Luc Ravel
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Luc Ravel (1957 – vivente), arcivescovo cattolico francese.
Citazioni di Luc Ravel
[modifica]- Gli ultimi attentati, e comunque quelli compiuti su suolo francese, ci hanno mostrato che tutti i bersagli avevano anche un grande valore simbolico. Certo, le vittime sono reali. [...] Per Strasburgo, il simbolo è doppio: è Strasburgo capitale del Natale e Strasburgo capitale europea.[1]
- [...] ho invitato in cattedrale tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane dell'Alsazia, le autorità religiose – musulmani, buddisti, ebrei – e le autorità politiche per questo grande momento di preghiera. Preghiera innanzitutto per le vittime uccise e ferite e le loro famiglie.[2]
- Il bene si guadagna se non ci lasciamo intrappolare dai vecchi demoni. [...] Il terrorismo colpisce oggi una Francia stremata dalle lotte sociali.[3]
- L'aborto non è solo concesso, ma incoraggiato. E si tratta di un incoraggiamento che non posso accettare, non per una questione di fede, ma perché amo la Francia.[...] lasciar fluire generosamente la vita, questo è il segno più sicuro della forza di una nazione e una civiltà. [...] I fedeli musulmani sono ben consapevoli del fatto che la loro fertilità è tale che oggi lo chiamano ... "Grand Remplacement", lo dicono in maniera molto pacata e positiva che un giorno tutto questo sarà loro.[4]
- La Chiesa ha nel suo patrimonio la "Bibbia della violenza", cioè testi in cui c'è violenza. Dio non ignora la violenza, nemmeno quella sociale, come ad esempio con quello che sta accadendo ora in Francia, con le dimostrazioni dei "gilet gialli" e soprattutto con quelle frange dei gilet gialli che portano distruzione. [...] Penso che sia molto importante ripetere che il messaggio della Bibbia tiene in conto questa violenza – sia essa sociale, personale, di rabbia, assassina e via dicendo – non per giustificarla e ancor meno per avallarla, ma per introdurre al cuore di questa violenza una speranza veramente straordinaria. [...] ricordiamo il canto di Natale "Un Salvatore ci è nato": noi abbiamo bisogno di salvezza, soprattutto perché questa violenza è nel cuore di ciascun essere umano.[1]
- [...] la follia lucida dell'assassino non deve lasciare credere che il suo gesto sia razionale o religioso.[5]
- La nostra sfida attuale è quella di proteggere quei piccoli semi di bellezza e bontà che sono già ammirevolmente presenti e spesso discreti. Penso a quei gesti di solidarietà che si sono visti la sera dell'attentato [di Strasburgo] [...].[3]
- Strasburgo è rinomata per essere capitale del Natale e capitale europea. Da una parte il mercato di Natale. Dall'altra il Parlamento europeo riunito in sessione.[6]
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Giada Aquilino, Attentato in Francia: arcivescovo di Strasburgo, dopo violenza nasca speranza, Vatican News, 13 dicembre 2018.
- ↑ Citato in Attentato di Strasburgo. L'arcivescovo Luc Ravel: "la città attaccata perché ritenuta simbolica del Natale e dell'Europa", Messinareligiosa.it, 13 dicembre 2018.
- ↑ a b Citato in Attentato a Strasburgo: veglia di preghiera. Mons. Ravel, "sarà il bene ad avere l'ultima parola" non "i demoni" del male e della divisione, AgenSIR, 13 dicembre 2018.
- ↑ Citato in Giulio Meotti, "L'islam prenderà l'Europa con le nascite". L'arcivescovo di Strasburgo, Luc Ravel, evoca il "grand remplacement", il Foglio.it, 12 luglio 2017.
- ↑ Citato in Strasburgo: cerimonia per le vittime. Vescovo: "La violenza terrorista ci ha colpito tutti", Ansa.it, 13 dicembre 2018.
- ↑ Dall'intervista di Maria Chiara Biagioni, Attentato a Strasburgo. L'arcivescovo Luc Ravel: "Città colpita perché simbolo del Natale e dell'Europa", Agensir.it, 13 dicembre 2018.