Indipendenza

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Citazioni sull'indipendenza.

  • Ardito banditore delle popolari verità italiane, alzerò il grido della nostra guerra d'indipendenza e più fortemente il grido della concordia. (Santorre di Santarosa)
  • Che cos'è l'indipendenza? Libertà da ogni legge e vincolo eccetto quelli del proprio essere, controllati dalle leggi universali. (Walt Whitman)
  • Ero abituato a essere indipendente, a star solo la maggior parte del mio tempo, detestavo la truppa, aborrivo la massa, e tutte quelle urla cento volte, mille volte ripetute dalla stessa bocca. (Thomas Bernhard)
  • Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico. (Benjamin Constant)
  • L'Italia è il giardino del mondo. L'Italia è un paese naturalmente povero, senza carbone, con poco ferro, molto scoglio, per tre quarti malarico e troppo popoloso. Esso dipende e dipenderà sempre economicamente dagli stranieri. L'indipendenza dell'Italia è il mito più infondato e dannoso che un italiano possa nutrire. C'è una sola consolazione: che nessun paese è economicamente indipendente. (Giuseppe Prezzolini)
  • L'indipendenza è la fiducia nella propria volontà e nelle proprie decisioni. (Perdutamente tua)
  • Noi domandiamo in primo luogo la libertà di coscienza, cioè la libertà di religione piena, universale, senza distinzioni come senza privilegi; e di conseguenza, cosa che tocca noi cattolici, la totale distinzione della Chiesa dallo Stato [...] Questa separazione necessaria, senza la quale non esisterebbe per i cattolici nessuna libertà religiosa, implica da una parte, la soppressione del bilancio ecclesiastico, come noi abbiamo riconosciuto; d'altra parte, l'indipendenza assoluta del clero nell'ordine spirituale [...] Come oggi non può esserci nulla di religioso nella politica, così nella religione non deve esserci nulla di politico. [...] Inoltre, noi chiediamo la libertà di insegnamento, perché essa è un diritto naturale ed è, per cosi dire, la prima libertà della famiglia ; poiché senza di essa non esiste né libertà religiosa, né libertà d'opinione. (Jean-Baptiste Henri Lacordaire)
  • Non c'è pienezza di felicità, senza pienezza d'indipendenza. (Nikolaj Gavrilovič Černyševskij)
  • Oggi le cose sono cambiate, siamo nel 2000, di colonie non c’è traccia, possiamo [in Africa] ritenerci un paese indipendente, anche se lo spirito dell’ex padrone è la mano del nuovo capo. Servi eravamo ai tempi dell’occupazione, servi siamo rimasti, ma di nessuno, solo di noi stessi. La schiavitù che la regina Aline Sitoe combatté eroicamente ha cambiato di profilo, il nuovo padrone non è il colonialismo ma il liberismo, un sottoprodotto di una civiltà di denaro e del profitto. (Mbacke Gadji)
  • Può persino accadere che l'amore della libertà sia tanto più vivo presso taluni quanto meno si incontrino garanzie di libertà per tutti. L'eccezione in tal caso è tanto più preziosa, quanto più è rara. Questa concezione aristocratica della libertà produce, presso quelli che così sono stati educati, un sentimento esaltato del loro valore individuale e un gusto appassionato per l'indipendenza. (Alexis de Tocqueville)

Proverbi italiani[modifica]

  • Chi ha frutti nel proprio giardino, li mangia quando vuole.
  • Chi ha il mestolo in mano fa la minestra a modo suo.
  • Chi ha in mano pane e coltello, taglia le fette come vuole.
  • Chi non vuol giogo al collo, non s'inchini.
  • Ciascuno vende la sua mercanzia come gli pare.
  • È meglio entrare saltando, che strisciando.
  • È meglio esser capo d'asino, che coda di cavallo.
  • È meglio esser padrone di un testone che servo di un milione.
  • È meglio esser testa di gatto che coda di leone.
  • È meglio far la serva in casa propria, che la padrona in casa d'altri.
  • È meglio un cavolo in casa nostra, che arrosto in casa di padroni.
  • È meglio un quattrino proprio, che uno scudo d'altri.
  • È una gran fortuna star ritto sui propri piedi.
  • Felice chi ara il campo con i suoi buoi.
  • Felice colui che non passa porte altrui.
  • Il vasaio appiccica il manico dove gli pare.
  • La luna non cura l'abbaiar dei cani.
  • Mangia erba e minestra, e vivi indipendente.
  • Meglio libero e povero, che schiavo con catena d'oro.
  • Meglio nella mia baracca di legno, che nel palazzo del mio padrone.
  • Meglio polenta in casa propria, che arrosto in casa d'altri.
  • Ognuno può far della sua pasta gnocchi.
  • Un bravo filatore si tien la rocca da sé.
  • Un contadino in piedi è più grande di un nobile in ginocchio.
  • Val più il pantano proprio, che il lago altrui.
  • Villano diritto è superiore a gentiluomo in ginocchio.

Bibliografia[modifica]

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