Maurizio de Giovanni
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Maurizio De Giovanni (1958 – vivente), scrittore italiano.
Citazioni di Maurizio De Giovanni
[modifica]- Andrea Camilleri è il maestro di noi tutti, l'uomo che ha sdoganato il giallo italiano, l'ha fatto uscire dalle edicole e camminare per il mondo. Nessuno può immaginare non dico di eguagliare, ma neppure di ereditare il suo ruolo.[1]
- Avete presente la sera della domenica, no? La conoscete quella sensazione di vuoto, quella piccola, latente frustrazione per un fine settimana passato troppo in fretta e troppo pieno di niente? Quell'immotivata malinconia, come se aveste dovuto incontrare una persona che non avete incontrato? Quella strana, sottile sofferenza, senza ragione, per qualcosa che sembra già finito prima di iniziare? Avete presente la sera della domenica? (da Cuccioli)
- [Su Gomorra - La serie confrontandola con i suoi Bastardi di Pizzofalcone] Trovo che sia la migliore fiction televisiva mai fatta in questo Paese. Un punto di vista diverso dal mio, legittimo quanto il mio e quanto quello di tutti gli altri. È ovvio che un'area metropolitana di due milioni e mezzo di abitanti, l'unica in una zona come il Sud d'Italia che ha un pil inferiore a quello greco, possa, debba essere raccontata in mille maniere diverse.[1]
- [...] non c’è nulla che induca alla jihad come il Natale cattolico.[2]
- [...] il Pd nel tempo ha imbarcato forze che non sono di sinistra e che determinano che abbia un’identità mediana, che di volta in volta sui temi si smussa, diventa morbida, e insomma non rende possibile agli elettori di sinistra riconoscersi.[2]
- Non credo che davvero qualcuno possa votare a ogni elezione chi promette di farmi risparmiare sulle tasse. Così è un supermercato, non politica.[2]
- Noi abbiamo un elettorato ventrale che ammonta al 25 per cento. Che si sposta di volta in volta verso chi urla meglio. Finché non diventa forza di governo. E quando diventa forza di governo quell’elettorato si sposta.[2]
- [...] Paola De Micheli è una donna del nord che crede davvero nel sud.[2]
- Oggi l’elettore di sinistra non sa nemmeno di esserlo.[2]
- [Su Giorgia Meloni] Una post fascista, legittimamente vincitrice delle elezioni democratiche come i suoi colleghi, ma una che rivendica orgogliosamente la sua identità.
Intervista di Marco Cesario, linkiesta.it, 21 agosto 2015
- Il mio rapporto con Napoli è viscerale. Sono un napoletano che vive a Napoli e non ho intenzione di andare ad abitare altrove [...] sono fortemente intrecciato alla città, non posso lasciarla, non posso andar via. Io vedo i difetti di Napoli, a volte terribili, però non sono me stesso da nessun'altra parte. Dico sempre che il mio rapporto con Napoli è come quello con una madre impicciona, un po' volgare, di cui ci si vergogna anche un po', però è sempre tua madre e non potresti cambiarla con nessun'altra.
- Napoli è stretta, ci sono molte strade piccole, è una città compressa dal punto di vista geografico: due colline, una montagna e il mare. Ma è anche sedimentaria, urbanisticamente complessa, difficile da qualificare. Ci sono singoli palazzi che hanno tre o quattro classi sociali diverse. Questo non accade da nessun'altra parte. Per questi ed altri motivi Napoli è una città molto difficile da analizzare e da comprendere. Ha la bellezza della costante vicinanza. Ci sono condomini interi che rappresentano come una grande famiglia e si comportano come tale. Per questo, da un altro punto di vista, è anche difficile pretendere il rispetto della propria privacy. Napoli è una città difficile da tenere insieme, è una città che si consuma facilmente perché le stesse strutture vengono usate da tantissima gente. Napoli è un fenomeno complesso.
- Napoli raggruppa storie continuamente, è un'enorme fucina di storie, d'incontri, di confronti, di separazioni, di allontanamenti e di accostamenti. A Napoli c'è tutto ed il contrario di tutto quindi io direi che tutti noi che raccontiamo storie ambientate a Napoli, prendiamo dalla città stessa queste storie e le rendiamo in forma di suoni, di musica, di canzoni, di danze ma anche in forma di semplici rapporti sociali o di passioni. Tutti questi aspetti concorrono a rendere le storie napoletane quasi una fattispecie sudamericana, tra l'altro l'unica al di fuori dal Sudamerica.
- [Napoli: più che una città, un luogo dell'anima?] Lo è senz'altro come di certo esistono anche altri luoghi dell'anima. Napoli però, rispetto ad altre città, lascia il segno. È molto difficile passare per Napoli e dimenticarsene. Non rendersi conto cioè di aver riportato una cicatrice essendoci stato.
Citazioni su Maurizio De Giovanni
[modifica]- Penso alle meravigliose, complete, vivissime figure femminili di Maurizio De Giovanni, che travalicano la storia e le emozioni per giungere intatte e genuine dritto al cuore dei lettori. (Marilù Oliva)
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Egle Santolini, Maurizio De Giovanni: "Il realismo magico della mia Napoli tra amore, calcio e fantasmi", Lastampa.it, 13 agosto 2016.
- ↑ a b c d e f Citato in Maurizio De Giovanni: «A un elettore di sinistra la visione mediana del Pd non basta», Domani, 28 dicembre 2022.
Bibliografia
[modifica]- Maurizio De Giovanni, Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi, 2015. ISBN 978-88-06-22230-7
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