Vai al contenuto

Rififi

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Rififi

Questa voce non contiene l'immagine di copertina. Per favore aggiungila, se puoi. :)
Titolo originale

Du rififi chez les hommes

Lingua originale francese
Paese Francia
Anno 1955
Genere drammatico, noir
Regia Jules Dassin
Soggetto Auguste Le Breton (romanzo)
Sceneggiatura Jules Dassin, René Wheeler, Auguste Le Breton
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Rififi, film francese del 1955 con Jean Servais, regia di Jules Dassin,

Dialoghi

[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Cliente [al cameriere che sostituisce la bottiglia di champagne]: Ehi, ma questa non è ancora finita.
    Mado: E con ciò? Hai i crampi al portafoglio, bellezza?
  • Tony: È questo il tuo Cesare? Che ha fatto, ha spogliato un pupazzo?
    Mario [a Cesare]: Te l'avevo detto che era formidabile.
    Cesare: Be' sì. Meglio sembrare un manichino che avere l'aria da beccamorto.
  • Cesare: Che ne è di Mario?
    Tony: È morto.
    Cesare: Morto...
    Tony: Sei stato tu. Tu hai spifferato.
    Cesare: Perdono. Ho avuto paura. Paura.
    Tony: Mi piacevi. Mi dispiace, Cesare. Ma conosci la regola.
    Cesare [ultime parole]: Me lo merito.
  • Jo: Ma perché mi guardi in quel modo? È anche mio figlio! Perché me ne vuoi? Dimmi!
    Luisa: No, non te ne voglio. C'è una cosa che ho sempre desiderato di dirti. Ci sono ragazzi, milioni di ragazzi che hanno conosciuto la miseria, come te. Che differenza c'è tra loro e te? Perché tu sei diventato un bandito, un forte, e gli altri no? Lo sai cosa penso? Sono gli altri i forti.

Citazioni su Rififi

[modifica]
  • Nel filone gangster del colpo grosso, rimane un classico, grazie all'alta ingegneria narrativa che culmina nella celebre sequenza muta di mezz'ora. Dopo 4 anni di purgatorio, Dassin, messo sulla lista nera del maccartismo a Hollywood, dirige in Francia uno di quei thriller realistici di cui aveva la specialità in America e segna una svolta nel polar francese. Tutto concorre alla felicità del risultato: la fonte letteraria (Auguste Le Breton), la fotografia di Philippe Agostini, le musiche di Georges Auric, gli interpreti tra cui spicca Servais. (il Morandini)

Altri progetti

[modifica]