Nazione

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Figura allegorica dell'Italia (Philipp Veit, 1834-1836)

Citazioni sulla nazione.

  • Ah, come sono vere le grandi, le eterne parole: "Non potrà conservarsi libera nessuna nazione in cui la libertà è un privilegio e non un principio"! (Harriet Beecher Stowe)
  • Al di sopra delle nazioni è l'umanità. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • Alla stampa cui non cale corrompere il pensiero e la coscienza che importa corrompere la lingua? Ed alla nazione che non si cura delle idee come può essere sacra la parola? È un doppio sacrilegio che la reciproca ignoranza permette di compiere a chi scrive come a chi legge, senza che né l'uno né l'altro abbiano il fastidio della vergogna e del rimorso. (Giuseppe Guerzoni)
  • Che cos'è nazionale? Il fatto che nessuno capisca una parola della lingua che tu parli. (Johann Nestroy)
  • È difficile che la fiducia di altre Nazioni in un Paese sia superiore a quella che il Paese ha di sé. (Henry Kissinger)
  • Fedeltà, dedizione e silenzio devono essere alla base di una grande nazione. (Adolf Hitler)
  • Fino a tanto che il fuoco sacro dell'amor di patria si conserva, una nazione è libera, attiva e potente. (Louis Philippe de Ségur)
  • Gestire una nazione è come gestire una grande azienda: devi pure darti un buon stipendio! (Idi Amin Dada)
  • Gli odj di una Nazione contro l'altra, essendo stati pur sempre, né altro potendo essere che il necessario frutto dei danni vicendevolmente ricevuti, o temuti; non possono perciò esser mai, né ingiusti, né vili. Parte anzi preziosissima del paterno retaggio, questi odj soltanto hanno operato quei veri prodigj politici, che nell'Istorie poi tanto si ammirano. (Vittorio Alfieri)
  • Ho sempre pensato che è lo Stato che crea con la spada la Nazione e non la Nazione lo Stato, poiché la Nazione è informe... (Mario Missiroli)
  • I "nazionalismi senza nazione", che separano le nazionalità dalle radici cristiane, portano a una guerra che la morale non riesce a controllare e sono alle radici del rifiuto del cristianesimo, l'attuale "cristofobia" secondo l'espressione coniata dal grande giurista (ebreo ortodosso, non cristiano) Joseph H. H. Weiler, che caratterizza l'Europa. (Massimo Introvigne)
  • Il concetto «nazione», che alle sue origini era un concetto espansivo, e dunque attivo e fecondo, e come tale ispirò di sé e informò le nazioni dell'Europa in mezzo alle quali noi siamo nati e abbiamo vissuto fino a ora, ha perduto ormai le sue qualità espansive e ha acquistato invece qualità restrittive. Ristretto e immiserito, questo concetto non ha più forza attiva ma è diventato passivo, non è più centrifugo ma è diventato centripeto, non risponde più a idee di sviluppo, di accrescimento, di allargamento ma obbedisce a idee di impoverimento, di restringimento, di riduzione: segno che il concetto «nazione» quale lo concepivano coloro che fecero le nazioni, ha perduto nel frattempo le sue virtù e da concetto fecondo è diventato concetto infecondo, da idea attiva è diventato idea passiva, da principio benefico è diventato principio malefico. (Alberto Savinio)
  • Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. (David Friedrich Strauß)
  • Il pro e il contro si trovano in ogni nazione. (Pierre Bayle)
  • Il tesoro di una nazione è la sua onestà. (Ezra Pound)
  • La civiltà di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole. (Henry James)
  • La nazione è dunque una grande solidarietà, costituita dal sentimento dei sacrifici compiuti e da quelli che si è ancora disposti a compiere insieme. Presuppone un passato, ma si riassume nel presente attraverso un fatto tangibile: il consenso, il desiderio chiaramente espresso di continuare a vivere insieme. L'esistenza di una nazione è (mi si perdoni la metafora) un plebiscito di tutti i giorni, come l'esistenza dell'individuo è una affermazione perpetua di vita. (Ernest Renan)
  • La nazione ha quello che merita, e se egli sequestra ogni dì un giornale liberale in nome dell' ordine, e lascia passare impuniti i volumi della Biblioteca nuovissima, galante e dilettevole, illustrata in nome della libertà, non bisogna pigliarsela con lui che sa conciliare con tanta machiavellica arguzia i due termini opposti del suo programma «ordine e libertà», sibbene colla nazione che se ne accontenta e batte le mani. (Giuseppe Guerzoni)
  • La nazione moderna è sempre stata un risultato, mai una premessa; è sempre stata la creazione culturale prima e politica poi di una piccola minoranza. (Eugenio Scalfari)
  • La novità [della Rivoluzione] francese fu l'idea della nazione come un ambito di universali diritti umani di cittadinanza. (Nicolao Merker)
  • La voce nazione nel suo peculiare e pieno significato vuol dire unimento e società d'uomini che la natura stessa con le sue mani à fatta e costituita mediante la mescolanza del sangue e la singolarità delle condizioni interiori ed estrinseche; per talché quella società distinguesi da tutte le altre per tutti gli essenziali caratteri che possono diversificare le genti in fra loro, come la schiatta, la lingua, la religione, l'indole, il territorio, le tradizioni, le arti, i costumi. (Terenzio Mamiani)
  • Le nazioni sono composizioni d’uomini; risorgono le nazioni quando risorge uno per uno a virtù ed a civiltà, a concordia di voleri la maggioranza degli uomini che le compongono. (Ippolito Nievo)
  • Nazione vuol significare certo novero di genti per comunanza di sangue, conformità di genio, medesimezza di linguaggio atte e preordinate alla massima unione sociale. (Terenzio Mamiani)
  • Nel dir Nazione, intendo una moltitudine d'uomini, per ragione di clima, di luogo, di costumi, e di lingua, tra loro diversi: ma non mai due Borghetti o Cittaduzze d'una stessa Provincia, che per essere gli uni pertinenza es. gr. di Genova gli altri del Piemonte, stoltamente adastiandosi, fanno coi loro piccioli inutili ed impolitici sforzi ridere e trionfare gli Elefanteschi lor comuni oppressori. (Vittorio Alfieri)
  • Nessuna nazione può dividersi al suo interno e rimanere potente. (Haile Selassie)
  • Non c'è niente di eterno nelle nazioni, niente di biologico nella nazionalità. (Taiye Selasi)
  • Non è l'ingegno sottile (l'esprit) quello che forma le nazioni; bensì sono gli austeri e fermi caratteri. (Massimo d'Azeglio)
  • Non ho alcun rapporto sentimentale con le nazioni. Anzi, credo piuttosto che le nazioni costituiscano il peggiore crimine contro l’umanità di cui, paradossalmente, è colpevole tutta l’umanità, che pure, commettendolo, va contro sé stessa. Non mi chieda cosa ci dovrebbe essere al posto delle nazioni, perché non lo so. Sono solo convinto che, considerato il livello avanzato raggiunto dalla mente umana, considerato cioè che è stata l’intelligenza collettiva a portarci nello spazio con un biglietto di andata e ritorno, l’umanità avrebbe potuto fare di meglio in fatto di formule sociali. (Wole Soyinka)
  • Non vi può essere convivenza umana senza un ethos mondiale delle nazioni; non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni. (Hans Küng)
  • Ogni nazione è il complemento dell'altra. (Mahatma Gandhi)
  • Ogni umiliazione inflitta al suo onore, alla sua indipendenza, alla sua unità provocherebbe non il crollo di una Nazione, ma il tramonto di una civiltà: se ne ricordino Coloro che sono oggi gli arbitri dei suoi destini. (Enrico De Nicola)
  • Prediletta opera delle mani di Dio sono le nazioni. (Terenzio Mamiani)
  • Quando dico che Camillo Benso aveva tutto per la testa tranne che una nazione, vorrei ricordare che intanto nel regno il diritto di voto era stabilito per censo. Guadagnato in base all’avere. Votavano i ricchi che eleggevano ricchi. Una nazione è un patto universale, una nazione è una testa un voto. Una nazione è un popolo di uomini liberi che liberamente si lega. Ne restasse fuori anche uno solo, anche una sola testa, su cosa potrebbe mai fondarsi una nazione se non sul dominio di uomini su uomini? (Maurizio Maggiani)
  • Quando la stabilità di una nazione è in pericolo, l'unica soluzione è purtroppo quella di imprigionare i capi dell'oposizione. (Idi Amin Dada)
  • Quando tocchiamo il rapporto fra razza e nazione, e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla politique alla mistique. (Charles Péguy)
  • Se il fil di canapa è marcio, non s'avrà mai corda buona. Se l'oro è di saggio scadente, non s'avrà mai moneta buona. E se l'individuo è dappoco, ignorante e tristo, non s'avrà nazione buona, e non si riuscirà mai a nulla di solido, d'ordinato e di grande. (Massimo d'Azeglio)
  • Servire prima i più sofferenti: questo solo può fare ogni nazione pacifica e che vuole svilupparsi in pace. (Abbé Pierre)
  • Si possono conoscere gli ideali di una nazione attraverso la sua pubblicità. (Norman Douglas)
  • Tutte le nazioni sono sorelle; esse non hanno cupidigie, ambizioni liberticide; ciascuno vuole la sua parte di terra e di sole; ciascuna aiuterà le altre a ottenerla.
    È dovere dei popoli liberi, e che vogliono essere tali, di accorrere dovunque si combatte per i diritti delle nazioni, dovunque s'innalza la bandiera della libertà. (Giuseppe Garibaldi)
  • Una nazione non è mai una realtà pre-esistente, salvo che non venga ristretta a rapporti di carattere parentale. Infatti la "gens" romana era un fatto parentale, la tribù è un fatto parentale, non sono nazioni. (Eugenio Scalfari)
  • Una nazione non può essere mai abbastanza matura per una Costituzione sistematicamente elaborata secondo puri principi di ragione. (Wilhelm von Humboldt)
  • Va notato come molte nazioni, economicamente più povere rispetto ad altre, ma più ricche di saggezza, potranno aiutare potentemente le altre. (Gaudium et Spes)

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