Lampada
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Citazioni sulle lampade.
- 'A lucerna senz'uoglie se stuta. (proverbio napoletano)
- Io ardisco tenerti in mano come una lampada; | chi porta, infatti, una lucerna fra gli uomini è illuminato senza bruciare. | Illuminami dunque, Tu che sei la Lucerna inestinguibile. (Romano il Melode)
- La lampada accesa è il simbolo di Roma eterna, Virgilio ne è l'anima vigile e operante. (Olga Visentini)
- O lampada, per tre volte in questa stanza | giurò Eraclea che sarebbe venuta. | Lo giurò solenne su di te. Ma non appare. | Se sei una dea, o lampada, castiga | l'ingannatrice: e quando si diverte | qui dentro, nelle braccia di un amico, | non mandare più luce. (Asclepiade di Samo)
- Quandə chiù sagrəstanə stonnə, tandə cchiù lambə stonnə stutatə.[1] (proverbio tarantino)
- – Senti questa: quanti negri ci vogliono per avvitare una lampada?
– Non lo so, Glen. Uno?
– No, tre!
[Glen scoppia a ridere, H.I. rimane serio.]
– No, forse non è così. Aspetta, ricomincio. Perché ci vogliono tre negri per avvitare una lampada?
– Non lo so.
– Perché sono talmente fessi!
[Glen scoppia nuovamente a ridere, H.I. rimane serio.] (Arizona Junior) - Un esempio di forma spontanea è la lampada di maglia Falkland. Il materiale è un tubo di filanca. Da molto tempo pensavo all'elasticità come componente formale di oggetti e un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. – Noi non facciamo lampade, signore. – Vedrete che le farete. E così fu. (Bruno Munari)
Note
[modifica]- ↑ Quanti più sagrestani ci sono (in una chiesa), tante più lampade rimangono spente.