Moire
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Le Moire, tre divinità della mitologia greca.
Citazioni sulle Moire
[modifica]- Altre tre donne sedevano in cerchio a uguale distanza, ciascuna sul proprio trono: erano le Moire figlie di Ananke, Lachesi, Cloto e Atropo, vestite di bianco e col capo cinto di bende; sull'armonia delle Sirene Lachesi cantava il passato, Cloto il presente, Atropo il futuro. (Platone)
- Anche gli dei dovevano sottostare ai crudeli decreti delle Parche. (Stephen Fry)
- – Chi governa la necessità?
– Le Moire che tessono il filo e le Erinni dalla memoria implacabile.
– E Zeus è più debole di loro?
– Anche Zeus non può sfuggire a ciò che è destinato. (Eschilo) - Io me le immagino come tre megere con le guance scavate, vestite di stracci neri, sedute in una grotta a blaterare e annuire con la testa mentre filano, e invece molti scultori e poeti le rappresentano come fanciulle dalle gote rosee, con tuniche bianche e un sorriso modesto sulle labra. (Stephen Fry)
- Ma perché lei che dì e notte fila | non li avea tratta ancora la conocchia | che Cloto impone a ciascuno e compila (Dante Alighieri, Divina Commedia)
- Poi Momo partorí, la sempre dogliosa Miseria, | l'Espèridi, che cura, di là dall'immenso Oceàno, | hanno degli aurei pomi, degli alberi gravi di frutti, | e le dogliose Moire, che infliggono crudi tormenti, | Atropo, Cloto e Lachesi, che a tutte le genti mortali | il bene, appena a luce venute, compartono e il male, | e dei trascorsi le pene agli uomini infliggono e ai Numi. | Né dallo sdegno tremendo desistono mai queste Dive, | prima che infliggano a ognuno la pena com'esso ha fallito. (Esiodo)
- Sposò la molle Tèmi seconda, che a luce die' l'Ore, | Dice, con Eunomía, con Pace possente — su l'opre | esse a vegliare sempre degli uomini stanno — e le Parche, | a cui massimo onore concesse il Croníde: Lachèsi | Atropo e Cloto: il bene partiscono agli uomini e il male. (Esiodo)