Nzanga Mobutu
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Nzanga Mobutu (1970 – vivente), politico congolese.
Citazioni di Nzanga Mobutu
[modifica]- Abbiamo pagato caro l'aver dato rifugio ai ruandesi, che si sono rivoltati contro chi li aveva aiutati.[1]
- [Riguardo suo padre Mobutu Sese Seko] Il maresciallo era il padre di tutti i congolesi e poter essere cresciuto con lui, imparando da lui, significa capire la storia e viverla tutti i giorni.[1]
- La politica è un'arte antica e molto complessa. I nemici di oggi possono diventare gli alleati di domani. Io ho riportato il mobutismo in Congo perché la gente ne aveva bisogno: aveva bisogno di credere in qualcosa e di ricordare che non siamo sempre stati un paese dilaniato da mille problemi. La mia esperienza al governo con il presidente Kabila non è durata molto perché non approvavo il suo modo di fare politica e non credevo che facesse il bene della gente.[1]
- Kabila non può ripresentare la sua candidatura e ha promesso più volte che non avrebbe cambiato la Costituzione.[1]
- [Riguardo la nostalgia per il regime di suo padre, Mobutu Sese Seko] Lei cosa preferirebbe? Rischiare di morire di fame, di essere ucciso o stuprato oppure poter vivere in un paese che cresce e viene rispettato? Certo che la gente rimpiange il maresciallo. Lo dimostra il partito che avevo creato. Negli anni Settanta e Ottanta essere congolesi significava essere qualcosa, mentre oggi questa Repubblica democratica non è altro che un gran malato.[1]
- In Congo ci sono molti i problemi viste le dimensioni enormi del paese. In Kivu, a fine novembre, l'M23 di Sultani Makenga ha firmato gli accordi di pace. Ma il governo di Kabila ha amnistiato tutti, promettendo di inserire gli ex ribelli nell'esercito regolare con i gradi che avevano al tempo della clandestinità. Solo Bosco Ntaganda, detto Terminator, è finito all'Aja, dove sarà processato per crimini di guerra. Dietro all'M23 c'è il Ruanda di Kagame che finanzia e sostiene la ribellione nell'est del Congo. Quanto agli ugandesi, sono difficili da valutare anche se pare abbiano rapporti con gli Shaabab somali e altri estremisti islamici. Gli hutu ruandesi sono solo criminali. Più complessa la situazione in una regione chiave come il Katanga, dove il reverendo Mukungubila ha molti seguaci e ha rivendicato l'attentato del 30 dicembre, quando colpì duramente Kinshasa prendendo l'aeroporto, la tv di Stato e il quartier generale dell'esercito.[1]
- Conosco meno la situazione sudsudanese, ma dubito che sia in atto uno scontro tra etnie come si racconta. È vero, il presidente Salva Kyiir è un dinka: ma non combatte solo i nuer fedeli al vice-presidente, bensì anche gli altri clan dinka. Come al solito dietro a tutto c'è qualche potenza occidentale che arma il popolo per prendere il controllo del petrolio del Sud Sudan.[1]
Note
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