Martin Bojowald

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Martin Bojowald (1973 - vivente), fisico tedesco.

Citazioni di Martin Bojowald[modifica]

  • Ci sono molti motivi per i quali uno scienziato scrive un testo divulgativo e ci sono numerose ragioni per non farlo. Il posto d'onore di ogni attività scientifica è occupato sempre dalla ricerca: è in questo campo che si costruiscono le carriere accademiche e si guadagnano gli onori. Tutto il resto costituisce, in confronto, solo una perdita di tempo prezioso – per lo meno agli occhi di quei colleghi che verranno, forse, interpellati per un consulto in una decisione importante. (da Prima del Big Bang. Storia completa dell'universo, traduzione di Salvatore Serù, Bompiani, 2011, premessa)

L'universo che rimbalza[modifica]

  • Se immaginiamo di scorrere l'espansione dell'universo indietro nel tempo, le galassie visibili sembrano convergere in un punto infinitesimale, ovvero la singolarità del big bang, che secondo l'attuale teoria della gravità – la teoria della relatività generale di Einstein – aveva temperatura e densità infinite. Questo momento è descritto come l'inizio dell'universo, la nascita della materia, dello spazio e del tempo. Ma è un'interpretazione che va troppo in là, perché i valori infiniti indicano che la stessa relatività generale non sia più valida. Per spiegare che cosa sia realmente accaduto nel big bang, i fisici devono andare oltre la relatività. Dobbiamo sviluppare una teoria della gravità quantistica per descrivere la struttura fine dello spazio-tempo che la relatività non può cogliere. (p. 56)
  • I fisici hanno elaborato diverse possibili teorie della gravità quantistica, applicando i principi quantistici alla relatività generale in vari modi. Il mio lavoro si è dedicato alla teoria della gravità quantistica a loop (in breve, «gravità a loop»), sviluppata negli anni novanta in due fasi. Per prima cosa, i teorici hanno riformulato matematicamente la relatività generale, rendendola simile alla teoria classica dell'elettromagnetismo. I «loop» che danno il nome alla teoria sono analoghi alle linee del campo elettrico e magnetico. Poi, usando metodi innovativi simili alla matematica dei nodi, i teorici hanno applicato i principi quantistici ai loop. La teoria che ne è risultata prevede l'esistenza di atomi dello spazio-tempo [...]. (p. 56)
  • Secondo la gravità a loop, la radiazione luminosa non può essere continua: deve adattarsi al reticolo dello spazio. Minore è la lunghezza d'onda, maggiore è la distorsione dovuta al reticolo. In un certo senso, gli atomi dello spazio-tempo deflettono l'onda. Di conseguenza, luce con diverse lunghezze d'onda viaggia a velocità diverse. Anche se queste differenze sono piccole, potrebbero sommarsi durante un lungo viaggio. La speranza di osservare questo effetto è riposta soprattutto in sorgenti distanti come i lampi di raggi gamma [...]. (p. 61)

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