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Mélanie Laurent

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Mélanie Laurent (2016)

Mélanie Laurent (1983 – vivente), attrice, regista e cantante francese.

Citazioni di Mélanie Laurent

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Citazioni in ordine temporale.

  • Come puoi diventare un adulto rispettoso degli altri se a scuola ti insegnano solo a essere il migliore, il più forte, a schiacciare i tuoi compagni? [...] un adolescente che soffre si deve nascondere. Se piangi, sei subito considerato come un debole. Ma che problema c'è a essere deboli? Io sono stata fragile. In fondo, preferisco essere vittima che carnefice. Soffrire talvolta ti fa diventare una persona migliore, più umana.[1]
  • Non faccio film femministi apposta, è solo che mi piace filmare le donne. E credo che una donna che filma il corpo di una donna non lo farà mai come un uomo.[2]
  • La sorellanza esiste, così come il fatto che le donne a volte sono crudeli l'una con l'altra. Abbiamo entrambe le cose, è nella natura.[2]
  • Mia nonna si trasferì a Parigi dalla Tunisia a diciannove anni e non si è mai abituata al sapore forte dei formaggi. Io, se non fossi diventata un'artista, avrei aperto un negozio di formaggi tanto mi piacciono. Infatti, li uso anche quando preparo il "suo" brik e lei mi ucciderebbe![3]
  • In un film che ho appena diretto ho preso in mano la cinepresa: ero io a inquadrare il film e wow! Ho scoperto un nuovo mondo, con tutti questi tecnici che mi aiutavano e mi assistevano, persone che di solito erano lontane. Per me è stato come scoprire una nuova versione del cinema. Sarebbe bello avere un ambiente nel quale ognuno cambia lavoro ad esempio ogni tre giorni, così da conoscere davvero quello che fa ognuno e magari rendersi conto delle difficoltà. Prima di prendere in mano la cinepresa non mi ero resa conto di cosa significa aver scelto, per il mio film, attori belli grandi e alti che mi sono ritrovata a dover guardare dal basso verso l'alto...[4]
  • [...] io sono un mix di tecnica e impulsività, e ho vissuto talmente a lungo nella sindrome dell'impostore che ho deciso di non pensare più e lasciarmi andare. Finalmente [...] comincio a credere che il successo non sia un caso, ma il risultato di tanto lavoro e del fatto che ho mantenuto un mio sguardo, un'opinione. Mi sembra un miracolo, non sono diventata snob e neppure cinica, amo ancora il mio mestiere.[5]
  • A un certo punto ho avuto la possibilità di accedere a titoli con grande budget e ho capito che la creatività si esprime al suo meglio quando hai disponibilità economica. Proprio perché non sono snob, voglio fare un cinema divertente e intelligente ma non povero.[5]

Intervista di Liana Messina, D - la Repubblica delle donne, 3 ottobre 2009, pp. 78-80.

  • [Su Bastardi senza gloria] Non è che tutti i giorni ti capiti d'essere l'attrice francese più fortunata e invidiata del momento: ho solo 26 anni e sto in un poster con Brad Pitt. Mi dico, non può essere reale! È assurdo... Invece oggi è la mia vita, devo accettarla, goderla. Solo poter guardare da vicino Tarantino al lavoro è stato un privilegio: è lui la vera star sul set, matto, scatenato, a volte anche troppo, ma il bello è che adora fare il cinema.
  • Avevo 13 anni e accompagnai sul set di Asterix e Obelix una mia compagna di scuola, che già recitava in piccoli ruoli. M'ero messa in un angolo a sbirciare, Gérard [Depardieu] s'è avvicinato e mi ha chiesto "Vuoi fare del cinema?". Poco dopo mi sono trovata a lavorare nel suo primo film da regista, Un pont entre deux rives, accanto a Carol Bouquet. Un debutto confortevole, come entrare in una famiglia. Poi ho avuto esperienze più dure. Ma non ho mai voluto smettere di andare a scuola: cercavo di restare legata alla realtà dei miei anni, anche se avevo una vita parallela da vecchia, gestivo i miei soldi e frequentavo persone di più di 45 anni!
  • Leggo la sceneggiatura una volta sola, imparo le mie scene il giorno prima di girare e soprattutto mi lascio trascinare. Perché sono un'istintiva spericolata.

Intervista di Luca Barnabé, iodonna.it, 8 dicembre 2019.

  • Ero alla cerimonia dei Golden Globes per Bastardi senza gloria. Sono andata alla toilette, mi sono chiusa in un bagno, poi mi sono accorta che la lampo del vestito da sera si era bloccata. Panico. Mezza svestita, non riuscivo più a chiudere l’abito da sola. Così, per richiamare l'attenzione all'esterno, ho bussato alla porta gridando: «Scusate, ragazze, una di voi può venire ad aiutarmi?». Si è aperta lentamente la porta e, proprio davanti a me, c'era... Penélope Cruz! È stata lei che mi ha aiutato con naturalezza a sbloccare la lampo e a rendermi di nuovo presentabile.
  • [«Da adolescente aveva mai pensato di diventare attrice?»] Da bambina guardavo e riguardavo il film La favolosa storia di pelle d'asino di Jacques Demy e, di sicuro, volevo diventare una principessa con lunghi capelli biondi, proprio come Catherine Deneuve! Vacanze romane è un altro film che amavo alla follia, lì volevo essere Audrey Hepburn! Forse desideravo diventare regista più che attrice. Da adolescente mi piaceva anche scrivere piccoli testi teatrali e metterli in scena in famiglia. Allestivo minispettacoli per i parenti che, pazienti, mi guardavano e applaudivano... Quella è stata la mia prima esperienza come regista, attrice e sceneggiatrice!
  • [«La persona più importante per la sua formazione?»] Oltre ai miei genitori, devo moltissimo alla mia nonna tunisina, che mi narrava centinaia di storie, fiabe, racconti meravigliosi e aveva a sua volta un grande gusto per la messinscena. Si travestiva e mi recitava tutto in maniera molto teatrale. Essere cresciuta in una famiglia di artisti ha avuto sicuramente un ruolo importante per me.

Intervista di Enrica Brocardo, marieclaire.it, 24 dicembre 2024.

  • Grazie ai miei genitori sono cresciuta circondata da affetto, tenerezza. [...] C'è questa convinzione che l'arte nasca dall'inquietudine, da una certa dose di sofferenza. In passato mi è capitato di chiedermi se essere stati felici da piccoli come lo sono stata io fosse un limite.
  • Forse un giorno dovrò fare una scelta tra recitazione e regia perché lavorare a un mio film è un impegno che mi assorbe completamente. Ma da attrice imparo qualcosa da ogni set e da ogni regista. Con gli attori dei miei film, con la troupe ho un approccio materno. Mi è capitato di avere a che fare con registi che non avevano rispetto per gli interpreti. Io ho scelto di comportarmi sempre con gentilezza. Faccio il possibile perché tutti si sentano a proprio agio, non sono capace di lavorare quando intorno a me c'è un clima di tensione.
  • Non sono ossessionata dall'idea di essere una madre perfetta. Credo che aver vissuto un'infanzia serena sia già un buon punto di partenza.
  • La verità è che trovo che la vita reale sia terribile. Per questo amo fare film, mi dà l'opportunità di raccontare storie in cui ci sono donne forti cui spetta l'ultima parola, in cui le storie d'amore finiscono bene.

Citazioni su Mélanie Laurent

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  • Mélanie è spontanea, molto viva e mi ha insegnato ad abbandonarmi a ciò che sta accadendo in questo momento, a essere disponibile per la storia, ad approfondire le emozioni, a lasciare che le parole parlino. (Denis Ménochet)

Note

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  1. Dall'intervista di Anais Ginori, Melanie Laurent: "Ecco come sono riuscita ad eliminare le persone cattive dalla mia vita", repubblica.it, 31 gennaio 2015.
  2. a b Citato in Alessandra Magliaro, Melanie Laurent, cinema è ancora un mondo misogino, ansa.it, 23 maggio 2022.
  3. Da Stefania Bonacina, Intervista culinaria con Mélanie Laurent, elle.com, 30 novembre 2023.
  4. Dall'intervista di Ivo Silvestro, 'Ogni attore dovrebbe fare il regista', laregione.ch, 9 agosto 2024.
  5. a b Dall'intervista di Piera Detassis, Mélanie Laurent contro lo snobismo e il cinismo del mondo (anche del cinema), elle.com, 19 novembre 2024.

Filmografia

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Altri progetti

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