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Joseph Kabila

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Joseph Kabila nel 2016

Joseph Kabila (1971 - vivente), politico congolese.

Citazioni di Joseph Kabila

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  • Il nostro interesse? È di avere un vicino pacifico, un vicino che rispetta la nostra integrità territoriale, che rispetta la nostra indipendenza e, ovviamente, un vicino con cui possiamo fare affari. Quali sono gli interessi di Ruanda nel Congo? Mi piace credere che siano gli stessi. Ma se c'è un'agenda nascosta, se l'interesse del Ruanda è, in pratica, controllare illegalmente le concessioni minerarie, se ha ancora un ruolo in tutto ciò che accade nel Kivu del nord e del sud, allora siamo ancora lontani dalla fiducia.
Our interests? To have a peaceful neighbor, a neighbor that respects our territorial integrity, a neighbor that respects our independence, and of course a neighbor we can do business with. What are Rwanda's interests in the Congo? I like to believe that they are they same. But if there is a hidden agenda, and Rwanda's interest is more or less controlling the mining concessions and all that, illegally, and if they have a hand in each and everything that goes on in North and South Kivu, then we're still a long way from trust.[1]
  • Il popolo congolese vorebbe una risposta a [...] perché Nkunda fece tutto ciò che fece. Dopo tutto, abbiamo sprecato tanti anni a causa delle sue avventure, e vogliamo una risposta.
The Congolese people could like to have an answer to [...] why Nkunda did all that he has done. After all, we've lost so many years because of his adventures and we'd like to have an answer.[1]
  • Non sono un guerrafondaio, e non sono neanche un pacifista. Ma mi piace la pace.
I'm not a war monger. And I'm not a pacifist either. But I like peace.[1]
  • Il Congo sta ancora costruendo le sue istituzioni, incluse quelle della sicurezza. E poi, e il mondo lo deve sapere, il Congo è stato per così tanto tempo sotto un embargo d'armi. Da una parte, siamo obbligati a proteggere e difendere il nostro paese. Lo stiamo facendo, e continueremo a farlo. Ma dall'altra, abbiamo questi gentiluomini seduti da qualche parte a Bruxelles ed altrove che stanno praticamente legandoci le mani dietro la schiena.
The Congo is still building its institutions, and that includes the security institutions. Secondly, and this is what the world needs to know, the Congo has virtually been under an arms embargo for so long. On one hand, we have the obligation to protect and defend our country. We are doing that and we will continue to do that. But on the other hand, you have these gentlemen sitting somewhere in Brussels and elsewhere who are basically tying our hands behind our backs.[1]
  • L'impressione che si riceve dai mezzi d'informazione del mondo è che l'intero Congo sia un paese in fiamme, o che lo era. No, abbiamo 145 territori in questo paese, e tra questi, abbiamo quattro o cinque che erano problematici. È vero che l'ottanta per cento del mio tempo, anziché a lavorare su questioni di sviluppo, fu dedicato a trovare una soluzione ai problemi nel Kivu del nord e del sud.
The impression you get from the world's media is that the whole of Congo is burning, or was burning. No, we have 145 territories in this country and out of those, you have 4 or 5 that were problematic. But it's true that 80 percent of my time, instead of working on development issues, was spent on working on how to resolve the problems in North and South Kivu.[1]
  • Chiunque abbia commesso crimini dovrebbe essere punito e principalmente riconoscere che li ha commessi, perché il processo di guarigione comincia da lì, con questo riconoscimento, che ciò che si è fatto era sbagliato. Questo, da solo, è praticamente una garanzia che quell'individuo non ripeterà il suo errore.
Whoever committed crimes should be punished and basically recognize that they did commit crimes, because the healing process starts from there, that recognition, that what we did was bad, and that itself is basically a guarantee that that individual will not repeat.[1]
  • [Riguardo Laurent Nkunda:] Credo che se è intelligente quanto pensano tutti, potrebbe cominciare da lì, col chiedere il perdono del popolo, sopratutto il popolo del Kivu del nord e del sud, e ammettere che ciò che ha fatto è stato gravissimo. La gente non sa fino a che punto e quanto profondamente questo arrivi al cuore di qualcuno che ha perso una persona cara. Questo è di per sé l'inizio del processo di guarigione.
I believe if he is as intelligent as everyone thinks he is, he might start from there, asking for the people, especially the people of North and South Kivu, to forgive him, and to say, well, what he did was very bad. People don't know how far, how deep that goes into the heart of someone who has lost a dear one. That in itself is the beginning of a healing process.[1]
  • Mobutu ha guidato questo Paese per oltre 37 anni. Ha creato una classe politica e una certa mentalità, e non siamo ancora riusciti a sconfiggerle. I vecchi metodi sono pessimi – corruzione, malgoverno, cattiva gestione e così via. Il nostro errore più grande è che non abbiamo trovato abbastanza tempo per istruire e formare i nostri quadri. Non c'è bisogno di migliaia di persone per trasformare un Paese. No, bastano 3, 4, 10, 15 persone con le necessarie convinzioni, determinate e risolute. Io ho quelle 15 persone? Probabilmente 5, 6, 7, non ancora 15.
Mobutu led this country for over 37 years. He created a political class and he created a mentality and we haven't done away with that. The old ways are bad - corruption, misrule, mismanagement and all that. Our biggest mistake is that we have not found enough time to train and form our own cadres. You don't need a thousand people to transform a country. No, you need 3, 4, 10, 15 people with necessary convictions, determined and resolute. Do I have those 15 people? Probably 5, 6, 7, not yet 15.[1]
  • Abbiamo ridato al popolo congolese il rispetto e l'autostima. Per me, questo è l'inizio dello sviluppo della nazione e l'inizio del patriottismo stesso.
We've given back the Congolese people that respect and self respect. To me, that's the beginning of nation building and the beginning of patriotism itself.[1]
  • Come qualsiasi altro paese, abbiamo i nostri difetti. Abbiamo le nostre sfide, grandi sfide. Ma una democrazia si è radicata nel Congo, e questo è di per sé un fattore di stabilità, una stabilità a lungo termine.
We have our mistakes, like any other country. We have our challenges, huge challenges. But a democracy has now got roots in the Congo, and that in itself is a factor for stability, and long term stability.[1]
  • Il popolo congolese merita di più, più di solo combattere, più di sola guerra e più di sole violazioni dei diritti umani. Credo che sia giunta l'ora per noi di cominciare quel particolare cambiamento, e ce la faremo. Il mondo è pronto a vedere un Congo forte? Spero di sì. È un altro punto interrogativo, perché tanta gente ha paura, soprattutto in questa regione. Ma noi diciamo che il Congo è un gigante, un gigante gentile. Siamo una nazione enorme, ma un gigante molto gentile, deciso a vivere in pace con tutti i suoi vicini.
The Congolese people deserve more, more than just fighting, than just war, than just violation of human rights. I believe this is the time for us to make that particular change and we're going to do it. Is the world ready to see a strong Congo? I hope so. It's another question mark. Because so many people are afraid, especially in this region. But we're saying that the Congo is a giant, a gentle giant. We are a huge nation but a very gentle giant, determined to live in peace with all its neighbors.[1]
  • Credo che sia molto più importante non quello che si dice, ma quello che si fa. E io sono uno che agisce.
I believe that what's much more important is not what you say, but what you do. And I am a doer.[2]
  • Qual è la situazione oggi? Abbiamo un paese unito, abbiamo una sola valuta. Siamo riusciti a stabilizzare l'economia, malgrado le difficoltà. Potremmo parlare tutto il giorno su tutte i nostri successi.
What is the situation today? We have a united country. We have a single currency. We have managed to stabilize the economy, despite difficulties. We could talk all day about all those achievements.[2]
  • Le elezioni si possono organizzare qualsiasi giorno, anche domani. Ma quale sarebbe il risultato di elezioni disordinate? Ancora più disordine!
You can organize elections any day, even tomorrow. But what will be the result of chaotic elections? More chaos![2]
  • Vorrei che le elezioni si facessero il più presto possibile. Ma vogliamo elezioni perfette, non elezioni qualsiasi.
I'd like elections to take place as soon as possible. But we want perfect elections, not just any kind of elections.[2]
  • Nessuno può ad oggi mostrare una dichiarazione orale o scritta da parte mia a proposito di un cambiamento della costituzione.
Nobody as of today can produce any oral or written statement from me talking about changing the constitution.[2]
  • L'idea che solo l'Africa tende a cambiare le costituzioni è parziale e scorretta. Cambiare la costituzione è in linea con la costituzione. Nella costituzione c'è la parola «referendum.»
The idea that it's only Africa which has the tendency of changing constitutions is biased and not correct. To change the constitution is constitutional. Within the constitution there is the word "referendum."[2]
  • Non voglio parlare d'un terzo mandato, perché non è presente in alcuna parte della costituzione. È un' invenzione di cervelli illuminati in qualche parte dell'Europa o altrove.
I don't want to talk about a third term, because nowhere in the constitution do we talk of a third term. It's an invention from enlightened brains somewhere in Europe or elsewhere.[2]
  • Si può passare alla storia come il padre della democrazia, ma si può anche passare come la persona che ha provocato il caos solo dimettendosi.
You can go down in history as the father of democracy, but you can also go down as the person who brought about chaos just by stepping down.[2]
  • Non spetta all'occidente o agli accademici di decidere se le nostre istituzioni sono legittime o no.
It's not up to the West or any scholar to decide whether our institutions are legitimate or not.[2]
  • L'occidente ha sfruttato l'Africa, e ora la vuole salvare. Abbiamo vissuto fin troppo con questa ipocrisia. Solo gli africani possono salvare l'Africa.
The West exploited Africa and now it wants to save it. We have been living with this hypocrisy for too long. Africa can only be saved by Africans.[2]
  • Essere vescovo cattolico non significa che sei un santo.
Being a Catholic bishop does not mean that you are a saint.[2]
  • La democrazia fu assassinata qui quando fu assassinato Patrice Lumumba. Chi è stato a riportare la democrazia in questo paese? Siamo stati noi quelli che l'hanno fatto dopo aver rovesciato la dittatura nel 1997. Ora, il Congo diventa un capro espiatorio. Congo questo, Congo quello, Congo e i diritti umani. Ma noi non agiamo in base a ciò che pensa l'occidente.
Democracy was assassinated here when Patrice Lumumba was assassinated. And who brought democracy back to this country? We are the ones who did that after pushing out the dictatorship in 1997. Now, the Congo is becoming a punching bag. Congo this, Congo that, Congo and the human rights. But we don't act on the basis of what the West thinks.[2]
  • Il Congo è un continente a sé stante.
The Congo is a continent unto itself.[2]

Citazioni su Joseph Kabila

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  • La presidenza di Joseph Kabila coincise in buona parte con il periodo in cui sull'Est del Congo si abbatté una nuova piaga. Quella delle violenze sessuali. Da allora i nostri cammini si sono incrociati e, seppur indirettamente, ho avuto la possibilità di rivolgermi a lui. Più volte l'ho supplicato di prendere una posizione netta contro questi crimini abominevoli, di sradicarne le cause. Ma il tema non sembra interessarlo, o almeno questa è l'impressione che mi sono fatto. E lo dico con grande amarezza. (Denis Mukwege)
  • È più facile reprimere i difensori della democrazia che i signori della guerra che seminano caos e desolazione nell'Est del paese. Perché oltre a fallire sul piano politico, il regime di Kabila si è rivelato incapace di fermare i massacri che continuano a martoriare le popolazioni del Kivu. A Beni, una vera e propria pulizia etnica è in corso dal 2014 sotto gli occhi impassibili delle forze armate congolesi di cui il capo di Stato è comandante supremo.
  • Kabila ha un solo compito: quello di andarsene e consentire ai suoi cittadini di recarsi alle urne il più presto possibile. Spetta ora alla Comunità internazionale farglielo capire. Con tutti gli strumenti del diritto internazionale di cui dispone.
  • Oggi, più che mai, la Comunità internazionale è chiamata a proteggere il popolo congolese intrappolato da un regime in piena deriva autoritaria. Che si tratti delle opposizioni, dei movimenti giovanili o media, non fa differenza: la macchina repressiva del regime di Kabila non risparmia nessuno tra coloro che osano contestare apertamente la violazione della Costituzione.
  • In Congo ci sono molti i problemi viste le dimensioni enormi del paese. In Kivu, a fine novembre, l’M23 di Sultani Makenga ha firmato gli accordi di pace. Ma il governo di Kabila ha amnistiato tutti, promettendo di inserire gli ex ribelli nell’esercito regolare con i gradi che avevano al tempo della clandestinità.
  • Kabila non può ripresentare la sua candidatura e ha promesso più volte che non avrebbe cambiato la Costituzione.
  • La mia esperienza al governo con il presidente Kabila non è durata molto perché non approvavo il suo modo di fare politica e non credevo che facesse il bene della gente.

Note

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  1. a b c d e f g h i j k (EN) Citato in An interview with Joseph Kabila, The New York Times, 3 aprile 2009.
  2. a b c d e f g h i j k l m (EN) Citato in I'm Not Going to Commit Suicide, Der Spiegel, 3 giugno 2017.

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