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Luciano Parinetto

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Luciano Parinetto (1934 – 2001), filosofo italiano.

Dalla prefazione a La magia e le ligature, 2000
  • Oggi la natura (e l'uomo in essa) è agonizzante (si veda, tanto per non fare che un esempio fra gli innumerevoli, B. McKibben The end of Nature, del 1989), perché l'uomo del capitale (o delle multinazionali, o della globalizzazione, se più aggradano queste definizioni truccate di un termine esiliato, per paura, dal vocabolario usuale), quasi in diretta contrapposizione alla magia di Bruno, ha voluto non operare con la natura, ma sottometterla e violentarla, in vista dell'egoismo del proprio utile, della valorizzazione del capitale, passando, per fare una metafora, dall'alchimia alla chimica (o, meglio, dalla visione del mondo della prima a quella della seconda). Certo v'è un elemento che collega la magia di Bruno alla successiva scienza, ed è l'accento posto vigorosamente da ambedue sulla prassi. Mago, per Bruno, è infatti chi efficacemente, operando sulla natura, rovescia nella prassi il sapere, che ha acquisito, del collegamento discendente/ascendente che liga tutti gli enti del cosmo infinito, nell'intrico, anch'esso infinito, di ligature che lo costituiscono.
  • Detto in altre parole, Dio, per Bruno, nella sua inseità, è come se non ci fosse: quello che lo interessa è la materia di cui si intesse il suo cosmo infinito.
  • Si tratta, mutatis mutandis, di quanto oggi accade con le réclames televisive: non importa per nulla, che quello che esibiscono sia autentico, importa che irresistibilmente stimoli all'acquisto. Come afferma Bruno, il ligabile, per essere davvero ligato, non necessita tanto di vere ligature [...] L'immaginazione infatti può ligare senza verità.

Bibliografia

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  • Giordano Bruno, La magia e le ligature, a cura e traduzione di Luciano Parinetto, Mimesis, 2000.

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