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Michail Zygar

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Zygar in 2018

Michail Viktorovič Zygar (1981 – vivente), giornalista, scrittore e regista russo.

Citazioni di Michail Zygar

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Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, huffingtonpost.it, 10 marzo 2022.

  • Quello che ho sentito sul comportamento del presidente negli ultimi due anni è allarmante. [...] Il suo isolamento e la sua inaccessibilità, la sua profonda convinzione che il dominio russo sull'Ucraina debba essere ripristinato e la sua decisione di circondarsi di ideologi e adulatori hanno contribuito a condurre l'Europa nel suo momento più pericoloso dalla Seconda guerra mondiale.
  • [Su Jurij Koval'čuk] Non è solo un uomo di scienza. È anche un ideologo e aderisce a una visione del mondo che combina misticismo cristiano ortodosso, teorie del complotto anti-americane ed edonismo. Questa sembra essere anche la visione del mondo di Putin.
  • L'unico leader occidentale che Putin ha preso sul serio è stato il precedente cancelliere tedesco, Angela Merkel. Ora se n'è andata ed è tempo che la Russia vendichi le umiliazioni degli anni '90.
  • Isolata e sanzionata, sola contro il mondo, la Russia sembra fatta a immagine del suo presidente.

Intervista di Lisa Di Giuseppe sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, editorialedomani.it, 20 giugno 2022.

  • Se poteste leggere i social network russi sareste stupiti di quanto tante persone manifestino in maniera trasparente la loro rabbia per quel che sta succedendo.
  • Per qualsiasi persona, a prescindere dal paese in cui vive, è molto difficile accettare che sei dalla parte del torto, che tutto quel a cui hai creduto per molti anni era sbagliato. Per le persone di una certa età è quasi impossibile accettare una cosa simile. È questa la ragione per cui molti, quando vedono fotografie e video o addirittura parlano con i loro parenti ucraini, preferiscono credere alla propaganda che alla verità perché mettere in dubbio tutto quel che hanno sempre creduto.
  • Rt è una fabbrica di contenuti che diffondono teorie cospirazioniste. Non è un'azienda editoriale, è una casa di produzione multimediale che produce questo tipo di contenuti che sappiamo essere molto importanti nel mondo arabo, nell'America latina, in Africa, in Asia e questo è il vero pericolo.
  • Da giornalista, normalmente sarei il primo a concordare sul fatto che nulla è soltanto bianco e nero, ma ci sono alcune rare situazioni dove il bianco e il nero esistono. L'Ucraina è stata attaccata dalla Russia, come nel 1939 la Polonia fu attaccata da Hitler: è una situazione in cui il bianco e il nero esistono. Sarebbe stato poco saggio dare la colpa di aver provocato quell'aggressione alla Polonia. È questa la situazione, ed è preoccupante quando persone lontane dalla situazione provano a comprendere e giustificare una cosa che non andrebbe giustificata.
  • Succede sempre: dopo il governo di un imperatore forte e autocratico, l'impero collassa. È un fatto che si è verificato nella storia russa e in quelle di ogni altro impero. Quando una nazione viene stuprata, non può essere stabile e prospera. Dopo il regno di Ivan il Terribile nel sedicesimo secolo, la Russia è collassata e Mosca è stata occupata da truppe polacche. È quel che succede quando un dittatore stupra il proprio paese. Non sarà un impero per molti altri anni. Sono molto preoccupato per il futuro della Russia come stato, ci sono molti pericoli interni che ne mettono a rischio l'esistenza.

Intervista di Rosalba Castelletti sulla ribellione del Gruppo Wagner, repubblica.it, 2 luglio 2023.

  • [Su Evgenij Prigožin] C'erano diverse persone che potremmo definire suoi sostenitori. Le sue invettive erano favorite dalla tacita approvazione dello stesso Putin che lo usava come contrappeso contro l'esercito e il ministero della Difesa Sergej Shojgu. Molte persone condividevano le sue critiche contro i vertici militari: che non fossero abbastanza brutali contro gli ucraini e che non stessero avanzando rapidamente. Lo appoggiavano diversi generali come il viceministro della Difesa Mikhail Mizintsev che è poi stato nominato vicecomandante del gruppo Wagner. Non era l'unico. Probabilmente alcuni di questi suoi sostenitori erano a conoscenza dei preparativi della rivolta. Secondo le mie fonti, lo stesso Putin ne era al corrente da mesi, ma non ha preso le informazioni sul serio.
  • Kovalchuk è il più stretto confidente di Putin. È lui a governare l'amministrazione presidenziale e lo stesso Paese.
  • Il Gruppo Wagner non era Al Qaeda. A crearlo è stato Putin.
  • Ci sono i fedelissimi che fanno parte della "super-élite", della cerchia ristretta di Putin. Loro dipendono personalmente da lui. Non hanno alternative. E come lui, sono lontani dalla realtà. Lo hanno seguito a San Pietroburgo alla festa Vele Scarlatte perché come lui sottovalutavano la minaccia di Prigozhin. Pensano tuttora che il regime sia stabile e che sia tutto sotto controllo. Ci sono poi i grandi uomini d'affari o decisori che non sono sul libro paga di Putin. Per loro la rivolta di Prigozhin è stata uno shock. Ha cambiato per sempre la loro prospettiva. Sono andati nel panico: pensavano davvero che Prigozhin potesse arrivare a Mosca e che sarebbe stato il caos. E per la prima volta hanno avuto la prova di quanto Putin e il suo cerchio magico non abbiano invece alcun contatto con la realtà. Non credono più che il regime sia così stabile. Hanno iniziato a pensare che Putin sia un'anatra zoppa e che abbia i giorni contati. Ma ciò non significa che organizzeranno una rivolta o si schiereranno con Prigozhin o con altri. Vuol dire però che hanno finalmente capito che il sistema di potere non funziona.
  • Non ci sarà più una rivolta militare. La prossima rivolta, se mai ci sarà, non assomiglierà alla ribellione di Wagner perché non ci sarà più qualcuno con un esercito privato come Prigozhin.
  • Non dobbiamo temere che dopo Putin arrivi qualcuno peggiore di lui perché, come Prigozhin, come Wagner, sarà pur sempre qualcuno creato dallo stesso Putin. Io non dirò mai che Putin è il male minore per la Russia. Perché qualsiasi male in Russia viene da lui.

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