Matilda De Angelis
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Matilda De Angelis (1995 – vivente) attrice italiana.
Citazioni di Matilda De Angelis
[modifica]- Che si tratti dei miei occhi, della mia bocca, dei miei seni o della mia vagina, il mio corpo è solo un altro strumento per esprimermi.
- Whether it's my eyes, or my mouth, or my boobs or my vagina, my body is just another tool to express myself.[1]
- [Dal messaggio sulla body positivity che accompagna il post Instagram in cui mostra il proprio volto "mangiato dall'acne"] Ci sono cose che non si possono controllare e quest'anno ce l'ha insegnato bene. Ci sono cambiamenti che dobbiamo accettare nella nostra vita e, insieme ad essi, la percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Accadono cose paradossali nella vita, no? Bene, per me essere un'attrice e lavorare con il volto mangiato dall'acne è una di queste. [...] Ci sono problemi ben più grandi nella vita, ne sono consapevole, ma volevo condividere questa piccola verità forse per sentirmi più forte, forse per accettarmi meglio. Le nostre paure ci possono paralizzare o possono diventare una grande forza, sta a noi scegliere la strada. E praticare tanta gratitudine per tutte le cose belle che ci accadono e, magari, anche per quelle brutte.[2]
- "Ma chi cazzo è Matilda De Angelis" è il commento che ho letto più spesso negli articoli su Sanremo 2021. È una domanda comprensibile, assolutamente legittima, anche se mi verrebbe da dire "ma chi cazzo sei te". Ma perché quella cattiveria, quell'enfasi nel sottolinearlo? [...] Apri una pagina nell'internet e scopri che ti vengono fuori una serie di cose. Ottocento articoli su una faccia devastata dai brufoli, dall'acne. Ho avuto la bella idea di condividere la mia piccola battaglia con tutti quanti, senza pensare che il giorno dopo ci sarebbero stati 800 articoli sulla cosa [...] Poi trovi un discreto numero di articoli perché ho baciato Nicole Kidman in The Undoing. Non ho mai capito se è il sensazionalismo dell'aver baciato Nicole Kidman o quella pruderie del bacio tra donne [...] Alla fine Sanremo è andato bene, ho ricevuto molti complimenti e gli stessi commenti negativi che ricevevo al liceo. Ho confermato che sono fastidiosa, saccente, che me la tiro e che ho i capelli spettinati. Sono rimasta fedele a me stessa.[3]
- [In riferimento al distanziamento sociale attuato per contrastare la diffusione del COVID-19] Non importa quanti muscoli ci mettete, non importa da che parte vi inclinate, non importa chi bacia chi, non importa come, non importa dove. Importa solo che torniamo a baciarci presto.[4]
- Non mi piace promuovere ideali che non conosco. Sarà che sono un'attrice, di natura egocentrica ed egoriferita, ma spendo parole solo su esperienze che conosco, che ho vissuto e provato sulla mia pelle. Perché penso di poterle raccontare meglio e di dare migliori consigli. Se parli sinceramente, restituisci una verità più forte.[5]
- [Sui suoi trascorsi di cantante e musicista] Per cinque anni sono stata nei Rumba De Bodas, una nota band bolognese. Suonavamo per tutta Europa, scegliendo noi il tragitto dei viaggi. Ho dormito nei parcheggi degli Autogrill, per strada, a casa di sconosciuti, nei parchi con la polizia che ci veniva a svegliare.[6]
- [Su Luc Besson] È un mio mito assoluto ed ero spaventata all'idea di incontrarlo. Per fortuna lo amo ancora come prima e anche di più. Mi ha promesso che mi avrebbe portata esattamente dove voleva che arrivassi e così ha fatto. Mi ha tolto la necessità di mentalizzare la scena, la responsabilità se l'è presa tutta lui. È un artista, un visionario, un onore essere una creatura della sua immaginazione, condividendo il set con attori straordinari. È stata una bella estate. Il personaggio di Maria è imprevedibile. Come si può interpretare un vampiro? Non esistono, dunque puoi metterci molto del tuo. Prima un gattino sensuale che fa le fusa, un attimo dopo un animale in gabbia che attacca e morde. Grande romanticismo tra Caleb e Zoë ma anche io e Christoph abbiamo giocato con varie suggestioni, in una scena a strati dove ogni volta si poteva aggiungere qualcosa in più, di libero e divertente. Forse il giorno più divertente della mia vita.[7]
- [Su Dracula - L'amore perduto] L'uomo devoto, passionale, che si innamora di una donna e si innamora di quella donna per tutta la vita, ormai è un concetto praticamente alieno. Sembra una cosa tipo surreale. Più surreale dell'essere vampiro, è surreale che ami una donna per tutta la vita. Quindi questo ci dovrebbe far riflettere su tante cose.[8]
Intervista di Valerio Cappelli, corriere.it, 25 ottobre 2025.
[Su Dracula - L'amore perduto]
- [...] questo è un Dracula romantico: morde per amore. Io, pur essendo un’attrice, non riesco a stare al gioco e ho il terrore degli horror, l’unico che ho visto nella mia vita è Paranormal Activity, ma non riuscivo a vedere la casa infestata e giravo la testa dall’altra parte, la paura di quello che non vedevo era più forte.
- Si vede che anche al cinema [il Conte Dracula] non muore mai, la sua eterna dannazione si riproduce nei film, nell’immaginario delle persone è condannato all’eternità. Ho visto anche quelli con Monica Bellucci e Asia Argento, e sono stata affascinata dall’originale. I vampiri non esistono e puoi renderli come vuoi. Luc Besson ha messo tanto humour e ironia, il nostro Dracula è un antieroe che si prende in giro.
- Vi racconto una cosa divertente. I miei canini sono molto sviluppati e il primo giorno Zoe Bleu mi ha detto: te li hanno già messi? Le ho risposto: guarda che sono i miei! Si vede che ero una predestinata.
- [...] non ho avuto una prima giovinezza da ragazzaccia o da scappata di casa, mi hanno messo in bocca questa cosa che non è vera. Sono stata educata alla libertà e all’emancipazione del pensiero. Non dico da manuale, ma sono sempre stata brava.
- [«Qual è il film della sua vita?»]
Léon di Luc Besson. Mi chiamo così per lui. Quando gliel’ho detto non mi credeva. L’ho fissato: allora chiamo mia madre, te la passo e te lo racconta lei.
Intervista di Arianna Finos, repubblica.it, 25 ottobre 2025.
- [Sul Conte Dracula] Sono affascinata dal personaggio e anche un po' dalla persona che lo ha ispirato, Vlad "l'impalatore", e il modo in cui lo racconta questo film è, tra tutti, quello che ho sentito più vicino: una storia d'amore perduto e poi ritrovato dopo una ricerca secolare. Lo trovo estremamente romantico, nel senso di Sturm und Drang, quindi capace di cliccare con qualcosa di mio. Mi emoziona l'idea del sentimento che sopravvive al tempo, che attraversa la morte.
- [Su Dracula - L'amore perduto] Per la prima volta sono andata sul set pensando: interpreto un vampiro, qualcosa che non esiste, quindi posso farlo come voglio. È stato liberatorio. Maria non è più semplicemente una donna, è un essere ultraterreno in preda a pulsioni profonde, animali. L'ho vissuta come un animale femmina, non come un essere umano. È una femminilità ruvida, atavica, una libertà assoluta. Interpretare una femminilità non stereotipata ma antica, fisica, è stato un divertimento massimo.
- Purtroppo [lo stalking] è uno dei frutti di una violenza di genere sistemica. Come la violenza fisica, quella verbale, i femminicidi che occupano le pagine di cronaca ogni due giorni, sono tutte manifestazioni di una società. È importante parlarne, perché il cinema può — e deve — essere lo specchio della società. Deve essere coraggioso.
- Viviamo in una società dove si taglia sempre sulle cose che per me sono i pilastri dell'umanità: la sanità, la cultura, l'istruzione. Sono le cose che fanno stare bene il mondo. La cultura è il pane dell'anima. Andare a tagliare sempre lì... non esiste solo l'industria bellica, non conta solo quella. Proprio ora dovremmo interrogarci su come risanare le ferite morali, sociali, umane che ci infliggiamo. Tagliare su ciò che tiene insieme una società è la manifestazione più grande di un sistema connivente con la violenza e l'inciviltà. Sono molto preoccupata, ma la preoccupazione non basta: bisogna reagire, trovare soluzioni, essere più forti di tutti gli altri.
Intervista di Silvia Locatelli, elle.com, 6 novembre 2025.
- [«A cosa ti sei ispirata per la scena della tua vampira in catene? Cosa ti ha chiesto il regista?»] Quella scena è stata fondamentalmente divisa in due atti, anche per non stancarmi; era impegnativa fisicamente per me e molto verbosa per Christoph (Waltz). Abbiamo fatto le prove per definire i suoi movimenti con me al centro della stanza, legata stretta stretta: l’ho chiesto io, avevo bisogno di quel senso di costrizione. Mi preoccupava parecchio, è la scena di presentazione del mio personaggio, deve catturarti in pochissimo tempo e Besson mi aveva preparato: «ti chiederò tantissimi cambi di umore, di ridere, piangere, di ridere e piangere insieme, di essere aggressiva, sensuale, innocente». Dovevo sembrare un cucciolo in catene e l'attimo successivo una tigre inferocita, attraversare un'altalena emotiva.
- [Su Luc Besson] In certe situazioni è velocissimo, non fa quasi passare tempo tra un ciak e l’altro, è molto poco interessato alle “leziosità” del cinema. Trucco, capelli e raccordi? Dev’essere tutto perfetto, ma è un regista che mette gli attori al primo posto, è attento a non disperdere energie.
- [...] il mio personaggio è parecchio sopra le righe, ha il ruolo di “stordire” la protagonista, per portarla da Dracula, quindi Besson faceva un po’ lo stesso con me. Mi chiedeva un livello di energia altissimo: mi stordiva. Passavo otto ore al giorno a ridere: «Devi essere super energica», mi diceva, «la devi trascinare, prendila per mano, devi correre, devi ridere, ridere, ridere». Arrivavo a fine giornata letteralmente sudata dentro i vestiti, come se avessi fatto ore di sport. È un ruolo che mi ha prosciugato fisicamente.
- Non è un superuomo, non è l’eroe invincibile, anzi, è un reietto della società, un uomo condannato. E Besson parla spesso degli outcast nel suo cinema. È riuscito a trasformare Dracula in una specie di antieroe romantico, con tutte le sue fragilità e contraddizioni: si sente un emarginato da quando ha perso l’unica cosa importante per lui, l’amore.
- Mi respinge la stupidità. Riesco a sopportare quasi tutto, ma faccio molta fatica a parlare con le persone ignoranti. Tutti siamo ignoranti, intendo quelle ottuse, poco curiose intellettualmente.
- Sono una privilegiata, conforme ai canoni della società, non ho subito pregiudizi... Se non quello di passare per “stronza” per via del mio sguardo, a volte un po’ intimidatorio, non particolarmente docile o compiacente. Ho patito il “se la tira”, l’idea sbagliata che io sia arrogante o presuntuosa. Ci ho sofferto, poi ho capito che spesso le persone non vedono te ma quello che vogliono vedere, che le rassicura. Non ho patito discriminazioni sistemiche rispetto al colore della pelle o alla taglia. Quelli, sì, sono pregiudizi decisamente pesanti.
- Odio la Rowling ma ha creato un mondo bellissimo...
Note
[modifica]- ↑ Citato in Thea Jacobs, The Undoing star Matilda De Angelis was scouted on Facebook and says nudity can be a 'powerful' acting tool, thesun.co.uk, 1º dicembre 2020.
- ↑ Citato in Matilde De Angelis e il messaggio per il quale bisogna dirle "grazie": «Ecco il mio viso, le mie insicurezze», ilfattoquotidiano.it, 16 dicembre 2020.
- ↑ Da un monologo a Propaganda Live, LA7, 12 marzo 2021; citato in Massimo Falcioni, Matilda De Angelis: "A Sanremo giudicata per i vestiti. Agli uomini non hanno riservato lo stesso trattamento", tvblog.it, 13 marzo 2021.
- ↑ Citato in Claudia Casiraghi Sanremo 2021, Matilda De Angelis e l'elogio del bacio: «Importa solo che torniamo a baciarci presto», vanityfair.it, 3 marzo 2021.
- ↑ Citato in Fiamma Sanò Matilda De Angelis: E poi il regista ha detto «Spogliati», grazia.it, 1º agosto 2018.
- ↑ Citato in Chiara Maffioletti, Matilda De Angelis: «Chiedimi se sono bella», Sette, 5 febbraio 2021.
- ↑ Citato in Dracula parla francese: alla Festa di Roma il film di Luc Besson, cinecittanews.it, 24 ottobre 2025.
- ↑ Citato in Luc Besson: «Il mio Dracula, dandy, coraggioso, romantico, elegante», style.corriere.it, 31 ottobre 2025.
Filmografia
[modifica]Attrice
[modifica]Doppiatrice
[modifica]- Coco (2017)
Altri progetti
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