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Citazioni sulla pagina.
- Mi piacciono moltissimo i libri usati che si aprono alla pagina che l'ignoto proprietario precedente apriva più spesso. (Helene Hanff)
- Non so che sia un libro: ma penso che saggiamente agissero quei cuneiformi che, per via della chiodosa grafia, ne improntavano spessi e argillosi poi ben cotti mattoni; ogni pagina, trecento delle nostre. È inganno tipografico, che una pagina abbia lo spessore esiguo su cui, su entrambi i lati, si stampa. Direi che la pagina comincia da quella esigua superficie in bianco e nero, ma si dilunga e si dilata e sprofonda, ed anche emerge e fa bitorzoli, e cola fuori dai margini. (Giorgio Manganelli)
- Non sono passati forse degli anni senza una pagina? E perché, se la pagina è la cosa più urgente, più mia? (Carlo Emilio Gadda)
- Questi libri che hanno esigua storia hanno talora, non sempre, una pagina; cioè, sono intensamente scritti. Posso dimenticare i nomi dei protagonisti, ma mi resterà in mente il rumore sottile della prosa. (Giorgio Manganelli)
- Un foglio di carta può diventare un coltello | – anche piuttosto affilato. | Stavo soltanto voltando la pagina | quando l'anulare della mano destra mi si è tagliato sulla nocca. | Nonostante fosse piccola, la ferita ha iniziato a sanguinare. | Un filo sottile come la seta, e pungeva un po'. | Sorprendente trasformazione, | dalla carta al coltello: | ci dev'essere stato un errore o | qualche tipo di svolta. | Un normale foglio di carta... un brivido di paura. (Tsering Woeser)
- Una bella pagina pulita. Pagina tre. 3 x 3 = 9, dunque 0. L'inizio. Quando comincio un quaderno nuovo non uso mai la prima pagina, perché si sa già che finirà per rovinarsi. La lascio sempre bianca su tutti e due i lati e comincio a lavorare sul secondo foglio, più protetto dallo sporco. (Michael Marshall Smith)