Modena City Ramblers

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Un collage dei membri dei Modena City Ramblers

Modena City Ramblers, gruppo musicale italiano nato nel 1991.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Riportando tutto a casa[modifica]

Etichetta: Helter Skelter, 1994, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • È in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, il vento dell'ovest rideva gentile e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti mi hai preso per mano portandomi via. (da In un giorno di pioggia)
  • Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, il passo pesante di un vecchio ubriacone; ti chiudi a sognare nelle sere d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate. I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli, si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi. (da In un giorno di pioggia)
  • E se sei persa in qualche fredda terra straniera ti mando una ninnananna per sentirti più vicina. (da Ninnananna)
  • E prego qualche Dio dei viaggiatori che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno e un angelo bianco seduto vicino alla finestra. (da Ninnananna)
  • Ragazzi, sta morendo il compagno Berlinguer! (da I funerali di Berlinguer)
  • Salutiamo gli amici, i musicisti e le ragazze sollevando il bicchiere dell'addio. (da Il bicchiere dell'addio[1])
  • Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato, asciugati gli occhi e sorridi c'è un altro Natale alle porte. (da Canto di Natale)
  • Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo. E stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di valzer con tanti saluti ad un altro Natale. (da Canto di Natale)
  • Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta, verranno momenti migliori, il tempo è una ruota che gira. (da Canto di Natale)
  • Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi. Nelle vie di Dublino il poeta è da solo e nessuno lo salverà. (da Morte di un poeta)
  • A volte i viaggiatori si fermano stanchi e riposano un poco in compagnia di qualche straniero. Chissà dove ti addormenterai stasera e chissà come ascolterai questa canzone. (da Ninnananna)

La grande famiglia[modifica]

Etichetta: BlackOut Polygram, 1996, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • Ha cantato ed ha bevuto con gli amici di Bob Sands ora spilla Guinnes all'Onirica... (da La grande famiglia)
  • Al centro Auro e Marco, l'atmosfera si riscalda per fortuna birra fredda ce n'è ancora!(da La grande famiglia)
  • E un giorno un razzo mi ha dato la libertà. (da L'aquilone dei Balcani)
  • Perché non esiste donna che dica no a una serenata. (da Il fabbricante dei sogni)
  • E il tempo non mi riguarda perché il tempo mi appartiene. (da Il fabbricante dei sogni)
  • Buon viaggio, hermano querido, e buon cammino ovunque tu vada, forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada. (da La strada)
  • Nessun rimpianto per quello che è stato, che le stelle ti guidino sempre e la strada ti porti lontano. (da La strada)
  • Ce ne andremo a curiosare per le strade dell'Europa con le multe non pagate sul cruscotto. Pablo cerca di convincerci a tornare a Barcellona, per noi due l'importante è che si schiodi. (da Clan Banlieue)
  • Dammi un tre, dammi un tre, che la gente vuole ballare, le Lucertole del Folk adesso stanno per cominciare; versa qui, versa qui, versa un goccio e sentirai: le lucertole bevono forte ma non sbagliano quasi mai. (da Le lucertole del folk)

Terra e Libertà[modifica]

Etichetta: BlackOut PolyGram, 1997, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • Non sto facendo questa guerra per la fede in un partito. Non combatto per servire una bandiera. (da Il ritorno da Paddy Garcia)
  • Puoi chiamarmi partigiano, bandito oppure illuso, soldato di una guerra persa prima del suo inizio. Sono la tua coscienza sporca, sono un vecchio contadino, sono l'indio, il mendicante, sono l'ortica nel tuo giardino. I miei compagni sono già morti o marciscono in prigione, eppure sono ancora qui a gridare al mondo: «Viva la rivoluzione!». (da Il ballo di Aureliano)
  • Ma a noi piace ripensare alla tua voglia di partire, alla moto caricata all'impossibile, agli scherzi di Alberto, alla sete di avventura: è un bel modo per dire libertà. (da Transamerika)
  • Addio, non perderti, resta allegro come sei! (da Transamerika)
  • Addio, dormi tranquillo perché non finisce qui, l'avventura è ripartita, resta intatta l'ultima idea, e da qualche parte del Mondo c'è qualcuno come te, che prepara un nuovo viaggio! Transamerika! (da Transamerika)
  • Questo tempo ingessa il mio cuore, solo gli uccelli sanno volare. l'illusione è finita da un pezzo, di vincere per un mondo migliore. (da Lettera dal fronte)
  • Ma non piangere per me, non piangere per me, perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno. Ma non piangere per me, non piangere per me, ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno. (da Qualche splendido giorno)
  • Il marciapiede era grigio e deserto, nella notte un lampione brillava. Lui la strinse forte al suo fianco, mentre lontano un cane abbaiava. Era tutto scritto da sempre sai. Era racchiuso nel mazzo di carte. Che la donna rossa si incontra col fante, ma alla fine il giro riparte. (da Qualche splendido giorno)
  • Lei gli disse: "Che il viaggio sia buono." Lui rispose soltanto: "Lo sarà." (da Qualche splendido giorno)

Fuori campo[modifica]

Etichetta: Universal / BlackOut, 2002, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • Escucha, mi vida, escucha, come volano grida e parole: per quanto tempo andrà avanti la stessa canzone? (da Natale a San Cristobal)
  • Ho troppe ferite e le mie gambe sono stanche, ho le palle piene e i piedi fumanti, ma c'è un gioco da fare e una ruota che riparte e un vagabondo sa che deve andare avanti. (da Il vagabondo stanco)
  • Puoi prendere un fuoco ed accendere i sogni di chi ti sta intorno. Puoi aprire la mano e raccogliere tutti i colori del giorno. Puoi fare un castello con legni spezzati e barattoli rotti. Puoi trovare una stanza grigia e riempirla del blu della notte. (da Coi piedi per terra)
  • Ti ho amato attraverso giorni di buona fortuna e di festa. Ti ho amato attraverso giorni di mare agitato e tempesta. Ti ho amato per quando mi hai preso e portato vicino a una stella. E per quando mi hai preso per mano e tenuto coi piedi per terra. (da Coi piedi per terra)

Radio Rebelde[modifica]

Etichetta: Universal / BlackOut, 2002, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • Una perfetta scusa per sentirci ancora vivi – È sapere che il nostro sforzo è necessario – Che siamo come il fuoco di una ricca memoria – Che siamo come l'acqua di un fiume in piena. (da Una perfecta excusa)
  • Da nord a Punta Arenas Rincorro i miei pensieri. La Storia non si è fermata Sulla Carretera. (da Carretera Austral)
  • È sempre stato così, non ci sono bandiere: da una parte la gente e dall'altra il potere. Ed è ancora così con le sue nuove frontiere, da una parte la gente e dall'altra il potere. (da Primo potere)
  • Piccolo bastardo infame, | guarda cosa hai combinato | con tutte le tue bandiere | e con i tuoi cortei, || con il tuo Che Guevara | e le canzoni di ribellione. | Credi davvero che ancora qualcuno | voglia ascoltare la tua voce? (da La legge giusta)
  • Genova brucia | con il tuo sasso! | Qualcuno muore | proprio adesso! | L'Italia cade | con il tuo sasso! | Un colpo esplode | non è reato! | Il dollaro sale | è un attentato! | La borsa crolla | con il tuo sasso! | Milano trema | le tute bianche! | E il parlamento | con il tuo sasso! | Vota la legge giusta. (da La legge giusta)
  • Non ti sei mai chiesto chi muove La luna e la marea? Non hai mai pensato che il mondo In fondo può cambiare? (da Triste, solitario y final)

¡Viva la vida, muera la muerte![modifica]

Etichetta: Universal / BlackOut, 2004, prodotto da Valerio Soave e Max Casacci.

  • È nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio, negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare. Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato, si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore. (da I cento passi)
  • C'è bisogno di stare attenti nell'osservare la nostra storia, guardarsi indietro e poi capire che c'è bisogno di più memoria. (da Ramblers Blues)
  • Non è più tempo dei moderati sempre fermi al centro senza voglia di cambiare. (da ¡Viva la vida, muera la muerte!)
  • Madre Terra tieni duro. Madre Terra violentata. Le ferite sono aperte, ma il tuo sangue nutre ancora il mondo. (da Madre Terra)

Appunti Partigiani[modifica]

Etichetta: Universal / Modena City Records, 2005, prodotto da Valerio Soave per Mescal.

  • Non è detto che fossimo santi, l'eroismo non è sovrumano. (da Oltre il ponte)

Dopo il lungo inverno[modifica]

Etichetta: Mescal, 2006.

  • Dopo la tempesta viene sempre il sereno si disse come augurio di ventura. E dopo il banchetto i caimani e gli sciacalli se ne andarono sul fare della sera. (da Quel giorno a primavera)
  • Alza il pugno, alza il pugno, non rinnego la mia vecchia strada, l'utopia è rimasta ma la gente è cambiata la risposta ora è più complicata. (da Mia dolce rivoluzionaria)
  • Pensare globale, agire locale, non è uno slogan ma una sfida vitale. (da Mia dolce rivoluzionaria)

Note[modifica]

  1. Brano scritto e registrato insieme a Bob Geldof in occasione della sua partenza per fare ritorno in Irlanda dopo una visita ai Modena City Ramblers.

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]