Parabola del ricco stolto

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La parabola del ricco stolto (Rembrandt, 1627)

Citazioni sulla parabola del ricco stolto o dell'avaro.

  • E disse loro: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni". Disse poi una parabola: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio". (Vangelo secondo Luca)
  • L'uomo riteneva di possedere lui stesso la propria anima, per se medesimo, così come faceva con i suoi beni, ed essa non gli muoveva alcuna obiezione. Il dialogo che lui portava avanti con se stesso prendeva in qualche modo il posto che avrebbe dovuto avere il dialogo con Dio, la preghiera. E gli pareva di vivere bene con la sua anima, perché essa era d'accordo con lui, perché accettava di star dentro quella prospettiva di vita, riempiendo i granai per poter poi godere di tutto ciò. Ma ora, poiché l'anima gli è richiesta indietro, il proprietario si scopre improvvisamente povero. La sua anima dovrà venire a trovarsi nuda davanti a Dio. I suoi granai sono completamente vuoti. I conti non tornano più. [...] L'ammonimento di Dio è per il proprietario spaventato un ultimo atto di benevolenza, l'unico che ancora conti. Egli deve cambiare molto rapidamente il suo rapporto con Dio. Dio è la sua vera ricchezza: per amore di questo bene, si deve rinunciare a tutti gli altri beni, e solo chi si consegna ad esso, scopre nuovamente Dio. Ma Dio non è un granaio. È l'amore che si dona largamente, così come ha mostrato il Figlio sulla croce. Egli si è donato fino all'ultima goccia di sangue: amore, perdono, redenzione, egli ritroverà questo tesoro presso il Padre, ma non come un bene accaparrato, bensì immesso nella relazione dell'eterno donarsi. (Adrienne von Speyr)

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