Rosalind Picard

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Rosalind Picard nel 2007

Rosalind Wright Picard (1962 – vivente), imprenditrice e accademica statunitense. 

La signora della A.I. che cerca le emozioni

Intervista di Viviana Mazza, Corriere della Sera, 30 ottobre 2022.

  • Non volevo occuparmi di emozioni, in quanto donna e ingegnera che voleva essere presa sul serio, ma i miei studi non facevano che portarmi ad essa. Con tutti gli input che ricevi, come fai a sapere su cosa focalizzarti e cosa conta davvero? Nessun computer lo sa. Forse, ho pensato, hanno bisogno di qualcosa come le emozioni. E studiandole ho capito che non sono importanti solo per la percezione, ma anche per le decisioni razionali, il che mi è parso stupefacente.
  • Noi ingegneri del MIT siamo come Spock (di Star Trek, ndr): pensiamo di essere obiettivi e perciò ritenevo per lo più irrilevanti le emozioni. E la maggioranza dei colleghi, quand'ho inziato a parlare di Affective computing mi chiedeva: perché? È solo "rumore". Ho scritto il libro [Affective Computing, Informatica affettiva] per far capire che era importante per il futuro dell'interazione intelligente tra esseri umani e computer.
  • L'Intelligenza Artificiale si era arenata... e onestamente è ancora arenata. Non era flessibile né piacevole nell'interazione, le persone mostravano rabbia verso i loro stupidi computer. E ho pensato se sono intelligenti, devono poter leggere in nostri segnali. È stato l'inizio dell'Affective computing.
  • [Dove si è arenata l'intelligenza artificiale?] In punti diversi: all'inizio si riteneva che si dovesse usare la semantica più che la matematica. [...] Oggi si è arenata nel senso che le persone che ci lavorano dimenticano quant'è importante il contesto: ci sono stati progressi nell'insegnare all'AI a riconoscere le espressioni facciali ma interpretarle e capirle nel contesto è davvero difficile.
  • [Lei è una pioniera nel campo dei braccialetti e dispositivi indossabili: possono leggere le emozioni?] Non leggono i sentimenti interiori, ma cose come le variazioni del battito cardiaco o la conduttanza cutanea: quando le mani sudano perché sei nervoso o sei eccitato in anticipazione di qualcosa e il cervello stimola cambiamenti nell'elettricità cutanea... Non leggono le emozioni ma segnali fisiologici che in contesti ristretti possono essere correlati a eccitazione anticipatoria. Attenzione: è correlazione e non causalità.

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