Robert Kubica

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Robert Kubica nel 2014

Robert Kubica (1984 − vivente), pilota automobilistico polacco.

Citazioni di Robert Kubica[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Di solito non mi lodo, ma devo dire che quest'anno ho guidato veramente bene, sono riuscito quasi sempre a esprimere tutto il mio potenziale. Certo, come tutte le persone competitive amo vincere e vedo il secondo posto come una sconfitta.[1]
  • Quando sei un pilota di F1, ci sono due cose che si desiderano sempre: una è diventare campione del Mondo e l'altra è guidare per la Ferrari.[2]

Robert Kubica, finalmente Ferrari: "Dura non aver corso con lei in F1"

Intervista di Carlo Platella, formulapassion.it, 24 aprile 2024.

  • Per me il motorsport è una passione, non mi sento di aver fatto chissà che carriera.
  • Di ricordi positivi [...] direi essere riuscito a tornare in Formula 1. Non è stato semplice e purtroppo mi sono ritrovato con un pacchetto non all'altezza. A livello umano però è stata una bella sfida. Il mio obiettivo non era tornare in Formula 1 a ogni costo, ma tornare nella categoria più alta dell'automobilismo a un livello competitivo. Alcuni pensano che io non sia stato competitivo, ma l'anno dopo mi è bastato un solo giorno di test con l'Alfa a Barcellona per esserlo. Parecchi nel team erano sorpresi. Io so che se avessi avuto una macchina non dico da prima fila, ma anche un'Alfa Romeo del 2020, probabilmente avrei fatto molti più anni in Formula 1 e sarebbe andata diversamente. Però è la vita e dal lato umano per me è stata una bella avventura.
  • Raramente vedrai un tifoso casuale su una prova speciale, mentre è molto più probabile incontrarlo a una gara di Formula E, che magari si trovava da quelle parti ed è andato a vedere per curiosità. La verità è che un appassionato di rally deve faticare non poco per andare a vederli. Al giorno d'oggi è cambiato lo stile di vita e vogliamo tutto subito. I rally sono diventati difficili da vendere. Con questo non sto dicendo che i tifosi che vengono in pista siano per forza casuali. In Formula 1 però, mentre vent'anni fa 10 minuti prima delle qualifiche il paddock sarebbe stato deserto, negli ultimi anni sembra Piazza Duomo a Milano, pieno di gente a passeggio e a scattarsi le foto per far vedere di essere lì, mostrando scarso interesse per quello che accade in pista.
  • L'ultima generazione di piloti si è preparata con i simulatori e in generale con una tecnologia che negli ultimi vent'anni ha fatto dei passi in avanti. Prepararsi è più facile, ma allo stesso tempo hanno un grosso svantaggio: non hanno mai usato delle gomme vere. In qualsiasi categoria si vada oggi è dominata dalle gomme, sono un fattore importantissimo. La gomma non ti fa andare più forte, ma ti fa viaggiare parecchio più piano.
  • La FIA ha fatto dei passi da gigante negli ultimi trent'anni sulla sicurezza, tra circuiti e macchine. Tuttavia sono state fatte delle scelte all'insegna dell'ambientalismo, non pensando che se una macchina va a sbattere perché ha le gomme fredde poi per i pezzi di ricambio bisogna accendere i macchinari oppure spedirli in aereo, consumando molto di più. Quando facciamo i test poi, in media completiamo 20 giri in più al giorno solo per scaldare le gomme. Abolire gli scaldoni per essere più ecologici suona bene, ma così non siamo ambientalisti.
  • Nel 2005 andai al primo test in Formula 1 con Renault senza aver mai guidato un simulatore. Oggi invece quando un giovane sale su una Formula 1 è difficile che sia la prima volta che la guida. Probabilmente avrà fatto trenta giorni di simulatore e forse anche dei test privati di nascosto di cui nessuno è a conoscenza. Un'altra differenza è che quando oggi un pilota scende dalla macchina ha accesso a tutti gli onboard, così come qualsiasi tifoso dal cellulare. Quando correvo in F1 nel 2006 invece non avevo gli onboard degli altri. [...] Per accumulare esperienza ci vuole tempo, ma oggi fare subito colpo è più semplice. In ogni caso, lavorare su quegli ultimi due decimi è sempre tosta e il talento non basta. [...] Chi pensa di costruire una carriera nel motorsport basandosi solo sul talento sta rischiando grosso.
  • Il risultato finale [...] non dipende solo da te, uno cerca solo di amplificare le proprie possibilità. In passato in Formula 1 mi capitava di tornare a casa arrabbiato nero dopo aver conquistato un podio e invece di essere contento dopo un ottavo posto, perché sapevo che in quel momento fosse il nostro massimo. Sulla carta è ovvio che il terzo posto è migliore, ma la verità è che preferisco tornare a casa con la consapevolezza che come gruppo abbiamo fatto bene.

Note[modifica]

  1. Citato in A Kubica va bene così, msn.com, 6 novembre 2008. [collegamento interrotto]
  2. Citato in Luca Ferrari, F1 | Kubica: senza l'incidente sarebbe potuto diventare pilota Ferrari nel 2012, formulapassion.it, 26 aprile 2014.

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