Maria Elisabetta Alberti Casellati

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Maria Elisabetta Alberti Casellati

Maria Elisabetta Alberti, coniugata Casellati (1946 – vivente), politica italiana.

Citazioni di Maria Elisabetta Alberti Casellati[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Noi riteniamo che non ci sia progresso ma che ci sia regressione, imbarbarimento, quando le tecnologie determinano danni psicosociali che sono connessi al venire meno dell'identità parentale genetica del nascituro. È il caso della fecondazione eterologa che determina un'inaccettabile dissociazione tra filiazione sociale e filiazione biologica, una frattura tra parentela genetica, parentela gestazionale e responsabilità educativa, con danni psicologici inevitabili e irreparabili sul nascituro. Né si dica, come è stato detto più volte, che il concetto di genitorialità oggi sta evolvendo verso nuovi orizzonti perché gli orizzonti dei genitori sono diversi da quelli del bambino, specie se si considera che la coppia oggi è sempre più precaria e quindi abbisogna di scelte meditate e per così dire ortodosse. Basta vedere le statistiche per leggere numeri allarmanti. Né si opponga quella provocazione che sento spesso ripetere, qui come anche in dibattiti pubblici, che l'Italia è piena di "figli dell'eterologa", perché frutto del rapporto di una donna con il lattaio di turno. Crediamo che quando si va a scomodare la scienza per sopperire alle carenze della natura, non si possono imitare le stravaganze, le degenerazioni della natura, ma che si debba salvare una connotazione il più possibile naturale al ruolo genitoriale, escludendo quindi il caos di figure socialmente inedite e di difficile definizione.[1]
  • La famiglia non è un concetto estensibile. Lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili, né far crescere un minore in una coppia che non sia famiglia. Le diversità vanno tutelate ma non possono diventare identità, se identità non sono. [...] Non si può fare confusione, parola usata dal Papa pochi giorni fa: ogni omologazione sarebbe un'improvvida sovrapposizione e un offuscamento di modelli non sovrapponibili.[2]
  • [Sulla legge Cirinnà] Problemi che sono figli di una linea politica furbetta. A parole si diceva di voler creare un soggetto nuovo, l'unione fra persone dello stesso sesso, in pratica si è inseguito il matrimonio tradizionale fino a dare vita ad un ibrido. [...] Il legislatore sostiene che l'unione fra persone dello stesso sesso va inserita fra le formazioni sociali, con riferimento agli articoli 2 e 3 della Costituzione. Perfetto, ma poi vediamo che tutti i rimandi, martellanti, sono all'articolo 29 e alla disciplina della famiglia. Si è fatto un giro tortuoso per giungere, senza dirlo, al matrimonio, ma questo pone seri profili di costituzionalità perché va contro l'articolo 29 della nostra Carta. [...] Se si sostiene di non voler replicare il matrimonio perché si discriminano le coppie di fatto miste?[3]

Discorso di insediamento alla Presidenza del Senato della Repubblica[modifica]

  • Le forze politiche, pur nella dialettica dei ruoli diversi che si andranno a definire nelle prossime fasi del quadro istituzionale, esprimono tutte l'intera collettività. La consapevolezza condivisa della comune legittimazione è una condizione essenziale per un buon Governo.[4]
  • Mi perdonerete l'emozione, ma la scelta che avete compiuto eleggendo per la prima volta una donna alla Presidenza di questa Assemblea, rappresenta per me una responsabilità che non posso celare dietro nessun preambolo di circostanza. Un onore oltre che, come detto, una responsabilità che sento doveroso condividere proprio con tutte quelle donne che, con le loro storie, azioni, esempio, impegno e coraggio, hanno costruito l'Italia di oggi. Un grande Paese democratico e liberale, in cui nessun obiettivo e nessun traguardo è più precluso.[4]
  • L'epoca della globalizzazione offre opportunità e conoscenza, portando con sé, allo stesso tempo, il rischio di nuove marginalizzazioni, un rischio che non può essere ignorato né sottovalutato, a partire dall'economia reale, a partire dal lavoro.[4]

Citazioni su Maria Elisabetta Alberti Casellati[modifica]

  • [Parlando di Silvio Berlusconi] Lui è riuscito a fare una puttanata gigantesca: ha bocciato la Bernini, che era una persona normale, anche abbastanza intelligente e preparata, per poi accontentarsi della Casellati. Io non ho niente contro la Casellati, ma ha scelto la zuppa al pan bagnato, tanto valeva scegliere subito la zuppa senza rompere i coglioni a tutta l'Italia. [...] Si trattava di mettere un capo al Senato, la Bernini andava benissimo, che bisogno c'era di impuntarsi e mettere la Casellati? Non è che ha messo madame Curie, ha messo la Casellati, quindi tanto valeva tenere la prima e buonanotte. (Vittorio Feltri)

Note[modifica]

  1. Da un intervento durante la seduta n. 506 del Senato della Repubblica, 11 dicembre 2003. Resoconto stenografico disponibile su Senato.it.
  2. Da un intervento al convegno La famiglia è una. I diritti sono per tutti; citato in Unioni civili: Casellati (Csm), la famiglia "non è estensibile", Agensir.it, 28 gennaio 2016.
  3. Citato in Stefano Zurlo, La "Cirinnà" parte male "È anticostituzionale e discrimina gli etero", ilGiornale.it, 13 maggio 2016.
  4. a b c Dal Discorso di insediamento alla Presidenza del Senato, XVIII legislatura, 24 marzo 2018; disponibile su Senato.it.

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