ventotto. Tre... ventitré.
    Lisle: Io ho settantuno anni suonati! Ecco che effetto fa. Arresta il processo di invecchiamento all'istante e lo costringe a regredire. Beva quella pozione, e non invecchierà mai più, neanche di un solo giorno. Non la beva... e continuerà a vedersi imputridire.
    Madeline: E quanto costa?
    Lisle: L'argomento finanziario è così volgare. Ho idea che non sia molto semplice. Vede, il costo... è diverso a seconda della persona.
    Madeline: Be', ma per me quanto sarebbe? [ Lisle scrive la cifra su un foglietto e lo fa vedere a Madeline, che inizia a ridere] Be', si è fatto tardi... ora devo proprio andare.
    Lisle: Sieda! Mi porga la sua mano. [Le fa un taglio sulla mano con il coltello]
    Madeline: Aaaah... ma che sei matta???
    Lisle: Osservi. [ Le bagna la ferita con la pozione, che la rimargina completamente e, allo stesso tempo, le ringiovanisce la mano.]
    Madeline: Assegno va bene?
    Lisle: Certo. Ma lei deve farmi una promessa. Il segreto che dividiamo non dovrà mai essere rivelato. Lei potrà continuare la sua carriera per dieci anni, dieci anni di perfetta, immutata bellezza. Ma alla fine di questo periodo, prima che la gente divenga sospettosa, lei deve scomparire dalla vista del mondo per sempre. Potrà ritirarsi. Potrà inscenare una falsa morte. Oppure, come disse Greta [n.d.r.: allude a Greta Garbo], una delle mie clienti... "Io voglio rimanere sola".
    Madeline: No! Anche lei???
  • Ernest: Dobbiamo parlare!
    Madeline: Perché non ti fai un altro drink e te ne vai a letto?!
    Ernest: Ti piacerebbe, vero, Madeline? Ti piacerebbe vedermi morire alcolizzato nel fiore degli anni, vero? Ma non succederà mai, eh no, questo non accadrà mai... non arriverai a goderti il mio denaro!
    Madeline: Ma si può sapere di che diavolo stai parlando?
    Ernest: Quand'è l'ultima volta che hai lavorato? Sto parlando di un lavoro vero, quello che ti è rimasto lo devi a me da tanto tempo, la tua faccia la devi a me... hai cambiato acconciatura?!
    Madeline: [ride] Ma che occhio! Non mi aspettare!
    Ernest: Cheap.
    Madeline: Che cosa hai detto?
    Ernest: Ho detto che sei cheap, Madeline, perché questo è quello che penso di te.
    Madeline: Ma tu con chi credi di parlare?
    Ernest: Sei una donnetta da quattro soldi che giorno dopo giorno somiglia sempre meno alla donna che ho sposato e diventa sempre di più una sgualdrina. Sì, sei una sgualdrina, ecco cosa penso di te!
    Madeline: Ma tu chi ti credi di essere? Tu non sei nessuno, Ernest! Non sei nessuno! Sei soltanto un flaccido pagliaccio alcolizzato.
    Ernest: Bada a come parli.
    Madeline: Ecco cosa sei, sei un flaccido. Fla-ccido! Flaaaaccido!
    Ernest: Bada a quello che dici, Madeline. Non sono più disposto a sopportare...Non sono tenuto a sopportare oltre!
    Madeline: Sì, invece! Tu sopporterai tutto quello che mi pare, come hai sempre fatto! Non sei nemmeno più un uomo, io voglio un uomo! Un uomo vero, non un alcolizzato fallito, un flaccido beccamorto! Che sotto la cintola è più cadavere di tutti i suoi clienti. Ehi, credo che mi divertirei di più con uno di loro. Se non altro, avrebbe il rigor mortis fra le gambe!
  • Helen: Madeline, io devo parlare con Madeline!
    Ernest: Non è in casa!
    Helen: Oh, grazie a Dio!
    Ernest: Ma come sei entrata, io non ho sentito il cancello!
    Helen: Non volevo che mi sentissi... Ernest, chiedimi di andarmene... chiedimi di lasciare questa casa immediatamente!
    Ernest: Ma sei appena arrivata!
    Helen: Lo so. Lo so ma mi è bastato un momento uno sguardo, e mi sono trovata dov'ero.
    Ernest: E dov'eri?
    Helen: Non fingere di non rendertene conto.
    Ernest: Di che?
    Helen: Tu hai una potente carica sessuale, Ernest.
    Ernest: Chi? Io?
    Helen: Sì, certo. E se non te l'ho detto prima, è perché non ero il genere di ragazza che dicesse la parola... sessuale... senza arrossire. Adesso so dirla. Sessuale... sensuale... sexy... sesso... sesso... sesso.
  • Helen: Lei dov'è?
    Ernest: Oh Dio, mamma, Helen... e tu che ci fai qui?
    Helen: Che cosa hai sulle mani, sangue?
    Ernest: Vernice!
    Helen: Vernice??? E che stai facendo per avere la vernice sulle mani?
    Ernest: Vernicio.
    Helen: Ernest? Stai facendo qualcosa di bizzarro con Madeline?
    Ernest: Definisci "bizzarro".
    Helen: Oh, andiamo Ernest... tirala fuori!
    Ernest: Ssst... senti, Helen, ascolta... è meglio che andiamo fuori.
    Helen: Ma perché stai bisbigliando?
    Ernest: Perché lei dorme, sta riposando.
    Helen: Oh, per favore, la vuoi piantare?
    Ernest: Helen, sta riposando.
    Helen: Non sta riposando. Lei è morta, Ernest, come volevamo, come avevamo progettato... te ne ricordi? Avrai fatto tutto da solo, ma non posso tirarmi fuori da questa storia dopo che hai compromesso tutti e due in questo modo! Dobbiamo seppellirla nella valle della morte e sbarazzarci di lei una volta per tutte.
    Ernest: Helen, ti prego devi ascoltarmi.
    Helen: Oh, piantala, Ernest! Se l'è meritato! Era una rovinafamiglie, una divoratrice di uomini... ed era anche una pessima attrice!
    Ernest: Helen, mi fai il piacere di ascoltarmi? Mi ascolti un momento? Madeline non è ancora pronta per essere sepolta. È di sopra... È di sopra e riposa in pace.
    Helen: Oh, oh, va bene. Se non è morta valle a dire di scendere giù, di venire qua sotto, di avvicinarsi a me e magari baciarmi...
    Madeline: Baciarti che cosa?
    Helen: Mad?
    Madeline: Hel.
    Ernest: Tesoro!
    Madeline: Che diavolo state complottando, voi due, qua sotto... o, per meglio dire, che altro?
    Ernest: Sei arrabbiata, cara? Sei molto arrabbiata?
    Helen: Ancora vive???
    Ernest: Madeline?!? Oh, capperi... Helen, è meglio che tu te ne vai subito... vedo che qui la situazione si fa molto, molto ingarbugliata. Tesoro??? Madeline???
  • Ernest: Ma è morta!
    Madeline: È morta! Oh... Questi momenti rendono la vita degna di essere vissuta!
  • Helen: Vinci perché le gambe le allarghi più delle altre!
    Madeline: ... E meglio!
  • Anna: Mi spiace, ma vede, la plasmaferesi è un processo molto traumatico per l'organismo! Io le dissi che il nostro regolamento proibisce che esso venga ripetuto prima di 6 mesi!
    Madeline: E va bene! I 6 mesi sono quasi passati, no?!
    Anna: Miss Ashton, lei ne ha fatta una 3 settimane fa! Senta, e che ne dice di una buona iniezione di collagene?
    Madeline: "Un'iniezione di collagene"?! Tanto vale che vada a casa e mi lavi la faccia con acqua e sapone!!! Stasera è molto importante per me.
    Anna: Ma se vuole la posso truccare personalmente...
    Madeline: Il trucco non serve a niente! Non c'è niente che serva più! Ma tu non hai un po' di pietà, non te ne frega niente?! Tu stai lì con la tua pelle di ventiduenne, due tette dure come sassi e mi ridi in faccia!
  • Lisle: Beva, e sarà in grado di lavorare per sempre! Beva. Beva, Dottor Menville. Lei ha il diritto di avere un'altra opportunità, beva! E' la scelta giusta, l'unica scelta! BEVA! SIEMPRE VIVA, SEMPITERNAMENTE VIVO!
    Ernest: Dopodiché?
    Lisle: Cosa?
    Ernest: Dopo che succede?
    Lisle: Cosa?
    Ernest: Io non voglio vivere in eterno. Sì, è allettante, ma poi che cosa faccio? E se poi mi annoio?
    Lisle: Cosa?
    Ernest: E se poi mi sento solo? Con chi me la faccio, con Madeline ed Helen?! E se mi succede qualcosa? Se rimango storpio, se qualcuno mi spara, se qualcuno mi butta giù da una... e se casco giù da una rampa di scale, per esempio?
    Lisle: Ma lei non diventerà mai vecchio!
    Ernest: Io no, ma il resto del mondo sì. E vedrò tutti quelli attorno a me morire! Io non credo che sia giusto. Questo non è un sogno, questo è un incubo!

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