Paolo Bernini

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Paolo Bernini

Paolo Bernini (1987 – vivente), politico italiano.

Citazioni di Paolo Bernini[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all'interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione. Quelle persone che se lo fanno iniettare non sanno a cosa vanno incontro. Con Internet, visto che molte coscienze si stanno svegliando, queste verità stanno venendo fuori, e infatti con il Movimento 5 Stelle usiamo molto Internet, siamo molto coscienti di questa cosa.[1]
  • Sappiamo bene che un'altra corrente di pensiero ritenne molto dubbio l'andamento della vicenda [l'attacco a Pearl Harbour] e non accettò la versione ufficiale. Il controammiraglio Teobald accusò soprattutto Roosvelt di aver favorito l'attacco nemico, negando, pur essendo informato del trattamento dei processi giapponesi tramite il sistema Magic, notizie dell'attacco dell'ammiraglio Kimmel.[2]
  • Mi preme sottolineare solo una cosa: la versione ufficiale di quell'evento [l'attentato al World Trade Center] è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n'è accorto. La verità probabilmente non la sapremo mai, ma sicuramente è molto diversa da quella che i media main stream ci raccontano. In questo caso si può dire che tutto quello sai è falso e, detta all'americana, "It was an inside job", tradotto "fu un lavoro interno".[2]
  • Bin Laden, beh, dovrebbe essere morto due anni fa.[3]
  • La pratica di creare finti attacchi nemici per raggirare la costituzione e poter liberamente dichiarare guerra ai fantomatici aggressori ha un nome ben preciso nella lingua degli yankees: si chiama false flag. Tutte le più recenti guerre che hanno coinvolto gli Stati Uniti d'America ne hanno una. Non a caso tutte le guerre moderne dell'America nascono da una menzogna![4]
  • Con un mio intervento dell'11 settembre 2013 sulla mozione per impedire l'invasione della Siria da parte dell'Italia avevo avvertito il Parlamento sul pericolo ISIS esattamente con queste parole, che però rimasero inascoltate. A inizio settimana del settembre 2013 avevamo incontrato una rappresentante del partito curdo della Turchia, che ci ha raccontato che Aleppo (città siriana vicino a nord della Turchia) era sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell'esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che hanno utilizzato per depredare le città; inoltre abbiamo avuto accesso a una serie di documenti raccolti dall'YPG (unità di difesa popolare curda) nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, in particolare quella della Turchia. I documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d'identità, tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. Questa documentazione è emersa dopo aver perquisito le sedi centrali dei gruppi Islamic State of Iraq, cioè ISIS, e il fronte Al-Nusra, affiliato ad Al Qaeda.[5]
  • Tutto ciò accadeva nel 2013, quando ancora l'ISIS non faceva paura ma era finanziata e supportata da noi e soprattutto era stata creata dagli Stati Uniti per far cadere Assad. Come tutte le vicende che ci hanno portato a invadere territori esteri, queste vanno a far parte della teoria delle coincidenze, come ad esempio l'11 settembre, dove ad attaccare gli USA non furono due aerei, come pensano la maggior parte delle persone, ma quattro, e non furono distrutti due edifici, bensì quattro. Uno, in particolare, desta qualche perplessità, il World Trade Center 7, che era un edificio, di fianco alle Torri gemelle, di quasi cinquanta piani, che crollò su se stesso diverse ore dopo la caduta delle due Torri senza che nessun aereo lo colpisse, per non parlare dell'aereo poi che attaccò il Pentagono, del quale non c'è un solo filmato a prova della teoria ufficiale, nonostante ci siano quasi 100 telecamere di sicurezza e il Pentagono sia una delle zone più videosorvegliate al mondo.[5]
  • In Iraq c'è da notare che la strage di Falluja è rimasta impunita, ma dai documenti emersi sappiamo bene come è stata esportata la democrazia in quei luoghi, in quella città! Il Governo italiano, pur essendo in missione di pace in quei luoghi, non ha mai condannato quelle barbarie, ovvero l'uso di armi chimiche da parte di chi denunciava di volerle eliminare [gli Americani], da parte di chi sosteneva che quelle armi fossero in possesso del nemico, da parte di chi ha scatenato una guerra ben sapendo, come poi emerso, che non c'erano! E l'Italia si è resa complice, con la missione in Iraq, di questi crimini di guerra, appoggiando l'occupazione dell'Iraq con le proprie truppe. E anche questa volta, il vero scopo qual era? Le fonti energetiche, il petrolio![5]

Note[modifica]

  1. Citato in Il deputato M5S: "Negli Usa microchip nel corpo umano", Repubblica.it, 5 marzo 2013.
  2. a b Citato in Bernini (M5S): "L'11 settembre fu un complotto", Repubblica.it, 11 settembre 2013.
  3. Citato in Bernini del M5S mette in dubbio la morte di Bin Laden, Corriere.it, 14 novembre 2013.
  4. Citato in Bernini, il grillino complottista: «C'è chi crea finti attacchi nemici», Corriere.it, 9 gennaio 2015.
  5. a b c Citato in Camera.it – Resoconto stenografico, seduta n.o 402 – 30 marzo 2015.

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