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Pasta alla carbonara

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Pasta alla carbonara

Citazioni sulla pasta alla carbonara.

  • Avrebbe barattato l'opera completa di Rembrandt per un culo di donna o un piatto di spaghetti alla carbonara. (Tatuaggio)
  • – È appena passata una carbonara senza panna.
    – Una che?
    – Una carbonara senza panna.
    – Una carbonara senza panna?
    – Sai, le ragazze si dividono in due categorie, no? Le carbonare senza panna e quelle con la panna. Tu sai che nella carbonara la panna...
    – Ci va?
    – Cazzo, Vincenzo non ci va la panna. Per questo le migliori sono quelle senza, no? Meno efficaci come aspetto, ma più autentiche come gusto. Sono più belle.
    – Boh, voi avete questo pallino della bellezza, no? Quando in realtà l'unica cosa che non me ne frega niente. Cioè io m'innamoro della pelle, dell'odore, della voce.
    – Vincenzo, ma tu la carbonara l'hai mai assaggiata, sì?
    – No. Cioè quella lì non l'ho mai assaggiata. Non ti vedo, però non fare quella faccia. (Sotto il sole di Riccione)
  • Fino al 1953 non ne parlava nessun ricettario. Gli ingredienti furono portati nel secondo dopoguerra dalle truppe americane. A bacon e uova, la loro colazione, aggiunsero la pasta. Il gastronomo Luigi Carnacina se ne attribuiva la paternità. Il collega Luigi Veronelli gli chiese: "Ma perché le hai dato questo nome?". La risposta fu: "Non me lo ricordo". (Alberto Grandi)
  • Non mi è mai piaciuta quella donna! Mette anche la panna nella carbonara! È volgare! (Orange Is the New Black)
  • Sono partita da Roma con il guanciale nascosto in valigia. Sono arrivato a casa di Quentin e mi ha mostrato la cucina, mi sono chiusa lì, ignorata, mentre gli altri stavano in salotto a discutere di cinema. Porto a tavola la carbonara, Tarantino l'assaggia, e con la bocca mezza piena sentenzia: "Ho capito quanto ho mangiato male fino a oggi". (Vera Gemma)
  • Un piatto che sembra banale ma non lo è. Mio padre la cucinava spesso e diceva sempre, inorridito, che a volte gli capitava di mangiarla raggrumata, tipo frittata. Per lui, da buon meridionale, era un rituale fare una carbonara molto ricca e molto cremosa: era molto generoso con le porzioni ma anche con i condimenti. (Sonia Peronaci)

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