Perdutamente tua
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Perdutamente tua
Bette Davis nel trailer del film
Titolo originale |
Now, Voyager |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1942 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Irving Rapper |
Soggetto | Olive Higgins Prouty (romanzo) |
Sceneggiatura | Casey Robinson |
Produttore | Hal B. Wallis |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
Doppiaggio originale:
Ridoppiaggio (anni '80):
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Note | |
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Perdutamente tua, film statunitense del 1942 con Bette Davis, regia di Irving Rapper.
Citazioni tratte dal ridoppiaggio.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Quando qualcuno che percorre una strada trova un bivio, non sa che fare, non sa quale direzione prendere, io non faccio che esporre un cartello: da quella parte no, da questa sì. (Jaquith)
- I deboli sono molto forti quando trovano qualcuno a cui abbarbicarsi. (Deb)
- Il dottor Jaquith dice che l'indipendenza è la fiducia nella propria volontà e nelle proprie decisioni. (Charlotte)
- Caro dottor Jaquith, eccoci di nuovo in primavera. Non posso dire che il tempo voli, ma certo non è più lento come una volta. Tra me e mia madre c'è sempre una tregua armata, mi fa delle minacce ma non le mette in atto. Io seguo il suo consiglio: tengo a portata di mano le mie armi, ma non le uso. (Charlotte)
- Se vuoi che la gente ti voglia bene, tu devi voler bene alla gente. (Charlotte)
- Non sai che certe volte accettare è un modo di donare? Forse è il modo più bello di donare, quando due si amano. (Charlotte)
- Ora so che mi ami ancora, e che quello che c'è tra noi non finirà mai. Qualunque cosa accada, possiamo ignorarlo, trascurarlo, privarlo di tutto, ma lui è più forte di tutti e due. (Jerry)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Charlotte: Chiudo sempre la porta a chiave, ne prenda nota, dottore. È indicativo, vero?
Jaquith: Be', indica che è la porta di camera sua. La camera da letto di una donna è il suo castello. - Jaquith: Stamattina, durante il nostro colloquio, ti ho citato le parole di un poeta, te lo ricordi?
Charlotte: Ah sì, Walt Whitman.
Jaquith: Bene, le ho fatte battere a macchina per te su questo pezzetto di carta. Lui non pensava a te scrivendole, ma certo a qualcuno come te. C'è quello che tentavo di dirti, ammetto che io non sarei stato così bravo. Leggile spesso. Ciao.
Charlotte: Arrivederci. [Rimasta sola, legge il foglietto] «I desideri inespressi che la vita e la terraferma non soddisfano, corri subito a cercare, o viaggiatore, spiegando le tue vele».[1] - Jerry: Tu credi nell'immortalità?
Charlotte: Non lo so. E tu?
Jerry: Voglio pensare che in qualche modo uno possa portarsi dietro una grande felicità come questa.
Charlotte: È una felicità perfetta la tua?
Jerry: Ci sono vicino. La fiamma della felicità mi scalda sempre di più, si diceva una volta.
Charlotte: Si diceva anche: sta' attento a non bruciarti.
Jerry: Hai paura di bruciarti avvicinandoti troppo alla felicità?
Charlotte: Grazie a Dio sono immune alla felicità e quindi alle bruciature. - Charlotte: Sai, detesto gli addii.
Jerry: Gli addii non contano. Conta solo quello che c'è stato.
Charlotte: No, conta quello che non ci sarà. - Tina: Non ho proprio nulla di attraente, lo sa bene anche lei.
Charlotte: Quello è un genere di bellezza che conta poco. C'è un altro genere di bellezza più importante, che si deve conquistare.
Tina: Quale sarebbe?
Charlotte: Una bellezza che non ha niente a che fare con la faccia. È una luce che ti illumina da dentro, quando diventi una bambina buona.
Jerry, non dobbiamo pretendere la Luna: abbiamo già le stelle.[2] (Charlotte)
Citazioni su Perdutamente tua
[modifica]- Film così, oggi, non sanno farli più, e non soltanto perché attori con quel carisma non ne esistono più in circolazione. L'assurdo e il sublime vanno a braccetto, la 1ª parte è nettamente superiore alla 2ª, ma perché chiedere la luna quando si hanno le stelle? [...] B. Davis era capace di tutto, anche di un personaggio romantico. (il Morandini)
Note
[modifica]- ↑ Cfr. Walt Whitman: «Il desiderio ineffabile, che vita e terra mai soddisfarono, | passeggero, ora salpa, va' e cerca di scoprire». Il titolo originale del film, Now, Voyager, è preso da questi versi.
- ↑ Nell'originale inglese: «Oh, Jerry, don't let's ask for the moon. We have the stars». Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'American Film Institute, che è andato a comporre l'AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes, questa citazione è stata inserita al 46° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.
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