Nessuna verità

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Nessuna verità

Immagine Body of lies.svg.
Titolo originale

Body of Lies

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2008
Genere drammatico, azione, thriller, spionaggio
Regia Ridley Scott
Soggetto David Ignatius
Sceneggiatura William Monahan
Produttore Ridley Scott, Donald De Line
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nessuna verità, film del 2008 con Leonardo DiCaprio e Russell Crowe, regia di Ridley Scott.

TaglineNon fidarti di nessuno. Inganna tutti.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Abbiamo il diritto di stare là, oppure no? La risposta non ha molta importanza perché noi ci siamo là; siamo stanchi, e non ne vediamo la fine. Non ci può neanche consolare il fatto che il nemico sia stanco quanto noi, perché non lo è. Non è affatto vero che una guerra prolungata indebolisce un nemico occupato; è più probabile che renda il nemico più forte, si abitua alle privazioni, si adatta... e agisce di conseguenza. Mentre qui in patria ad ogni nuova vittima dobbiamo fronteggiare un' opinione pubblica che passa rapidamente da favorevole, a negativa, a totalmente ostile. La gente si stanca dei minuti di silenzio prima di una partita, vuole solo sentirsi dire che è finita. Nonostante il fatto che le nostre operazioni militari si siano intensificate, non facciamo progressi. Abbiamo a che fare potenzialmente con un conflitto globale, che richiede un' attenzione costante perché sia scongiurato. Questo, vedete, perché il nostro nemico ha capito che sta combattendo contro gente del futuro. Ora, è alquanto geniale anche se esasperante, se tu vivi come nel passato e ti comporti come se fossi nel passato allora per la gente del futuro diventa difficile vederti: se getti via il tuo telefonino, se smetti di usare la tua e-mail, passi tutte le istruzioni di bocca in bocca, di mano in mano, volti le spalle alla tecnologia... semplicemente sparisci nella folla. Niente bandiere, niente uniformi. Hai la tua truppa lì sul campo e tutti si voltano a guardarsi e fanno "Be'? Contro chi diavolo stiamo combattendo?". In una situazione del genere i tuoi amici si vestono come i tuoi nemici, e i tuoi nemici come i tuoi amici. E dovete comprendere fino in fondo che queste persone non vogliono affatto trattare, nel modo più assoluto. Vogliono il califfato universale esteso a tutto il mondo, e vogliono che ogni infedele sia convertito, o morto. Quindi la novità è che il nostro presunto rozzo e grossolano nemico si è ormai reso conto di quella che è una nuda e cruda verità: che siamo un bersaglio facile. Siamo un bersaglio facile. E il nostro mondo, così come lo conosciamo, può essere distrutto più semplicemente di quanto si creda. Allentiamo la pressione su questo nemico per un solo minuto e il nostro mondo cambierà del tutto. (Ed Hoffman)
  • Ferris, il tuo silenzio dovrebbe dirmi qualcosa? Perché lo sai che siamo in guerra, vero? E il tuo amico – con cui immagino che avrai passato momenti di grande intensità interculturale – era uno stronzo terrorista che alla fine si è rivelato un vigliacco che voleva andare a Disneyland. (Ed Hoffman)
  • Hoffman è il capo della Divisione Vicino Oriente, ma non sa un cazzo finché non lo ruba all'uomo che sta sul territorio e quello sono io. (Roger Ferris)
  • Come cantava il grande Sam Sneade: "Se non stai pensando alla fica allora non sei concentrato", mio caro. (Ed Hoffman)
  • Voi avrete anche inventato l'algebra, ma noi siamo quelli che hanno scoperto come usarla. (Ed Hoffman)
  • Quando un uomo mi dice più di un "sì" o un "no" comincio a pormi delle domande. (Hani Salaam)
  • Devi decidere da quale parte della croce stai: o pianti i chiodi o stai appeso. (Ed Hoffman)
  • Quindi tu travisi il libro stesso in cui tu credi. Ma sei puro oppure sei corrotto tanto quanto i capitalisti occidentali che tu disprezzi? Per me siete soltanto degli schiavi! Schiavi degli sceicchi e del petrolio saudita e dei proventi di quel Wahabita che vi finanziano! E quando i soldi finiranno, amico mio, tutti voi finirete per scomparire nelle ceneri della storia! (Roger Ferris)
  • Edward non è riuscita a trovarla; neanche con tutti i suoi aerei, tutti i suoi uomini, tutti i suoi soldi e la sua joie de vivre. Come ci sono riuscito io? (Hani Salaam)
  • Ti auguro di vincerla questa guerra, Ed. E spero che la gente pensi che ci sei riuscito tutto da solo. (Roger Ferris)
  • Nessuno è innocente in questo schifo, Ferris. (Ed Hoffman)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Bassam: Ascoltami, non voglio finire sgozzato su internet, d'accordo? Se succede qualcosa, sparami!
    Roger Ferris: 'Fanculo queste stronzate! Sì, ti sparo! Ti sparo ora se vuoi! Vai a parlare, non fare il cagasotto!
  • Nizar: Io non voglio morire... io voglio andare in America! Ho un dottorato, io. E loro vogliono che io salti in aria con una bomba!
    Roger Ferris: Un dottorato in cosa, chimica?
    Nizar: No!
    Roger Ferris: Che ne sai di materiali radioattivi, Nizar?
    Nizar: No, lingue, io parlo cinque lingue! Cinque, mi spiego? Nessuno può dire "martirio" a me! Nessuno!
    Roger Ferris: Tu sei un raro e delicato fiore, eh?
    Nizar: Sì!
    Roger Ferris: Insomma non vuoi uccidere né ebrei né crociati.
    Nizar: Che ne sai tu delle nostre sofferenze?!
    Roger Ferris: Piantala con le stronzate, va bene? Dammi delle informazioni: che cosa sai?
    Nizar: Qui so abbastanza da essere martirizzato, ma con voi so abbastanza da restare vivo.
  • Moglie di Hoffman: Ed, sono le sei di mattina...
    Ed Hoffman: Sto salvando il mondo, tesoro.
  • Roger Ferris: Stanno ammazzando chiunque sappia qualcosa, [Nizar] è assolutamente terrorizzato. Dobbiamo interrogarlo con molta cautela
    Ed Hoffman: Va bene, fallo.
    Roger Ferris: Negli Stati Uniti.
    Ed Hoffman: No.
    Roger Ferris: Gli stanno già alle calcagna, è proprio per questo che è in fuga. Hai sentito cosa ho detto?
    Ed Hoffman: Sì, vuole venire in America tutto intero, invece di andare in Paradiso a pezzettini. Be', doveva pensarci prima.
    Roger Ferris: Stammi a sentire, lo uccideranno entro pochi giorni, Ed.
    Ed Hoffman: Sì; e se lo fanno va benissimo, perché possiamo essere lì a vedere chi preme il grilletto. (...) Sono stato chiaro?
    Roger Ferris: Gli ho appena promesso asilo...
    Ed Hoffman: Be', gli hai mentito amico. Quindi mollalo e lascialo tornare in circolazione.
  • Ed Hoffman: Ferris, Babbo Natale è arrivato in anticipo.
    Roger Ferris: Ah sì? E che regali mi ha portato?
    Ed Hoffman: Be', quindici pagine di questo... 40 pagine di quello... ho una cosa come settecento e passa numeri di telefono che possiamo analizzare e valutare. E fra l'altro una casa, che è una base operativa ad Amman. Dove c'è un via vai di uomini della jihād neanche fosse un bordello che fa i saldi. Dovresti vederlo.
    Roger Ferris: Prima di occuparci di questo voglio sapere che cosa stai facendo per la famiglia di Bassam.
    Ed Hoffman: Non lo conoscevo nemmeno. Tu che stai facendo per la sua famiglia? Era con te.
    Roger Ferris: Ah, ora non lo conosci, eh?
    Ed Hoffman: Ti mando ad Amman, come capo ad interim della sezione. Sarai più alto in grado di Holiday. Qualunque cosa dica, sei tu che dai gli ordini. Collaborerai con i Servizi giordani, che vogliono prendere Al-Saleem quanto noi. Lavorerai con uno che si chiama Hani Salaam, che non è il solito "strappa-unghie". Hani è un professionista.
    Roger Ferris: Devo condividere le informazioni con lui?
    Ed Hoffman: Quanto a questo, ti dico: no. Vuoi un paio di settimane per scoparti un po' tua moglie?
    Roger Ferris: Stiamo divorziando, Ed. Lo sai bene; anzi, ne sai anche più di me.
    Ed Hoffman: Be', in questo lavoro tutti i matrimoni vanno a puttane, perché il tuo no?
  • Hani Salaam: Benvenuto nel nostro promettente paese.
    Roger Ferris: Molte grazie.
    Hani Salaam: "Affidabile come una Monarchia con l'asciugamano in testa", come direbbe il suo amico Hoffman.
    Roger Ferris: Be', lasciamo certe cose ad Hoffman, signore.
  • Ed Hoffman: Parlami dell'uomo di Hani.
    Roger Ferris: Chi?
    Ed Hoffman: Karami, quello in bicicletta. Ma come credi che passi il tempo libero io, a giocare a tennis? Ti sembro uno che gioca a tennis?
    Roger Ferris: Non ci penso nemmeno, Ed.
    Ed Hoffman: Bello, siamo un' organizzazione che pretende risultati e ci servono adesso, perché altrimenti sarò molto dispiaciuto.
    Roger Ferris: Tu sarai dispiaciuto e lui dirà "insa".
    Ed Hoffman: Che cosa significa?
    Roger Ferris: "Scordatelo", ecco che significa.
    Ed Hoffman: "Scordatelo"?! L'Europa è sotto pressione, ragazzo, va bene? Nessuno sa dove esploderà la prossima bomba; settantacinque morti ad Amsterdam! Ora, dammi pure del sentimentale se vuoi, ma non...
    Roger Ferris: Senti, Hani non si fida di te; gli arabi ti aiutano solo se si fidano. Dobbiamo guadagnarci questa fiducia.
    Ed Hoffman: Ma perché, vuoi vivere qui? Me ne frego delle loro insicurezze culturali, e me ne frego se Hani si fida di me o no, perché so che alla lunga mi ringrazierà!
  • Ed Hoffman: Voglio usare questo tizio che hai infiltrato nella cellula di Amman. No, non guardare il mio amico, lui non ha fiatato.Questi jihādisti non useranno il loro cellulare, ma tu il tuo lo usi, giusto? Ora, non dire no prima di avermi ascoltato, lasciami dire quello che sono venuto a dire: ti ringrazio. Avete fatto un lavoro fantastico reclutando questo tale Karubi, Katomi...
    Hani Salaam: Karami.
    Ed Hoffman: Karami. Ora, reclutiamo questi informatori per usarli quando è necessario, e io ne ho necessità.
    Hani Salaam: No.
    Ed Hoffman: Così finirò per sentirmi frustrato...
    Hani Salaam: Perché frustrato Edward?
    Ed Hoffman: Perché siamo soci in questa operazione! E ora tu hai qualcosa che mi serve, che mi sarebbe di aiuto ma non vuoi darmi l'autorizzazione e io cerco di esprimerti il mio senso di urgenza.
    Hani Salaam: L'urgenza non è un motivo per lasciare metodi che funzionano a favore di metodi che non funzionano.
    Ed Hoffman: Chi paga il conto in questo posto? Non vorrei che il mio Presidente chiamasse il tuo Re, perché sarebbe molto imbarazzante, per entrambi.
    Hani Salaam: Per quello che riguarda lo spionaggio... sono io il Re, Edward.
    Ed Hoffman: Ah, davvero? Be', Vostra Altezza.... voglio il controllo. Come favore agli Stati Uniti.
    Hani Salaam: Non puoi averlo. Ti potrei dire che lo gestiremo insieme, ma non sarebbe la verità. Le vere operazioni di intelligence restano segrete per sempre. Voi americani siete incapaci di segretezza perché siete una democrazia. Io so fare il mio mestiere. Non ti ho mai deluso, dico bene?
    Ed Hoffman: Non mi hai mai deluso. Vuoi proprio che questa sia la prima volta?
  • Ed Hoffman: Ciao bello, finito di giocare con la sabbia? Ti stai godendo la civiltà, eh? Ci prendiamo un Hot dog?
    Roger Ferris: Come ti aspetti che io possa operare se tieni per te tutte le informazioni?
    Ed Hoffman: Prendiamo un gelato.
    Roger Ferris: Hani ci ha chiesto solo un po' di pazienza Ed, pazienza, non come qualità personale...!
    Ed Hoffman: Non mi interessa quello che voleva Hani...
    Roger Ferris: Non come qualità personale, ma come esigenza operativa, ma per te era troppo, eh? Sei così avido e affamato di potere che hai mandato a puttane l'intera operazione! Cristo, ho creduto che Hani volesse ammazzarmi!
    Ed Hoffman: Ah, ora non esagerare. Hani non ti vuole uccidere: gli piaci. [si siede] Gli piaci un sacco. E chi meglio di te potrebbe essergli di aiuto laggiù? Nessuno. Non ti preoccupare, tornerai in Giordania prima del previsto... insieme alla tua bella fichetta giordana di cui credi che io non sappia nulla, e invece so... [Ferris lo fa cadere dalla sedia con un calcio]
    Roger Ferris: Sei un grandissimo pezzo di merda Ed, lo sai? Queste cose le facciamo per lavoro, e mettiti a dieta!
    Ed Hoffman: Adesso hai finito? [Si rialza] Ho fatto quello che andava fatto. Non ho tempo per giocare a "pazienza, Sidi, pazienza", e stare seduto a mangiare Cuscus. Gli interessi di Hani riguardano solo il suo piccolo feduo; i miei, sono globali. Ora, detto ciò, ammetto che forse... probabilmente avrei dovuto da un punto di vista operativo farti sapere quello che stavo facendo.
    Roger Ferris: Esatto, quello che dovevi fare era dare ascolto a quello che ti ha detto Hani, e lo sai bene.
    Ed Hoffman: Sai, dieci anni fa avrei potuto romperti il culo.
    Roger Ferris: Avresti dovuto farlo finché eri in tempo, giusto?
    Ed Hoffman: Forse hai ragione, adesso è troppo tardi. Quello che dobbiamo fare, con o senza la collaborazione di Hani, è piazzare un nostro uomo dentro la tenda di Al-Saleem. Potremmo infiltrarci in ogni fottuta moschea salafita del mondo e non avvicinarci mai a lui.
    Roger Ferris: Già... ma Al-Saleem questo non lo sa giusto?
    Ed Hoffman: Cioè?
    Roger Ferris: Lui questo non lo sa. Insomma, lui non sa che non possiamo, non sa se siamo vicini o molto lontani, non sa che cosa è vero e che cosa non lo è, insomma... senti, Osama ha dato Zarqawi in pasto ai cani perché diventava troppo potente, giusto? Che accadrebbe se invece che dare la caccia ad Al-Saleem in tutto il mondo come facciamo senza alcun risultato, gli facessimo credere che esiste un'altra organizzazione terroristica efficace almeno quanto la sua? Voglio dire, come reagirebbe Al-Saleem di fronte a una sfida alla sua supremazia? Che farebbe?
    Ed Hoffman: Andrebbe in paranoia, magari esulterebbe. O entrambe le cose.
    Roger Ferris: Esatto, ma comunque si metterebbe in contatto con loro, non ti sembra?
    Ed Hoffman: Sì...
    Roger Ferris: E troverà noi.
    Ed Hoffman: "Troverà noi"... che figlio di puttana!
  • Roger Ferris: Dov'è la ragazza?
    Al-Saleem: O stai facendo il furbo o ti hanno raccontato quello voi spesso raccontate agli altri: menzogne.
    Roger Ferris: Così per avermi avete pagato...
    Al-Saleem: Meno di quanto pensi. Un vero buon affare per una preda come te.
    Roger Ferris: Be', non è stato un buon affare perché nessuno negozierà con voi per me, non è questa la nostra politica, non ci saranno scambi, lo capisci questo, non è vero?
    Al-Saleem: Non ci sarà alcun negoziato ma non perché lo dite voi. Ho catturato un agente della CIA. È quello che sono venuto a vedere. E questo è importante. Questo mondo è pieno di miseria e frustrazione, e rabbia e passione. Non ci sarà mai scarsità di martiri.
    Roger Ferris: Come questi uomini? Questi uomini che per te sono sacrificabili. Uomini che si fanno esplodere nel nome di Allah, che uccidono i loro fratelli e le loro sorelle. In nessuna parte del Corano si contempla l'assassinio di uomini innocenti e il suicidio, e tu lo sai.
  • Ed Hoffman: Il tuo lavoro qui è finito, amico. Torni a casa con me; ti ho rimediato un ufficio vicino al mio, in fondo al corridoio. Appena riesco a disfarmi del tipo che lo occupa è tutto tuo. Un aumento, una carica altisonante... basta creme solari e couscous, a meno che tu non voglia.
    Roger Ferris: Vicino al tuo ufficio, in fondo al corridoio...
    Ed Hoffman: A due passi dal mio.
    Roger Ferris: Sappiamo entrambi che saresti più a tuo agio senza avermi lì.
    Ed Hoffman: Non pensarci troppo a lungo altrimenti ci rimango male. D'altra parte, che altro vorresti fare? Restare qui?
    Roger Ferris: Eh, magari per un po'. Insomma, perché no?
    Ed Hoffman: Ma chi te lo fa fare?
    Roger Ferris: E se mi piacesse, il Medio Oriente?
    Ed Hoffman: Il Medio Oriente non piace a nessuno, amico! Non c'è niente di piacevole.
    Roger Ferris: Magari il problema è proprio questo, non trovi?

Frasi promozionali[modifica]

  • Non fidarti di nessuno. Inganna tutti.[1]

Note[modifica]

  1. Dalla locandina in italiano. Cfr. Poster Nessuna verità, MYmovies.it

Altri progetti[modifica]