Piacenza Calcio 1919

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Una delle prime formazioni del Piacenza (1919)

Citazioni sul Piacenza Calcio 1919.

  • [«Dico Piacenza, cosa rispondi?»] Che è la mia vita. Per anni di militanza non ho mai giocato così a lungo in un club. Poi c'è tutto il resto. La verità è che un giocatore per rendere al meglio deve trovare tutta una serie di aspetti positivi: la società, la dirigenza, i compagni e il tecnico, il progetto, la città e i tifosi. A Piacenza trovai tutto questo. È vero, sembra banale e in molti l'hanno già detto, ma noi eravamo semplicemente una famiglia e finché siamo rimasti tutti lì i risultati sono sempre arrivati. Cioè, quella Serie A era il centro del mondo. (Cleto Polonia)
  • [«Il Piacenza tutto italiano: quanto fu una scelta e quanto una casualità?»] Oggi molte società hanno un pullman di osservatori, team manager, traduttori e collaboratori. È giusto perché il calcio è cambiato, ma quando ci siamo affacciati alla A noi, al confronto, eravamo quattro gatti. Ci offrivano calciatori da ogni parte del mondo, ma la proprietà non ci ha mai imposto una scelta o l'altra: in quel periodo abbiamo preferito calciatori italiani, del nostro livello, più che altro per evitare i fisiologici problemi di lingua e di ambientamento. [...] E poi puntavamo anche sul vivaio. Via via ci attrezzammo da tutti i punti di vista: strutture, campo di allenamento, palestra, foresteria... E così, ogni anno, almeno uno o due giovani della Primavera si aggiungevano alla prima squadra. [«In quel mosaico biancorosso ogni tessera trovava il giusto posto»] Ricordo un po' tutti i ragazzi con i quali ho lavorato. A volte ci si rivede in compagnia a cena, con alcuni a 15 o 20 anni dalla precedente: ancora oggi mi telefonano anche quelli che ho avuto in squadra per una sola stagione. (Gianpietro Marchetti)

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