Luigi Firpo

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Luigi Firpo

Luigi Firpo (1915 – 1989), storico e politico italiano.

Citazioni di Luigi Firpo[modifica]

  • L'atteggiamento del Bruno nel corso del 1599 si illumina così d'una piena coerenza: non quella monolitica del diniego costante, ma quella umana e viva della lunga ed alterna disputa coi giudici e più con se stesso. Non folle ostinazione, non petulanza di grafomane si rivela nel suo comportamento, ma volontà ferma di non lasciarsi soffocare, ansia di farsi comprendere, parabola dolorosa dalla speranza, allo stupore, alla disperazione. (da Il processo di Giordano Bruno, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1949; citato in Enzo Mazzi, Giordano Bruno. Attualità di un'eresia, manifestolibri, 2000, p. 34)

Citazioni su Luigi Firpo[modifica]

  • Silvio Berlusconi [...] nell'estate del 1986 concede un'intervista a Canale 5, di cui è proprietario.
    Intervistatrice: «Lei è anche un grande studioso dei classici».
    Il Cavaliere: «Ma no, non dica così».
    Lei: «Sì, invece, non faccia il modesto. Lei, dottore, ha appena pubblicato un'edizione pregiata dell'Utopia di Tommaso Moro, con una bellissima prefazione e una perfetta traduzione dal latino...».
    Cavaliere: «Be', in effetti il latino non lo conosciamo tutti, bisogna tradurlo...».
    Luigi Firpo, 71 anni, studioso della storia rinascimentale, monumento di erudizione, cattedra di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino, è in vacanza e sta facendo zapping. Quando l'intervistatrice legge alcune righe della prefazione di Berlusconi, l'anziano professore la riconosce immediatamente come sua, appena data alle stampe per l'editore Guida di Napoli.
    Riesce ad avere una copia edita dalla Silvio Berlusconi Communication e osserva che Berlusconi ha copiato interi brani della prefazione e della traduzione in latino. Scrive a Berlusconi intimandogli di ritirare tutte le copie. Berlusconi telefona scusandosi e accusando una segretaria disattenta.
    Il vecchio professore minaccia di portarlo in tribunale. Berlusconi cerca di blandirlo, gli telefona un giorno sì e uno no, per sei mesi, raccontandogli barzellette. Lo invita a Canale 5 per parlare del papa. Berlusconi è dietro le quinte con una busta di denaro «per il suo disturbo e per l'onore che ci fa», che il professore sdegnosamente rifiuta. Berlusconi continua: per Natale gli regala una valigetta ventiquattrore in pelle di coccodrillo con le cifre LF in oro, un enorme mazzo di orchidee ed un biglietto: «Per carità, non mi rovini». Firpo manda tutto indietro con un biglietto: «Preferisco la mia vecchia borsa sdrucita. Quanto ai fiori, per me e mia moglie, i fiori tagliati sono organi sessuali recisi». (Enrico Deaglio)

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