Lapo Elkann
Jump to navigation
Jump to search
Lapo Elkann (1977 – vivente), manager e imprenditore italiano.
- L'eleganza non è il calciatore o il velino: l'eleganza è l'eleganza.[1]
- [Famosa gaffe riferita alla Triade Giraudo-Moggi-Bettega] Quei tre mi ricordano Caino e Babele.[2]
L'espresso, 1 settembre 2005
- Chiamarmi Lapo mi consente di omettere il cognome.
- I grandi cognomi non sempre sono una comodità. C'è il rischio di rimanerci ingabbiati per sempre.
- Testa è ragione. Cuore è passione. Pancia è feeling, capacità di sentire subito le cose a pelle.
- Il caso, che distribuisce le carte per il poker della vita, a me ha dato una scala reale. Ma se non la so giocare, posso perder tutto alle prime mani. Per questo ho cominciato a smazzare molto presto.
- Venire da una famiglia ricca non vuol dire essere ricco. Lo sarò il giorno in cui avrò molti soldi ottenuti con il mio lavoro.
- La bandiera è appartenenza, è coesione con il proprio Paese.
- La Fiat ha fatto del bene al Paese e continua a farlo, ma è insopportabile vedere gente che ha cariche istituzionali a bordo di un'Audi o di una Bmw.
- Se non dai un sogno rimani solo un prezzo. Se rimani un prezzo, oggi come oggi, sei morto.
- L'auto è il bene più prezioso dopo la casa. Ma deve ancora imparare a rappresentare l'anima.
Note[modifica]
- ↑ Dall'intervista a Pitti Uomo 76, 2009.
- ↑ Citato in Giusi Fasano, Lapo e i sospetti su Moggi: avevamo litigato, Corriere della Sera, 25 febbraio 2007.
Voci correlate[modifica]
Altri progetti[modifica]
Wikipedia contiene una voce riguardante Lapo Elkann
Commons contiene immagini o altri file su Lapo Elkann