Fatti del G8 di Genova
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Citazioni sui fatti del G8 di Genova.
- Al Diaz questi bambini | Imparano lo sfratto | L'igiene dei celerini | Il fascio al suo contatto (Nichi Vendola)
- Enrico Zucca, sostituto procuratore generale a Genova: "Chi torturò al G8 oggi è ai vertici della Polizia. Come possiamo chiedere giustizia all'Egitto"? Apriti cielo. Non l'avesse mai detto. Contro di lui si stanno scatenando polemiche feroci. Ma cosa ha detto di male? Non ha forse detto la verità? (Saverio Lodato)
- Genova 2001, | indelebile una scritta sopra il muro, | accecante come un grido silenzioso, | avevate ragione voi, | dietro le maschere antigas, | voi, | dietro le vostre barricate, | voi, | che già allora sapevate che oggi | avreste avuto ragione voi, | mentre correvate indietro, | voi, | mentre poi caricavate, | voi, | sventolava un grido silenzioso, | avevate ragione voi. (Linea 77)
- Genova brucia | con il tuo sasso! | Qualcuno muore | proprio adesso! | L'Italia cade | con il tuo sasso! | Un colpo esplode | non è reato! | Il dollaro sale | è un attentato! | La borsa crolla | con il tuo sasso! | Milano trema | le tute bianche! | E il parlamento | con il tuo sasso! | Vota la legge giusta. (Modena City Ramblers)
- Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore, | ma come quella vita giovane spenta, Genova muore. (Francesco Guccini)
- Ho sempre sostenuto e sostengo ancora oggi che bene abbiamo fatto lasciar fare alla magistratura, ché solo la giustizia poteva accertare la verità. Oggi, a carte scoperte e a provvedimenti definitivi, abbiamo la prova provata di come si sono svolti i fatti. Se ci fosse stata una commissione parlamentare ci sarebbe stata una relazione di maggioranza e una di minoranza, in parlamento ci sarebbe stato chi si schierava da una parte e chi dall'altra, per partito preso e non su accertamento dei fatti. Oggi carta canta, e tutti devono abbassare il capo e chiedere scusa. (Antonio Di Pietro)
- Indomita Genova, | le lacrime di luglio. | Infondere paura | come forma di controllo. (Linea 77)
- Io non riesco a immaginare come si possa ritenere che quel che è accaduto oggi debba in qualche modo essere addebitato alle forze dell'ordine. [...] Non c'è stata alcuna proditoria aggressione ai manifestanti, c'è stata la violenza studiata a tavolino da gruppi criminali che hanno fatto di tutto per cercare di ottenere il morto. (Gianfranco Fini)
- Lasciami tacere | Lascia ch'io non ti veda | Ascia ascia e colpire | La nuca il mento il cuore | È lunga lunga strada | Io non cammino più | Mi fermo a Bolzaneto | Non grido e scendo giù (Nichi Vendola)
- Le scuse le devono chiedere in tanti, per i fatti commessi dalla polizia. Come le devono chiedere in tanti, per i fatti commessi dai manifestanti. A Genova sono successe tante cose, le une non giustificano le altre. Troppo facile dire che ora solo la polizia deve chiedere scusa. Ogni fatto va giudicato per sé, ma non permetterò mai di dire che siccome i poliziotti hanno fatto quello che hanno fatto, si giustifica quello che è successo il giorno prima. (Antonio Di Pietro)
- Ma quella non era una qualunque sera d'agosto. Era trascorso poco più di un mese dalla tragedia del G8. L'evento che doveva mettere Genova in vetrina, e vendere i fasti della sua immagine al mondo. E ancora bruciava il ricordo delle strade messe a ferro e fuoco da una violenza gratuita e senza scopo. Dei cortei avvolti dal denso fumo dei lacrimogeni. Dei feroci pestaggi della polizia. Dei lividi impressi sulla carne viva del buon senso come indelebili testimonianze di una sconfinata, brutale stupidità. E la città si portava dentro la morte di quel ragazzo come una ferita inutile. Evitabile. E proprio per questo, difficile da sanare. Ma quel dolore era il suo, e non voleva che se ne parlasse troppo. Quasi contenta all'idea che il mondo si sarebbe presto dimenticato di lei. (Bruno Morchio)
- Piccolo bastardo infame, | guarda cosa hai combinato | con tutte le tue bandiere | e con i tuoi cortei, || con il tuo Che Guevara | e le canzoni di ribellione. | Credi davvero che ancora qualcuno | voglia ascoltare la tua voce? (Modena City Ramblers)
- [I manifestanti] sono drogati, pezzenti, bande di delinquenti che dovrebbero essere arrestati e tenuti in galera a vita. (Emilio Fede)
- Qualche giorno dopo, mentre ero in fila con gli altri cittadini europei che sarebbero stati deportati da un paese dell’Unione Europea senza imputazioni, processo né difesa, un ufficiale di polizia ci ha salutati spiegando che faceva tutto parte della normale amministrazione che circonda una riunione del G8. Anche il cadavere di Carlo Giuliani era parte di quella normale amministrazione. La mia innocenza ha iniziato a tremare quando mi sono chiesto se è normale che ottantamila poliziotti, due reggimenti, aerei da combattimento, fregate, batterie lanciamissili proteggano otto tizi eletti democraticamente. Di cos’hanno paura? Dei loro elettori? Di me? (Luis Sepúlveda)
Voci correlate
[modifica]- G8
- Diaz - Don't Clean Up This Blood, film del 2012
- Un anno senza Carlo, saggio del 2002
- Carlo Giuliani
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