Star Trek (serie classica)

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Voce principale: Star Trek.

Star Trek

Serie TV

Immagine Star Trek TOS logo.svg.
Titolo originale

Star Trek

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

1966 - 1969

Genere fantascienza
Stagioni 3
Episodi 79
Ideatore Gene Roddenberry
Rete televisiva NBC
Interpreti e personaggi


Star Trek è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1966. Questa serie, la prima, è conosciuta anche come serie classica per distinguerla dalle successive.

Frasi ricorrenti[modifica]

  • È morto, Jim. (Leonard McCoy) [Al Capitano Kirk]
  • Mi porti su, signor Scott. (James T. Kirk) [A Scotty]
  • Non si possono cambiare le leggi della fisica! (Montgomery Scott) [Al Capitano Kirk]
  • Voglio che sia tentato anche l'impossibile. (James T. Kirk)

Introduzione[modifica]

  • Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima. (James T. Kirk)

Prima stagione[modifica]

Episodio 0, Lo zoo di Talos[modifica]

  • Non sono abituato ad avere donne in plancia. (Christopher Pike)
  • Hanno scoperto una nuova realtà: il sogno come vita, perché quando questo si concretizza diventa più importante dell'esistenza stessa. Tutto perde valore: amori, affari. Non è più necessario organizzare la propria vita, né lavorare per mantenerla. Basta sognare e tutto diventa facile e bello come tutti hanno sempre desiderato. (Vina)
  • La vita: o la domini o la subisci passivamente, le volti le spalle e cominci a morire. (Christopher Pike)
  • I sogni più grandi degli esseri umani riguardano ciò che non si può fare. (Vina)
  • Dottori della Terra e dello spazio: sempre i soliti impiccioni. (Christopher Pike)

Episodio 1, Trappola umana[modifica]

  • Le manifestazioni di dolore non cambierebbero gli eventi, tenente. Se gli umani riuscissero a capire questo, si eviterebbero molte inutili sofferenze. (Spock)
  • [Sui bisonti] Una volta ce n'erano a migliaia, sa? Le praterie diventavano nere come per incanto. Potevano coprire un intero stato. Quando correvano, sembrava il rombo del tuono. (Robert Carter)

Episodio 2, Il naufrago delle stelle[modifica]

  • C'è un milione di cose nell'universo che potrai avere e un milione di cose che non avrai mai. Devi accettare la realtà, se vuoi diventare un uomo. (James T. Kirk)

Episodio 3, Oltre la galassia[modifica]

  • James T. Kirk: Non le ho mai detto che gioca a scacchi in modo davvero irritante, signor Spock?
    Spock: "Irritante"? Ah sì, è un'emozione di voi terrestri.
  • Giornale di bordo del capitano. Data astrale 372.9.[1] Condizioni della nave: stiamo tornando indietro con un solo motore a propulsione, i motori principali sono bruciati, la capacità della nave di viaggiare a velocità astrale è nulla, le basi terrestri lontane in condizioni normali solo alcuni giorni ora sono ad anni luce di distanza. L'interrogativo è questo: che cosa ha distrutto il Valiant? Gli occupanti sono passati incolumi attraverso quella barriera come noi. Che cosa è loro successo dopo? (James T. Kirk)
  • [Spinoza] A leggerlo diventa piuttosto semplice, puerile perfino. Non sono affatto d'accordo con lui. (Gary Mitchell)
  • Il mio amore ha le ali | Tenui, cose piumate | Aggraziate nella morbida curva e nella punta affusolata. La donna usignolo scritto da... da Tarbolde sul pianeta Canopus.[2] (Gary Mitchell) [Recitando a memoria la poesia]
  • Data astrale 1313.1: ci stiamo avvicinando a Delta Vega. Mantenere l'orbita standard. Questo pianeta, completamente disabitato, è leggermente più piccolo della Terra, desolato, ma ricco di cristalli e minerali. Il compito di Kelso: scendere con una squadra specializzata per tentare di rigenerare i motori centrali. Il nostro compito: sbarcare su quel pianeta un uomo che conosco da 15 anni, e se ci riusciamo, abbandonarlo là. (James T. Kirk)
  • James T. Kirk: La dottoressa, esperta psichiatra, non lo reputa pericoloso. Perché lei sì?
    Spock: Perché è un'emotiva! Io no. Per me esiste solo la logica.
  • Giornale di bordo, data astrale 1313.3: nota di elogio per il tenente Kelso e la squadra tecnica. In orbita sopra di noi i motori dell'Enterprise sono quasi interamente riattivati. I componenti della squadra di sbarco stanno ora risalendo. Mitchell, è in fase di continuo mutamento, e diventa ogni minuto più potente. (James T. Kirk)
  • La pietà mal si addice al comando. (Gary Mitchell)
  • Anche un Dio ha bisogno di pietà. (James T. Kirk)
  • James R.[3] Kirk circa dal 1277.1 al 1313.7 (Epitaffio del Capitano Kirk) [Dalla lapide che fa apparire Gary Mitchell]
James R. Kirk C. 1277.1 to 1313.7
  • La morale è per gli uomini, non per gli dèi. (Gary Mitchell)
  • [A Gary Mitchell] Un Dio vestito ancora di debolezza umana. (James T. Kirk)
  • [A Gary Mitchell] Dio, geloso! Se Dio significa questo, preferisco l'essere umano. (James T. Kirk)
  • Mi dispiace. Lei non sa cosa significhi sentirsi quasi un Dio. (Elizabeth Dehner) [Ultime parole]
  • Giornale di bordo, data astrale 1313.8: ancora due vittime, la dottoressa Elizabeth Dehner, caduta nell'adempimento del proprio dovere, e l'aiuto comandante Gary Mitchell, stessa motivazione. (James T. Kirk)

Episodio 4, Al di là del tempo[modifica]

Spock in Al di là del tempo
  • Leonard McCoy: Ha 242 pulsazioni al minuto, pressione del sangue praticamente inesistente, ammesso che sia sangue la strana sostanza verde che scorre nelle vene.
    Spock: Queste misurazioni sono del tutto normali per me, e finché la mia anatomia sarà diversa dalla vostra, io sarò tranquillo.
  • Non sempre nel nostro lavoro ci rendiamo conto del tutto. Ne prendiamo atto e andiamo avanti. (James T. Kirk)
  • Gli strumenti segnalano solo quello per cui sono stati predisposti. (Spock)
  • La scherma tonifica i muscoli, aguzza la vista e rende pronti i riflessi. (Hikaru Sulu)
  • [Su Hikaru Sulu] Pensa di essere uno spadaccino del 18esimo secolo. (Spock)
  • [Dopo che Sulu è impazzito per colpa di un virus alieno e si crede uno spadaccino maneggiando un fioretto, è stato appena neutralizzato da Spock ]
    James T. Kirk: A volte la violenza è necessaria.
    Spock: Portate D'Artagnan in infermeria.
  • Mia madre... Non le ho mai detto di amarla. [...] Era una terrestre, e vivere su un pianeta dove amore, emozione, sentimento... [...] Rispettavo mio padre, le sue abitudini. Temo la mia natura terrestre. (Spock)
  • [Sull'USS Enterprise (NCC-1701)] A questa astronave ho dato tutto, tutta la mia vita. Non posso liberarmene. Devo vivere per lei. [...] Adesso lo so: è come una donna, come una donna viva, da toccare, da possedere, una spiaggia da raggiungere, come se avesse capelli soffici da accarezzare. (James T. Kirk)

Episodio 5, Il duplicato[modifica]

  • Lei è il capitano, e come tale non può dimostrarsi vulnerabile agli occhi del suo equipaggio. Ai loro occhi, lei deve apparire sempre perfetto, altrimenti loro perderanno la fiducia e lei le leve del comando. (Spock)
  • Tutti abbiamo il nostro lato oscuro, tutti. Fa parte di noi. È un lato caratteristico degli esseri umani. (Leonard McCoy)
  • Sopravvivere conciliando due personalità non è impossibile. Io sono sia umano che vulcaniano, e questo mi crea dei conflitti interiori spesso molto difficili da sopportare. La mia opinione si basa sull'esperienza personale. È stato infatti la mia intelligenza che mi ha permesso di sopravvivere. Il mio cervello ha vinto. (Spock)

Episodio 9, Trasmissione di pensiero[modifica]

  • Interessante. Voi gente della Terra avete accettato la violenza organizzata per 40 secoli, ma imprigionate quelli che la usano per scopi privati. (Spock)
  • Dove non c'è emozione, non c'è motivo di violenza. (Spock)
  • Uno dei vantaggi di essere capitano, dottore, è di poter chiedere consigli senza averne bisogno. (James T. Kirk)

Episodio 10, L'espediente della carbonite[modifica]

  • Diario del capitano, data astrale 1512.2: un oggetto non identificato di forma cubica ha interrotto il nostro lavoro di ricerche topografiche in questa zona. Il comando è temporaneamente affidato al signor Spock dato che ho sovuto passare una visita di controllo dal dottor McCoy. (James T. Kirk)
  • E poi che sono io, un dottore o un nostromo di bordo?![4] (Leonard McCoy)
  • David Bailey: Il fatto che abbia alzato la voce non significa che abbia avuto paura o che non so fare il mio lavoro. È umano che in tali situazioni le nostre ghiandole scarichino adrenalina.
    Spock: Un fattore davvero fastidioso. Ha mai pensato di togliersele?
    David Bailey: Molto spiritoso.
    Hikaru Sulu: È inutile ragionare con il signor Spock. Ogni volta ti riduce a pezzi.
  • Diario del capitano, data astrale 1513.8: le carte stellari d questa zona non rivelano alcun pianeta abitabile. La provenienza e gli scopi del cubo sono sconosciuti. Ci troviamo bloccati a motori spenti da otto ore.[5] (James T. Kirk)
  • Diario del capitano, data astrale 1514.0: il cubo è stato distrutto. I danni alla nave sono minimi. La mia posizione di comandante mi impone una scelta difficile: proseguire su questa rotta o rientrare. (James T. Kirk)
  • Tutto ciò che non può essere inserito nei nostri schemi razionali ci spaventa. (James T. Kirk)

Episodio 11, L'ammutinamento: Parte 1[modifica]

  • Non si diventa infedele d'un colpo. (James T. Kirk)
  • Abbiamo imparato a controllare tutti gli organi del corpo umano eccetto uno: il cervello. È nel cervello racchiusa tutta la vita. (Leonard McCoy)
  • Leonard McCoy: [Su Spock] Il semplice fatto che sia un vulcaniano lo rende incapace di dire bugie.
    James T. Kirk: Ma ha anche sangue umano.
    Leonard McCoy: Ma questo lo vuole completamente ignorare. Pensare o semplicemente agire come facciamo noi lo sconvolgerebbe completamente.

Episodio 13, La magnificenza del Re[modifica]

  • Data astrale 2818.9
  • Spock: I vulcaniani non hanno bisogno dei dubbi benifici dell'alcool.
    Leonard McCoy: Eh, ecco perché sono stati conquistati.
  • I mondi possono cambiare, le galassie disintegrarsi, ma una donna rimane sempre una donna. (James T. Kirk)
  • La rivoluzione ha avuto buon esito. Ma la sopravvivenza da drastiche misure. Mantenervi in vita rappresenta una minaccia per il benessere della società. Significherebbe una fine sicura per i membri stimati e rispettati della colonia. Pertanto, non ho scelta. Devo decretare la vostra morte. L'esecuzione sarà immediata. Firmato Kodos, governatore di Tarsus IV. (Kodos)
  • La storia è un giudice implacabile. (James T. Kirk)
  • Il sangue scorre, il corpo s'indebolisce, non resta forse nient'altro che una memoria che decade. Ho imparato a non attribuire alla vita il valore che non merita. Io sono stanco. Il passato è un incubo. (Kodos)
  • Nella storia della medicina, nessun dottore è mai riuscito a vedere una commedia dall'inizio. All'ultimo momento... (Frase interrotta) (Leonard McCoy)

Episodio 14, La navicella invisibile[modifica]

Data astrale 1709.6

  • [Sulla guerra romulana] Come tutti sapete, tale conflitto fu combattuto con armi atomiche, e strumenti spaziali altrettanto primitivi dove non esistono alloggi, né posto per i prigionieri. Era impossibile anche la comunicazione visiva da nave a nave. Pertanto, nessuno, né un terrestre, né un romulano, ha mai visto il proprio avversario. I terrestri immaginano che i romulani siano aggressivi, crudeli, e pericolosi, e solo i romulani sanno cosa pensano dei terrestri. Il trattato definito via radio dichiarò questa zona neutra. Penetrare in essa, sia da una parte che dall'altra, costituirebbe un atto di guerra. Da allora, il trattato fu sempre rispettato. (Spock)
  • Sono dei romulani! Se fuggiamo davanti a loro, avremo una guerra sicura, e torneranno non con una nave ma con la flotta al completo. (Stiles)
  • Vulcano, come la Terra, ha avuto un periodo di aggressività, di colonizzazione selvaggia anche per il metro terrestre. E se i romulani sono ispirati da questa filosofia marziale, guai a noi se ci mostreremo deboli. (Spock)
  • Jame T. Kirk: Vorrei essere in crociera di piacere sul mare, senza troppa mondanità. Una cosa tranquilla, e niente responsabilità. Perché proprio io? Mi guardo intorno e scorgo uomini in attesa della mia prossima mossa. Bones, e se dovessi sbagliare?
    Leonard McCoy: Capitano, io...
    James T. Kirk: No, non mi aspetto una risposta.
    Leonard McCoy: Ma ne ho una! Qualcosa che raramente ho detto, anche a un amico. In questa galassia ci sono con ogni probabilità tre milioni di pianeti simili alla Terra, e in tutto l'universo tre milioni di milioni di galassie simili a questa, e in un tale infinito ognuno di noi è un essere unico. Non distrugga quello di nome Kirk.
  • [Rivolto a James T. Kirk] Lei e io siamo uguali. In una situazione diversa, avremmo potuto essere amici. (Comandante romulano)

Episodio 15, Licenza di sbarco[modifica]

  • Sul mio pianeta, riposare vuol dire riposare, cessare di usare energia. Secondo me, è estremamente illogico correre su e giù sull'erba sprecando energia invece di conservarla. (Spock)
  • Tonia Barrows: [Prima di spogliarsi] Non guardi!
    Leonard McCoy: Mia cara ragazza, io sono dottore, e quando guardo io, è solo per dovere.
  • Più complessa è la mente, più grande è il bisogno della semplicità del gioco. (James T. Kirk)

Episodio 16, La Galileo[modifica]

Data astrale 2822.3

  • So che ogni comando ha il suo fascino, anche in circostanze come questa. Ma io non gioisco per l'idea del comando né ne sono spaventato. Il comando esiste e io farò soltanto tutto ciò che è logico fare. (Spock)
  • Leonard McCoy: La vita e la morte non sono logiche.
    Spock: Però il raggiungimento d'una meta lo è sempre.
  • È più razionale sacrificare una vita piuttosto che sei. (Spock)
  • Mi stupisce sempre lo scarso rispetto che voi terrestri avete per la vita. (Spock)
  • Il rispetto è qualcosa di razionale. (Leonard McCoy)
  • [A bordo della Galileo, subito dopo che Spock è stato tratto in salvo dal pianeta Taurus II]
    Spock: Signori, grazie per avermi salvato, anche se ciò poteva compromettere la tenue possibilità che avevate di sopravvivere; sarebbe stato logico abbandonarmi.
    Leonard McCoy: Signor Spock, devo avvertirla che sono stanco della sua logica.
    Spock: Uhm, il suo comportamento non è logico.

Episodio 17, Il cavaliere di Gothos[modifica]

  • Spock: Non mi piace l'intelligenza senza disciplina. Non mi piace il potere senza propositi costruttivi.
    Trelane: Oh, ma Signor Spock, lo sa che lei manca della più elementare cortesia? Ha cattive maniere. La sua metà umana viene fuori dopotutto.

Episodio 20, Corte marziale[modifica]

  • Sono per metà vulcaniano. I vulcaniani non fanno congetture. Io parlo per semplice logica. Se lascio andare una pietra su un pianeta che ha gravità positiva, non ho bisogno di vederla cadere per sapere che è effettivamente caduta. (Spock)
  • Gli esseri umani hanno delle loro caratteristiche, proprio come gli oggetti inanimati, ed è impossibile per il capitano Kirk agire in preda al panico o al rancore. Non è nella sua natura. (Spock)

Episodio 21, Il ritorno degli Arconti[modifica]

  • È tempo che impariate che la libertà non è mai un dono. (James T. Kirk)
  • Senza libertà di scelta, non c'è creatività, e senza creatività non c'è vita. (James T. Kirk)

Episodio 22, Spazio profondo[modifica]

  • Diario del capitano, data astrale 3141.9: sono trascorse diverse ore dall'intercettamento dell'astronave, la nostra presenza è stata finora ignorata. I nostri sensori rilevano macchinari funzionanti e segni di vita, ma non ci sono state indicazioni di pericolo nei nostri confronti. (James T. Kirk)
  • Spock: L'astronave è stata danneggiata dalle meteoriti, i radar hanno decifrato un nome: SS Botany Bay.
    Kirk: Controlli se è stata registrata.
    Spock: Ho controllato, ma non risulta. I dati di quel periodo sono frammentari. Il 1990 è stata l'epoca della vostra ultima cosiddetta "guerra mondiale".
    McCoy: Le Guerre Eugenetiche.
    Spock: Certo, il vostro tentativo di migliorare la razza attraverso la selezione.
    McCoy: Un momento, non il nostro tentativo, signor Spock! Un gruppo di scienziati ambiziosi! Una razza a lei familiare: devoluta alla logica, completamente priva di emozioni!
    Kirk: Basta così, signori, calma! Faccia preparare l'asse di attrazione, agganciamo quella astronave.
    Spinelli: Asse di trazione pronto, signore.
    Kirk: Il ponte è suo, signor Spock. Vuole unirsi a noi, dottore?
    McCoy: Se mi sta dando una possibilità di scelta, preferisco...
    Kirk: D'accordo. Ah, ehm, mi occorre qualcuno che sappia qualcosa della Terra intorno alla fine del secolo XX, come si chiama quella studiosa di storia, il tenente McGivers?
  • Scott: Sembra che quella astronave ci stesse aspettando: il calore aumenta, atmosfera completa d'ossigeno.
    Kirk: Molto interessante. È pronto, McCoy?
    McCoy: No. Sono venuto su quest'astronave per fare il medico, non per far catapultare su e giù i miei atomi nello spazio!
    Kirk: Lei è una persona antiquata, McCoy.
  • [A bordo del Botany Bay]
    Scott: Non c'è dubbio, sono meccanismi dei terrestri del XX secolo. Questa è energia atomica di vecchio tipo, macchinari ingombranti, credo si chiamassero unità transistor. Mi piacerebbe esaminare questa astronave.
    Marla: Capitano, sembra che dormano.
    Kirk: Animazione sospesa?
    Marla: Mhm. Ho visto delle vecchie fotografie, era necessaria a causa del lungo tempo richiesto dai viaggi spaziali fino all'anno 2018 circa, ci volevano molti anni per viaggiare da un pianeta all'altro.
    Kirk: È possibile che siano ancora vivi? Dopo secoli di viaggio?
    McCoy: In teoria è possibile, ma non ho mai sentito di un periodo così lungo.
  • Khan [dopo essere stato risvegliato]: Quanto? Quanto tempo?
    Kirk: Quanto tempo? Da quanto tempo dorme? Due secoli interi, crediamo. [al comunicatore] Squadra a Enterprise, rispondete.
    Uhura: Parlate squadra di atterraggio, vi sentiamo.
    Kirk: Agganciate l'asse del dottor McCoy, torna indietro un uomo che abbiamo trovato qui.
    Marla [osservando Khan]: Magnifico...
  • Diario del capitano, supplemento: sono ormai dieci ore che ci troviamo affiancati all'astronave Botany Bay, una squadra di macchinisti e specialisti medici sta completando l'ispezione dell'astronave misteriosa. Prima di risvegliare gli altri uomini, aspettiamo però di vedere come si comporta l'uomo che abbiamo già trasportato a bordo. Il dottor McCoy è stupefatto delle sue capacità fisiche e di recupero. (James T. Kirk)
  • Kirk: Kirk a squadra d'ispezione.
    Scott: Qui Scott.
    Kirk: Scott, ha trovato qualche dato, qualche diario di bordo?
    Scott: Negativo, capitano. Erano in animazione sospesa quando l'astronave è partita.
    Kirk: Quanti sono vivi?
    Scott: Dodici unità non sono sopravvissute, ne rimangono 72. Circa trenta di queste sono donne.
    Kirk: Chiudo. 72 sono vivi, un gruppo di sopravvissuti del 1990. Una scoperta notevole, signor Spock. E ci sono molte domande rimaste senza risposta di quegli anni.
    Spock: Un'epoca strana e violenta nella vostra storia. Non ci sono dati sull'astronave Botany Bay. Capitano, le astronavi DY-100 erano adibite soltanto a viaggi interplanetari. Con dei semplici motori a energia nucleare, i viaggi stellari erano considerati poco pratici. C'era una probabilità su diecimila che arrivassero in un altro sistema stellare. Come mai non se ne sa nulla?
    Kirk: "Botany Bay"... Era il nome di una colonia penale sulle coste australiane! Se hanno scelto questo nome significa che...
    Spock: Se pensa che sia un'astronave adibita alla deportazione di criminali, è arrivato a una conclusione totalmente illogica.
    Kirk: Oh?
    Spock: La vostra Terra era sull'orlo di un'età buia, intere popolazioni stavano per essere annientate; non avrebbero mai sprecato una delle loro astronavi più avanzate per deportare un gruppo di criminali.
    Kirk: Sì, questo svaluta la mia ipotesi. Ma sto ancora aspettando la sua.
    Spock: Vede, una teoria richiede fatti concreti, capitano. Fino ad ora, non ne ho nessuno.
    Kirk: E questo la irrita, signor Spock.
    Spock: Irritarmi?
    Kirk: Già.
    Spock: Non sono capace di questa emozione.
    Kirk: Le porgo le mie scuse, signor Spock. Lei sospetta da loro qualche pericolo?
    Spock: I fatti poco chiari invitano sempre al sospetto, capitano.
  • McCoy [Khan lo afferra e gli punta un bisturi alla gola]: Allora strangolami, o tagliami la gola, basta che ti decida.
    Khan: Inglese! Pensavo stessi sognando quando l'ho sentito parlare. Dove mi trovo?
    McCoy: Ecco... [fa per muoversi ma Khan lo trattiene] Sta a letto e sta puntando un bisturi alla gola del suo dottore.
    Khan: Risponda alla mia domanda!
    McCoy: Forse le sarebbe più efficace se tagliasse subito la mia carotide, proprio sotto l'orecchio sinistro.
    Khan [lo lascia andare]: Mi piacciono gli uomini coraggiosi.
    McCoy [riprendendo il bisturi]: Stavo solo cercando di evitare discussioni. Si trova bordo dell'astronave Enterprise, la sua astronave è al rimorchio.
    Khan: Mi ricordo una voce, ho sentito dire che io ho dormito per due secoli.
    McCoy: Ha sentito bene.
    Khan: Dov'è il vostro capitano? Ho molte domande da fare.
  • Kirk: James Kirk, comandante dell'astronave Enterprise.
    Khan: Lo vedo.
    Kirk: E il suo nome?
    Khan: Prima ho qualche domanda da fare. Dove siamo diretti?
    Kirk: Siamo diretti alla Base Stellare 12, un pianeta del sistema Gamma 400, la nostra base di comando di settore. Questo le dice niente?
    Khan: E la mia gente?
    Kirk: 72 contenitori di animazione sospesa sono ancora in vita.
    Khan: Li risveglierete?
    Kirk: Appena arriveremo alla Base Stellare 12.
    Khan: Capisco...
    Kirk: E ora?
    Khan: ...Khan è il mio nome.
    Kirk: "Khan", nient'altro?
    Khan: Khan.
    Kirk: Qual è la data della vostra partenza? So che è avvenuta intorno al 1992, ma...
    Khan [lo interrompe]: Mi sento come se avessi affrontato una grossa fatica. Possiamo continuare il colloquio in un altro momento?
    Kirk: I fatti di cui ho bisogno, signor Khan, non ci prenderanno molto tempo, per esempio la natura della vostra spedizione...
    McCoy: Jim, sarà meglio aspettare un po'.
    Khan: Capitano, potrei avere qualcosa da leggere durante la convalescenza? Ero una specie di ingegnere un tempo. Mi interesserebbe molto conoscere e studiare i manuali tecnici della vostra astronave.
    Kirk: Sì, capisco che deve recuperare duecento anni.
    Khan: Heh, precisamente!
    Kirk: Sono disponibili, per qualsiasi paziente, su questo schermo. Il dottor McCoy le farà vedere come ricevere i nastri della biblioteca.
    Khan: Grazie, capitano. Lei è molto comprensivo.
  • Kirk: Questo "Khan" non era quello che mi aspettavo per essere un uomo del XX secolo.
    Spock: Sta facendo un uso considerevole della nostra biblioteca tecnica.
    Kirk: Dovrà trascorrere il resto dei suoi giorni nel nostro tempo, è giusto che si istruisca. Ma mi dica, lei ritiene che sia il prodotto di una razza selezionata?
    Spock: Può anche darsi, capitano. La sua età coincide. Nel 1993 un gruppo di questi superuomini s'impadronì contemporaneamente del potere in più di quaranta nazioni.
    Kirk: Non li definirei "superuomini": erano aggressivi, arroganti, e cominciarono a lottare tra di loro.
    Spock: Perché gli scienziati non tennero conto di un fatto: da un'abilità superiore, nasce un'ambizione superiore.
    Kirk: Interessante. Se è vero, crearono un gruppo di Alessandri, Napoleoni...
    Spock: Ho raccolto qui dei nomi e fatto dei calcoli: dalla mia stima c'erano ottanta, novanta di questi giovani superuomini che mancavano all'appello quando furono finalmente sconfitti.
    Kirk: Questo fatto non si trova nei libri di storia.
    Spock: Lei rivelerebbe a popolazioni stanche della guerra che circa ottanta Napoleoni potrebbero essere ancora vivi?
  • Marla: Sono lo storico dell'astronave, tenente...
    Khan: ...Marla McGivers.
    Marla: Sì!
    Khan: Mi è stato detto che lei ha partecipato alla mia rinascita.
    Marla: Per una piccola parte.
    Khan: Ho letto molte cose sulle vostre astronavi. Ma hanno un lusso che nei manuali non viene menzionato.
    Marla: Non capisco.
    Khan: Una donna bellissima! [Marla è sorpresa ma lusingata del complimento] Mi chiamo Khan. Si sieda, prego, e parli con me.
  • Tutti uomini coraggiosi del passato: Riccardo Cuor di Leone, Napoleone... Un suo hobby, questi uomini? [scopre che Marla sta dipingendo un suo ritratto] Ne sono onorato! Grazie. Ma l'avverto: tali uomini osano prendere quel che vogliono. (Khan Noonien Singh)
  • Kirk: Perdoni la mia curiosità, signor Khan, ma i miei ufficiali sono ansiosi di sapere di più del suo straordinario viaggio.
    Spock: E di come siate riusciti ad eluderlo dai libri di storia.
    Khan: L'avventura, capitano. L'avventura. Sulla Terra non c'era rimasto altro.
    Spock: C'era la guerra per mettere fine alla tirannia. Molti la considerarono una prova nobile.
    Khan: Tirannia, signore, o il tentativo di unificare l'umanità?
    Spock: "Unificare", signore? Come un branco di animali sotto una frusta?
    Khan: Io ho vissuto personalmente quegli anni, non lo dimentichi! Era un periodo di grandi sogni, di grosse aspirazioni!
    Spock: Sotto dozzine di insignificanti dittatori.
    Khan: Un solo uomo infine avrebbe governato, come Roma sotto Cesare! Pensi alla fase finale.
    Spock: Allora le sue simpatie andavano...
    Khan: Lei ha una tattica eccellente e raffinata, capitano: lascia che il suo secondo attacchi mentre lei, seduto, osserva quali sono i punti deboli!
    Kirk: Ha la tendenza di esprimere le sue idee in termini militari, signor Khan. Questa è una riunione amichevole.
    Khan: Oh, oh oh ho! È stato detto, se ben ricordo, che le riunioni amichevoli sono delle guerre mascherate. Molti preferiscono essere più onesti. Più aperti.
    Kirk: Lei è scappato, aveva paura?
    Khan: Heh... Io non ho mai avuto paura.
    Kirk: Lei è mancato quando l'umanità voleva coraggio!
    Khan [sbattendo il pungo sul tavolo]: Noi offrimmo al mondo l'ordine!!
    Kirk: "Noi"?
    Khan: Esattamente... Esattamente. [rendendosi conto che lo guardano con sospetto crescente] Ma se volete scusarmi, signori, e signora, comincio a sentirmi stanco. Con il suo permesso, capitano, torno al mio alloggio.
  • Marla: Volevo chiederti scusa, non hanno il diritto di trattarti così.
    Khan: È comprensibile, poiché sono una specie di mistero per loro.
    Marla: Per me non sei un mistero! Io so esattamente chi sei.
    Khan: Sì...?
    Marla: Leif Erikson, Riccardo Cuor di Leone, Napoleone... Non so se ti piacerà vivere nel nostro tempo.
    Khan: Allora dovrò rimodellarlo a mio piacere...
  • Kirk [mostra una foto sullo schermo]: Nome: Khan, come lo conosciamo oggi. [cambia in una foto storica] Nome: Khan Noonien Singh.
    Spock: Dal 1992 al '96, comandante assoluto di più di un quarto del vostro mondo, dall'Asia fino a tutto il Medio Oriente.
    McCoy: L'ultimo dei tiranni ad essere sconfitto.
    Scott: Devo confessare, signori, che io ho sempre avuto una certa ammirazione per quest'uomo.
    Kirk: Era il migliore dei tiranni, e il più pericoloso. In un certo senso erano dei superuomini: più forti, più coraggiosi, certamente più ambiziosi, più audaci.
    Spock: Signori, vi prego! Tutto questo romanticismo per un rude dittatore?
    Kirk: Signor Spock, noi esseri umani abbiamo una vena di barbarie in noi, incomprensibile ma senza dubbio presente.
    Scott: Non ci furono massacri sotto il suo regno.
    Spock: Ma non ci fu libertà!
    McCoy: E nessuna guerra finché non fu attaccato.
    Spock: Signori, io...
    Kirk [ridono]: Signor Spock, c'ha frainteso! Possiamo essere contro di lui e ammirarlo allo stesso tempo.
    Spock: ...Illogico.
    Kirk: Completamente. [al comunicatore] Qui il capitano Kirk, mettete subito una guardia 24 ore su 24 agli alloggi del signor Khan.
  • Capitano, benché la sua abilità mi affascini, onestamente lei è un soggetto inferiore. Mentalmente e fisicamente. In verità sono sorpreso di quanto poco si sia avanzato nell'evoluzione umana. Oh, ci sono stati degli indubbi progressi tecnici, ma l'uomo in se stesso ha fatto ben pochi cambiamenti. Sì, credo che ci troveremo a nostro agio nel vostro secolo, capitano. (Khan Noonien Singh)
  • Joaquin, il viaggio è finito. La battaglia ricomincia, solo che stavolta non conquisteremo un mondo, ma l'universo! (Khan Noonien Singh)
  • Kirk: Scott, il ponte.
    Scott: Capitano...! [viene tramortito da due superuomini di Khan] Ah!
    Kirk: Cosa succede laggiù?
    Khan: In questo momento non è in grado di risponderle, capitano. La sua astronave è mia. Ho chiuso tutti i sistemi di supporto vitali al ponte, bloccato le uscite, sono pronto a negoziare.
    Kirk: Inondate tutte le sezioni con il gas.
    Spock: Impossibile, sistemi di intrusione inoperativi. Il signor Khan ha studiato diligentemente i nostri manuali.
    Kirk: Contatto Base Stellare 12.
    Uhura: Tutti i canali sono completamente bloccati!
    Spock: Brillante, ha previsto ogni eventualità nei particolari.
    Khan: L'aria dovrebbe cominciare a mancare da adesso. Volete pensare ad arrendervi?
    Kirk: Negativo.
    Khan: È semplice, capitano: se rifiuta di arrendersi, tutte le persone che si trovano sul ponte moriranno soffocate.
  • Diario del capitano, data astrale 3142.8: si sono impadroniti della mia astronave, dopo avere abbandonato la loro. Ormai è inutile. Pochissima aria è rimasta sul ponte. Raccomando onori per il tenente Uhura, i tecnici di prima classe Thula e Harrison. Il tenente Spinelli. E naturalmente il signor Spock. Mi assumo ogni responsabilità. Mi assumo... [perde i sensi] (James T. Kirk)
  • Niente e nessuna cosa cambia, eccetto l'uomo. I vostri progressi tecnici? Se migliorate un apparecchio meccanico, forse raddoppierete la produttività, ma se migliori l'uomo, ottieni mille volte di più. Io appartengo a questa categoria! (Khan Noonien Singh)
  • Khan: Avrei dovuto rendermi conto che farvi soffocare insieme sul ponte avrebbe creato tra di voi un cameratismo eroico, ma è una cosa diversa rimanere seduti a vedere che succede ad un altro! Accenda lo schermo. [Uhura viene costretta a farlo, viene mostrato Kirk intrappolato] Sono sicuro che lei conosce la camera medica di decompressione, dottore. Il vostro capitano morirà. Se si unisce a me, signor Spock, gli risparmierò la vita. La mia astronave era inservibile e ho bisogno di lei e dell'Enterprise per scegliere un pianeta con una popolazione disposta ad essere guidata da noi.
    McCoy: Ad essere conquistata da voi! E un'astronave renderebbe la cosa molto semplice.
    Khan: Ognuno di voi a turno entrerà lì dentro a morire mentre gli altri guarderanno!
    Marla: Khan, che motivo c'è perché io debba essere presente?
    Khan: Speravo che saresti stata più forte. [Marla esce] Se uno di voi si unisce a me, chiunque, gli risparmierò la vita. [non risponde nessuno] Non ci tenete alla vita?!?
  • Diario del capitano, data astrale 3143.3: il controllo dell'Enterprise è stato ristabilito. Vorrei che le mie prossime decisioni non fossero così difficili. Sarebbe uno spreco mettere in un centro rieducativo Khan e i suoi. Cosa deciderò invece per Marla McGivers? (James T. Kirk)
  • Kirk: Signori, l'udienza è aperta. Con l'autorità conferitami dal Primo Comando della Flotta Spaziale, ordino che tutti i carichi e i capi d'accusa di questo caso vengano derubricati.
    McCoy: Jim! L'autorità che lei...
    Kirk: Credo che la nostra rotta ci porti vicino al sistema stellare Ceti Alpha?
    Spock: Esatto, capitano. Il pianeta numero 5 di quel sistema è abitabile, benché un po' selvaggio e in un certo senso inospitale.
    Kirk: Ma non più di quanto lo fosse all'inizio la colonia australiana di Botany Bay. Quegli uomini andarono a conquistare un continente, signor Khan. Lei saprà conquistare un mondo?
    Khan: Ha mai letto Milton, capitano?
    Kirk: Sì. Capisco. Il tenente Marla McGivers, dovendo scegliere tra la corte marziale e l'atterraggio sul pianeta...?
    Khan [si rivolge a Marla]: Sarà difficile. Dovremo lottare molto per rimanere vivi, per trovare il cibo.
    Marla: Andrò con lui, signore.
    Khan: Una donna superiore! La porterò con me. E ho anche un'altra cosa che desideravo: un mondo da vincere, un impero da costruire.
    Kirk: L'udienza è chiusa. [Khan e i suoi seguaci vengono scortati fuori]
    Scott: È un peccato per uno scozzese doverlo ammettere, ma non conosco Milton.
    Kirk [cita Paradiso Perduto]: Disse questo Lucifero quando cadde nella sua buca: «È meglio comandare in Inferno che servire in Paradiso».
    Spock: Sarebbe interessante, capitano, tornare su quel pianeta tra un centinaio d'anni. Per vedere che razza di piante saranno cresciute dai semi che ha piantato oggi.
    Kirk: Sì, signor Spock. Sarebbe interessante.

Episodio 23, Una guerra incredibile[modifica]

Data astrale 3193.0

  • Diplomatici! Non c'è miglior diplomatico di una scarica energetica, piena potenza. (Montgomery Scott)
  • Morte. Distruzione. Malattie. Orrore. La guerra è fatta di questo, Anan. Ecco perché bisogna evitarla. (James T. Kirk)
  • Gli istinti si possono dominare. Siamo esseri umani con le mani imbrattate dal sangue di milioni di anni di barbarie, ma possiamo evitarlo. Ammettiamo pure di essere assassini, ma oggi possiamo non uccidere. Questo basta: la consapevolezza che possiamo non uccidere. (James T. Kirk)

Episodio 24, Al di Qua del Paradiso[modifica]

  • Data Stellare 3417.3
  • Non capirò mai la capacità femminile di evitare una risposta diretta a qualsiasi domanda. (Spock)
  • L'uomo ristagna senza ambizione, senza desiderio di migliorarsi. (James T. Kirk)
  • Il signor Spock è molto più forte di qualsiasi essere umano. Se provocato crudelmente, può anche arrivare ad uccidere. (James T. Kirk)
  • Io sono quello che sono, Layla. E, se esiste questo purgatorio costruito da noi, dobbiamo tutti viverci, purtroppo. Il mio non può essere migliore degli altri. (Spock)
  • Forse siamo nati per lottare, non per il paradiso. Forse preferiamo guadagnarcelo da soli lottando, tracciarci la strada da soli con le nostre forze. Non siamo capaci di danzare al suono di un dolce liuto, ma per marciare al suono del tamburo. (James T. Kirk)

Episodio 25, Il Mostro dell'Oscurità[modifica]

  • Data Stellare 3196.1
    Sono un dottore, non un muratore! (Leonard McCoy) [Dopo che gli è stato chiesto di curare un essere di roccia.]

Episodio 26, Missione di Pace[modifica]

  • Data Stellare 3198.4
    È curioso come spesso voi umani riusciate ad ottenere tutto quello che non volete. (Spock)
  • Io ho visto ciò che i klingon fanno ai pianeti come il vostro. Sono ridotti soltanto a campi di lavoro forzato per schiavi, niente più libertà, i beni vengono confiscati, gli ostaggi tutti uccisi. E i capi? I capi vengono imprigionati e torturati spaventosamente. (James T. Kirk)
  • Data Stellare 3198.9
    Sono un soldato, non un diplomatico. Posso dirvi solo la verità. (James T. Kirk)
  • Noi klingon abbiamo una reputazione per la nostra severità. Troverete che è meritata. (Kor)
  • Kor: Voi della Federazione ci assomigliate molto.
    James T. Kirk: Noi non siamo come voi! Siamo uno stato democratico.
    Kor: Suvvia, capitano. Non parlo di trascurabili differenze ideologiche. Dico che siamo uguali come caratteristiche. Eccoci qui, su un pianeta di pecore, due tigri, predatori, cacciatori, assassini, ed è proprio questo che ci fa grandi. C'è un intero universo da prendere.
    James T. Kirk: È molto grande, comandante, ed è pieno di gente che non ama i klingon.
    Kor: Certamente. Ma sarà costretto a riconoscere la forza del comando, del potere. La sopravvivenza va guadagnata, capitano.
  • La rispetto, capitano. Ma questa è la guerra, un giuoco a cui i klingon spesso vincono. (Kor)
  • Data Stellare 3201.7
    Ci sono cose per cui vale la pena di morire. (James T. Kirk)
  • Non amo fare il governatore militare, ma governare delle pecore? No! (Kor)
  • Sapete perché siamo così forti? Perché siamo una unità. Ciascuno di noi è parte del grande assieme, sempre sotto sorveglianza. (Kor)
  • James T. Kirk: Abbiamo legittimi motivi contro i klingon. Hanno invaso il nostro territorio, ucciso i nostri cittadini. Sono chiaramente degli aggressori. Vogliono annettersi mezza galassia.
    Kor: E perché no? Siamo i più forti. Avete tentato di bloccarci, di tagliare le nostre risorse, di strangolarci! L'avete cercata voi la guerra.
    James T. Kirk: Voi inviaste l'ultimatum per farci ritirare dalle aree!
    Kor: Le aree non sono in discussione! Appartengono a noi!

Seconda stagione[modifica]

Episodio 1, Il duello[modifica]

Spock e sua moglie T'Pring
  • Spock: Come scegliamo la nostra compagna? Non se l'è mai chiesto?
    James T. Kirk: Siamo portati a pensare che lo facciate secondo logica.
    Spock: No, no, per niente. Noi seguiamo un rituale che ci viene tramandato sin dall'antichità. Voi umani neanche ve lo immaginate. Sembriamo uscire di senno. È una sorta di pazzia che ci fa dimenticare ogni barlume di civiltà. È il pon farr, il tempo dell'accoppiamento. Ci sono esempi simili in natura. I giganteschi uccelli anguilla di Regulus 5, ogni 11 anni essi devono ritornare alle caverne in cui nacquero. E, sulla Terra, i salmoni. Essi devono tornare in quelle stesse acque in cui sono nati per deporvi le uova o morire nel tentativo.
  • Data astrale 3372.7
    Fra qualche tempo, forse capirai che "possedere" non è dopotutto così importante come "desiderare". Non è logico, ma è spesso vero. (Spock)
  • Data astrale 3372.7
    Naturalmente, la sua era una reazione del tutto logica. [...] Agli occhi di un cieco! (Leonard McCoy)

Episodio 2, Dominati da Apollo[modifica]

  • L'offesa è possibile soltanto per voi che avete emozioni. (Spock)
  • [Su James T. Kirk] Agamemnon era un come te, anche Ercole: orgogliosi e arroganti entrambi. (Apollo)
  • Siamo uguali. Condividiamo la stessa storia, lo stesso retaggio, la stessa vita. Siamo uniti aldilà di ogni possibile diversità. Uomo o donna, non fa nessuna differenza. Siamo umani. Siamo umani! Non lo dimentichi, tenente. Ecco come potrà farlo: ricordando che cosa è lei, un piccolo insieme di carne e sangue nell'universo. Questa è l'unica cosa che veramente le appartiene: il resto dell'umanità. (James T. Kirk)

Episodio 4, Specchio, specchio[modifica]

  • Sono medico, e non ingegnere! (Leonard McCoy)
  • Kirk: Fra quanto si avvererà la profezia degli halkans sulla rivolta galattica?
    Spock (specchio): All'incirca fra 240 anni.
    Kirk: E le conseguenze?
    Spock (specchio): Che l'Impero sarà rovesciato, naturalmente.
    Kirk: Che illogico spreco, signor Spock, spreco di vite, di potenziali, di risorse e di tempo. Sa cosa le dico? Che il suo impero è illogico, perché non può durare, e inoltre che lei è illogico a volere che sia così. [...] Se un cambiamento è inevitabile, benefico, non è logico chiedere che sia lei a causarlo?
  • In tutte le rivoluzioni, c'è sempre stato un uomo chiave. (James T. Kirk)

Episodio 5, La mela[modifica]

  • Spock: Dottore, lei applica criteri del tutto umani a culture non umane. Le ricordo che gli umani sono una piccola minoranza in questa galassia.
    Leonard McCoy: Esistono alcuni valori assoluti, signor Spock, che sono validi per tutte le creature, umane e non umane, come il diritto di avere una vita libera e senza restrizioni.
    Spock: O come il diritto al sistema di vita più congeniale.

Episodio 8, Io, Mudd[modifica]

  • Un uomo che non ride mai, che non conversa di nulla se non del suo lavoro, che non parla del suo passato ha certamente qualcosa da nascondere. (Leonard McCoy)
  • Harcourt Fenton Mudd: Senta, Spock, lei sarà anche un valente scienziato, ma non riuscerebbe a vendere brevetti rubati neppure a sua madre.
    Spock: Non riesco a capire perché dovrei preoccuparmi di convincere mia madre ad acquistare brevetti contraffatti.
  • La nostra logica è l'irrazionalità. È un grande vantaggio. (James T. Kirk)

Episodio 9, Guarigione da forza cosmica[modifica]

  • Il nome di Zefram Cochrane è ricordato in tutta la galassia. Hanno dato il suo nome a pianeti e importanti università. (Spock)
  • L'immortalità è fatta soprattutto di noia. (Zefram Cochrane)
  • La nostra specie può sopravvivere solo se ha degli ostacoli da superare. [...] Senza di essi, che ci rafforzano, siamo destinati a morire. (James T. Kirk)

Episodio 10, Viaggio a Babel[modifica]

  • Amanda Grayson: Dopo tutti questi anni trascorsi fra gli uomini, non hai ancora imparato a sorridere.
    Spock: Gli umani sorridono per così poco.
  • Amanda Grayson: La vita non gli è mai stata facile, né come umano né come vulcaniano, da nessuna parte, tranne che nella Flotta Astrale.
    James T. Kirk: Mi pare di capire che Spock non fosse d'accordo con suo padre nella scelta della carriera.
    Amanda Grayson: Mio marito non ha nulla contro la Flotta Astrale, ma i vulcaniani ritengono che la pace non debba dipendere dalla forza.
    James T. Kirk: La Flotta Astrale ricorre alla forza solo in casi estremi, come ultima istanza. E penso che sia molto meglio per uno scienziato poter studiare l'universo piuttosto che entrare nell'academia delle scienze.
    Amanda Grayson: Può darsi. Ma Sarek desiderava che Spock seguisse le sue orme, come egli stesso ha seguito quelli di suo padre.
    James T. Kirk: Sono entrambi... ostinati.
  • I tellariti discutono senza motivo, tanto per discutere. (Sarek)
  • Non è necessario esserne orgogliosi per chiedere che a Spock venga tributata il rispetto dovutogli, non perché è mio figlio, ma per lui stesso. (Sarek)
  • Gav: Pagherà le sue calunnie, Sarek!
    Sarek: Le minacce sono illogiche, e i pagamenti di solito costano cari.
  • Lasci perdere la logica, e provi a considerare motivazioni quali la passione e il guadagno. Quelli sono motivi di omicidio. (Shras)
  • Amanda Grayson: Logica, logica! Ne ho abbastanza della vostra logica! Volete sapere che cosa penso della vostra logica?
    Spock: Emotiva, non è vero?
    Sarek: È sempre stata così.
    Spock: Davvero? Perché l'hai sposata?
    Sarek: Perché, all'ora, era l'unica cosa logica che potessi fare.

Episodio 11, Una prigione per Kirk e co.[modifica]

  • Kras: Che cosa vi offrono, i terrestri? Che cosa avete ottenuto in passato da loro? Polverine e liquidi per i malati? Anche noi la pensiamo come voi, che i malati debbano morire. Solo i forti devono vivere. I terrestri hanno promesso di insegnare ai giovani molte cose. Quali? Quali cose? L'astuzia contro il nemico? L'uso delle armi?
    Eleen: Il klingon dice il vero, Akaar.
    James T. Kirk: La Federazione terrestre vi offre un'altra cosa, Akaar: la sua legislazione, e con essa la più alta fra tutte le sue leggi che riconosce che il vostro mondo vi appartiene e vi apparterrà sempre. Questo ci diversifica dai klingon. Il loro impero non è altro che una serie di conquiste basata sull'uso delle armi e della violenza.
  • James T. Kirk: Come è riuscito a toccarla? Le ha data un calmante?
    Leonard McCoy: No, un bel ceffone.
    James T. Kirk: Non appare nei testi di medicina.
    Leonard McCoy: Nei miei sì, d'ora in poi.

Episodio 15, Animaletti pericolosi[modifica]

  • Data astrale 4525.6
  • I klingoniani, benché brutali e aggressivi, hanno dimostrato maggiore efficienza. (James T. Kirk)
  • Uhura: È veramente adorabile. Che cos'è?
    Cyrano Jones: Una bestiola adatta a una signora. È un tribolo.
    Uhura: Un tribolo?
    Cyrano Jones: È la creatura più dolce che l'uomo conosca, eccetto le donne giovani e belle come lei.
  • Noi klingoniani non pensiamo alle cose futili come fate voi. Non equipaggiamo le nostre navi con... come potrei dire? Cose non-essenziali. (Koloth)
  • [Su un tribolo] È una creatura molto strana, capitano. Il suo trillare potrebbe avere un effetto calmante sul sistema nervoso umano. (Spock)
  • Leonard McCoy: [Su un tribolo] Il 50% del suo metabolismo viene assorbito dalla riproduzione. Sai che succede se diamo al tribolo un eccessivo nutrimento?
    James T. Kirk: Diventerà grasso?
    Leonard McCoy: No. Produrra una schiera di piccoli triboli affamati.
  • Korax: Francamente, i terrestri non mi sono mai piaciuti. Mi ricordano dei vermi a sangue caldo.
    Pavel Chekov: Infame cosacco!
    Montgomery Scott: Lasci perdere. Le conviene essere superiore.
    Korax: Oh, a ripensarci un po' meglio, direi che conosco un terrestre che non ricorda affatto un verme a sangue caldo. Sto parlando del capitano Kirk. Un verme a sangue caldo è morbido, sinuoso, ma Kirk non è morbido. Il capitano Kirk è un prepotente, borioso dittatore di latta pieno di complessi di inferiorità e di desideri repressi! Questo non vuol dire essere morbidi.
    Montgomery Scott: Non se la prenda, ragazzo. Tutti hanno diritto alle proprie opinioni.
    Korax: Ben detto! Dal momento che io penso che Kirk sia anche un diavolo di fango denebiano. Non è ben vista da nessuno dei suoi abitanti.
  • Korax: A noi piace l'Enterprise. Sì, in realtà è così. Quella vecchia bagnarola arrugginita con la forma di un contenitore per l'immondizia! È nota in quasi tutto il quadrante.
    Pavel Chekov: Signor Scott!
    Montgomery Scott: Amico, non pensa di aver esagerato? Vuole ritrattare?
    Korax: Sì, ha ragione. Lo devo. Non intendevo dire che l'Enterprise dovrebbe trasportare immondizie. Volevo dire che lei è un immondizia, e dovrebbe essere gettata via!
  • Spock: [Sui triboli] Possiamo paragonarli ai fiori di campo: non fanno niente che possa essere utile, tranne nutrirsi continuamente. Non vedo come impiegarli in modo pratico.
    Leonard McCoy: Possibile che tutto debba avere un uso pratico per lei? Sono carini, soffici e pelosi, e emettono un suono molto dolce.
    Spock: Potrebbero anche avere il suono di un violino, dottore. Ma non riesco a vederne l'utilità.
    Leonard McCoy: È una caratteristica umana amare gli animali, specialmente se hanno un aspetto piacevole e indifeso.
    Spock: Conosco molto bene le caratteristiche umane. Spesso ne sono sopraffatto. Ma mi sono sempre allenato a non subirne le conseguenze.
  • Quando è eccessivo, tenente, perfino l'amore non è più piacevole. (James T. Kirk)

Episodio 18, La galassia in pericolo[modifica]

  • Spock: Ho già notato questo in voi umani. Gli è più facile piangere alla morte di una sola persona che la morte di un milione. Lei parla sempre dell'insensibilità del cuore vulcaniano, ma che poco spazio sembra esserci nel vostro.
    Leonard McCoy: Soffrire per la morte del vicino, eh, Spock? È quello che noi non sappiamo fare, vero?
    Spock: Se ne foste capace, la vostra storia sarebbe un po' meno sanguinosa.
  • I vulcaniani non sono mai stati vinti, almeno per quanto mi risulta. E l'idea di venire uccisi da un nemico non poteva nemmeno sfiorarli. (Spock)

Episodio 19, Guerra privata[modifica]

  • James T. Kirk: Noi eravamo come voi molto tempo fa. Poi, le nostre armi si svilupparono più della nostra saggezza, e per poco non ci distruggemmo. E da questo esempio traemmo una regola che osserviamo senza eccezioni: evitare che succeda la stessa cosa ad altri mondi. In poche parole, gli uomini devono crescere a proprio modo e nel proprio tempo.
    Nona: Alcuni non crescono mai.
    James T. Kirk: Forse non così rapidamente come gli altri si aspettano, ma noi siamo abbastanza saggi da saperlo, abbastanza saggi da non interferire nel loro sistema di vita o nel loro mondo.
  • James T. Kirk: Ricorda le guerriglie del XX secolo nel continente asiatico? Vi erano coinvolte due grandi potenze, proprio come i klingon e noi. Nessuno osò un'azione di forza.
    Leonard McCoy: Sì, me ne ricordo. E andò avanti così, anno dopo anno.
    James T. Kirk: E lei cosa avrebbe suggerito? Di armare una delle due parti con armi super potenti? Se così fosse stato, ora noi non saremmo qui. No, l'unica soluzione sta proprio in questo, dottore: nell'equilibrio di tre potenze.
    Leonard McCoy: E se i klingon dessero ai loro amici ancora di più?
    James T. Kirk: Be', noi allora daremmo ai nostri altrettanta più potenza. Equilibrio di forza! È il gioco più sporco, il più difficile di tutti, ma è l'unico che possa salvare entrambe le parti.

Episodio 20, Ritorno al domani[modifica]

  • Il rischio! Il rischio è parte del nostro lavoro. (James T. Kirk)

Episodio 21, Gli schemi della forza[modifica]

James T. Kirk in Gli schemi della forza
  • Spock: Perché i nazisti odiano gli zeon?
    Izak: Perché? Perché senza noi da odiare, nessun'altra cosa potrebbe tenerli uniti.
  • Comincio a capire perché a voi umani piace tanto il rischio. Non importa quanto siano le probabilità di riuscita. Quello che vi interessa è il divertimento del rischiare. (Spock)
  • James T. Kirk: Il problema del nazismo non era tanto la malvagità e la psicopatia dei suoi capi, quanto l'assoluta mancanza di democrazia.
    Leonard McCoy: In conclusione, signor Spock, quando un uomo diventa troppo potente, anche se ha le migliori intenzioni, prima o poi non resiste alla mania di grandezza.
    Spock: Grazie dottore. Avevo afferrato il concetto anche senza le sue conclusioni.
    Leonard McCoy: Abbiamo anche un altro detto sulla Terra: Il potere assoluto corrompe assolutamente. Intelligenti questi terrestri, non trova?
    Spock: Sì, i terrestri grandi come Ramses, Alessandro, Cesare, Napoleone, Hitler, Lee Kuan. L'intera storia della Terra è fatta di uomini che ricercano il potere assoluto.

Episodio 23, Le parole sacre[modifica]

  • [Sulla Prima direttiva] Il comandante di un astronave è legato al giuramento di sacrificare la propria vita e quella del suo equipaggio piuttosto che violare questa regola fondamentale. (James T. Kirk)
  • Forse potrei creare qual'cosa contro il raffreddore, ma non certo un elisir di lunga vita. Un alimentazione adeguata e del moto sarebbero senz'altro molto più efficaci. (Leonard McCoy)
  • Ho constatato che di solito è il cattivo a trionfare, a meno che il buono non stia molto attento. (Leonard McCoy)
  • Sul mio pianeta, abbiamo trovato parole simili a queste in molte terre, in molti paesi, tutte ugualmente buone e ugualmente meritevoli di rispetto. Ma da nessuna parte, in nessun'altra terra è stata detta una cosa così importante, e soprattutto in questo modo. Guardate queste parole scritte più in grande delle altre e con estremo orgoglio, parole mai scritte prima, né più ripetute d'allora, parole che dicono fieramente "Noi il popolo". [...] Non sono state scritte per i capi, i re, i guerrieri, ricchi o i potenti, ma per tutto il popolo. Col passare dei secoli, voi avete deformato il significato di queste parole: "Noi, popolo degli Stati Uniti, per formare un unione perfetta, stabilire la giustizia, assicurare la tranquillità nazionale, provvedere alla difesa comune, promuovere il generale benessere e assicurare il bene supremo della libertà a noi stessi e ai nostri postemi, ordiniamo e fissiamo la costituzione". Queste parole e le parole che seguono [...] devono essere applicabili a tutti quanti, o non avvrebbero senso. (James T. Kirk)

Episodio 24, Il computer che uccide[modifica]

  • I computer sono degli efficienti e ottimi servi, ma non vorrei essere a loro servizio. (Spock)
  • Un genio non segue mai uno schema prestabilito. Forse che Einstein, o Kazanga o Sitar su Vulcano hanno formulato nuove teorie secondo un programma preciso? Non puoi dire "oggi farò qualcosa di geniale". Non importa quanto ci vuole, l'essenziale è arrivare. (James T. Kirk)
  • Leonard McCoy: La compassione: la sola cosa che una macchina non potrà mai avere, e che permette l'uomo di stare un gradino più in su. Ha da controbattere, Spock?
    Spock: No, dottore. Io ho sempre sostenuto che i computer sono più efficienti degli uomini, non migliori.
    Leonard McCoy: Ma, mi dica, chi preferirebbe avere intorno?
    Spock: Suppongo che la domanda tenta a costringermi a fare una scelta tra macchina ed essere umano, e credo pertanto d'averla già risposto in precedenza.
    Leonard McCoy: Volevo solo fare un po' di conversazione.
    Spock: Sarebbe più interessante se imprimessi i suoi enagrammi in un computer, dottore. Il torrenziale flusso di illogicità che ne scaturirebbe sarebbe assai divertente.

Terza stagione[modifica]

Episodio 2, Incidente all'Enterprise[modifica]

Data astrale 5027.3

  • Serbare la verità non significa necessariamente mentire. (Spock)
  • Le donne romulane non sono come quelle vulcaniane. Noi non ci dedichiamo solo alla pura logica e alla sterilità della non-emozione. Siamo un popolo di guerrieri, spesso crudeli, ma possediamo altre qualità più interessanti. (Comandante romulano)

Episodio 4, Sul pianeta Triacon[modifica]

  • Gli umani hanno una straordinaria capacità di credere a ciò che vogliono credere e di eliminare ciò che procura loro dolore. (Spock)
  • Spock: Il male cerca di mantenere il proprio potere sopprimendo la verità.
    Leonard McCoy: O ingannando gli innocenti.
  • Senza i seguaci, il male non può diffondersi. (Spock)

Episodio 5, La Bellezza è Verità?[modifica]

Data astrale 5630.7

  • La maggior parte degli esseri umani trova impossibile comprendere l'assoluta necessità di escludere il tumulto delle emozioni e dei pensieri altrui. (Spock)
  • Come sono compatti i vostri corpi, e che grande varietà di sensi avete. Questa cosa che chiamate linguaggio però è notevole. Ne dipendete così tanto, ma nessuno di voi ne è del tutto padrone. Ma nonostante il linguaggio, la vostra solitudine non vi lascia un istante. Vivete tutta la vita isolati in questo involucro così fragile, separati. Quanto siete soli! Terribilmente soli! (Spock fuso all'ambasciatore medusano)

Episodio 7, Day of the Dove[modifica]

  • Non è cosa facile stabilire una tregua coi klingon una volta che sia stato sparso del sangue. (Spock)
  • La Federazione non uccide né maltratta i suoi prigionieri. (James T. Kirk)
  • Sono quelli che odiano e che combattono a doversi fermare, dottore, altrimenti non varrà nulla. (Spock)

Episodio 8, La ragnatela tholiana[modifica]

  • Nei momenti difficili, talvolta gli uomini vedono quel che desiderano vedere. (Spock)

Episodio 9, Umiliati per forza maggiore[modifica]

  • Platone ricercava la verità e la bellezza e, soprattutto, la giustizia. (Spock)
  • Io ho notato che questo sfogo salutare di emozioni spesso però non lo è affatto per chi ti sta vicino. (Spock)

Episodio 13, Elena di Troia[modifica]

  • So per esperienza che quasi tutti i pregiudizi esistenti tra persone diverse cadono non appena ci si conosce meglio. (James T. Kirk)
  • Signor Spock, le donne del suo pianeta sono logiche, ed è il solo pianeta in tutta la galassia che vanti tale prerogativa. (James T. Kirk)

Episodio 15, Sia questa l'ultima battaglia[modifica]

  • Chekov: Anche sulla Terra c'erano le persecuzioni un tempo. Ricordo d'averlo letto sui testi storia.
    Hikaru Sulu: Sì, ma succedeva nel XX secolo. Oggi non esiste più un modo di pensare così primitivo.
  • Kirk: Sono io il capitano, e la nave seguirà la rotta da me stabilita, altrimenti ordinerò la sua distruzione.
    Bele: Lei sta bluffando!
    Kirk: Io la distruggerò!
    Bele: Non può distruggere questa nave, come io non posso cambiar colore.
    Kirk: Tenente Uhura, colleghi il ponte al computer principale.
    Uhura: Sissignore.
    Kirk: Computer, sequenza di distruzione. Pronto a memorizzare?
    Computer: In funzione.
    Kirk: Verificare codice uno, sequenza di distruzione. Computer, sono il capitano James Kirk dell'astronave Enterprise. Sequenza di distruzione uno, codice 1-1-A.
    Computer: Voci e codice 1-1-A verificati ed esatti. Completata sequenza uno.
    Kirk: Signor Spock?
    Spock: Qui parla il signor Spock, ufficiale scientifico. Sequenza di distruzione numero due, codice 1-1-A-2-B.
    Computer: Voci e codice verificati ed esatti. Completata sequenza due.
    Kirk: Signor Scott?
    Scott: Qui è il tenente Scott, ufficiale tecnico in capo dell'astronave Enterprise. Sequenza di distruzione numero tre, codice 1-B-2-B-3.
    Computer: Voci e codice 1-B-2-B-3 verificati ed esatti. Sequenza di distruzione completata ed inserita. Si attende codice finale per conteggio alla rovescia di trenta secondi.
    Kirk: Signor Spock, questa nave è sistemata sulla rotta da me stabilita?
    Spock: Negativo, capitano. Stiamo ancora seguendo la rotta verso Cheron.
    Computer: Sequenza distruzione inserita. Si attende il codice finale per il conteggio alla rovescia di trenta secondi.
    Kirk: Computer, qui è il capitano James Kirk dell'Enterprise. Iniziare conteggio alla rovescia, codice 0-0-distruzione-0.
    Computer: Trenta secondi, 29, 28, 27...
  • [Sui vulcaniani] Un tempo, noi eravamo esattamente come voi esseri estremamente passionali, irrazionalmente divisi da opinioni contrastanti e inconciliabili, e destinati perciò a reciproca distruzione. La ferrea disciplina della logica ha sottratto il mio pianeta all'estinzione. (Spock)

Episodio 16, Il marchio di Gideon[modifica]

  • Dobbiamo riconoscere una volta per tutte che lo scopo della diplomazia è di prolungare le crisi. (Spock)
  • Diplomatici e burocrati svolgono funzioni diverse, ma ottengono di solito i medesimi risultati. (Spock)

Episodio 19, Requiem per Matusalemme[modifica]

Data astrale 5843.7

  • [Sulla peste] Costantinopoli, 1334. Avanzava per le strade, per i canali. Lasciava la città sui carri, sui veglieri, per sterminare mezza Europa. Anche i topi che frusciavano e squittivano nella notte morivano senza pietà. I topi! (Flint)
  • L'essere umano è estremamente complesso. Non sempre riusciamo a evitare brutture che ci vengono da dentro. (James T. Kirk)
  • Mi sono sposato centinaia di volte, ho scelto, amato, sperato, accarezzato una pelle giovane, aspirato una breve fragranza. Poi la vecchiaia, la morte, il sapore della polvere. (Flint)
  • [Rivolto a Spock] Lei non saprà mai a quali cose può condurre l'amore: le estasi, le miserie, le regole infrante, i rischi disperati, le gloriose sconfitte, e le gloriose vittorie. E tutto questo solo perché nel suo libro non è scritta la parola "amore". (Leonard McCoy)

Episodio 22, Sfida all'ultimo sangue[modifica]

Data astrale 5906.5

  • [Su Surak] La più grande figura vissuta nel nostro pianeta, capitano. Il padre di ciò che siamo diventati. (Spock)
  • Ai miei tempi non conoscevamo i terrestri. Sono lieto di constatare che esistono delle differenze. Che ci sia dato di migliorare sempre in armonia. (Surak)
  • Subimmo devastazioni tali che quasi distrussero tutto il pianeta, una guerra dietro l'altra. Eravamo straziati, ma fra tante sofferenze trovammo la via giusta. Inviammo alcuni emissari ai nostri nemici per proporre la pace. I primi vennero uccisi, ma ne seguirono altri. Alla fine, arrivammo alla pace, una pace che ancora oggi dura. (Surak)
  • Il volto della guerra è rimasto immutato. Sicuramente è più logico tentare di negoziare che uccidere. (Surak)
  • [Su Surak] Su Vulcano è ricordato come il padre della nostra civiltà, e la figura del padre per noi significa molto. (Spock)
  • Non c'è modo onorato per uccidere, né tantomeno per distruggere. Niente di buono nella guerra, tranne la sua fine. (Abramo Lincoln)

Citazioni su Star Trek[modifica]

  • 8 settembre 1966: una data impressa a fuoco nella memoria di ogni vero cultore di Star Trek. È la data di nascita ufficiale della celeberrima, citatissima saga di fantascienza, perché in quella data, alle 19:30 locali, Star Trek andò in onda per la prima volta, trasmessa dalla rete televisiva statunitense NBC. [...] Ma non è corretto. La vera data di debutto di Star Trek è il 6 settembre 1966, non l'8. La prima puntata (The Man Trap, in italiano Trappola umana) fu infatti trasmessa per la prima volta in assoluto due giorni prima della data ufficiale dalla rete televisiva nazionale canadese CTV. Lo documenta, per esempio, la Gazette di Montreal del 6 settembre 1966 a pagina 36 [...]. Tuttavia, siccome il Canada per gli americani è irrilevante, la data ufficiale di nascita è l'8 settembre. (Paolo Attivissimo)
  • Con un merchandising paragonabile forse solo a quello di Guerre stellari, è sicuramente una delle serie di fantascienza più amate di tutti i tempi: prova ne sono gli 11 film per il cinema, la serie animata e gli svariati spin-off prodotti nel corso degli anni. (Il Morandini)
  • Ero all'aeroporto di Heathrow, Londra, e a un certo punto sento un gran baccano dietro di me. Se devo dire la verità, sapevo cosa aspettarmi, ma non sapevo chi aspettarmi. In effetti, c'erano una ventina di ragazzi che mi fissarono e dissero: "Tu Scotty!". E io risposi: "Sì, ma voi chi siete? E da dove venite?". E loro, a testa alta: "Siamo malesi". E io pensai: "Ah, ma certo, Singapore, Malesia, Indonesia. È davvero incredibile. Ma è stato tradotto in chissà quante lingue". In effetti, quando chiesero al vice-presidente cinese responsabile per la rete televisiva pubblica perché avesse scelto Star Trek, lui rispose: "Be', anche ai cinesi piacciono le belle storie". (James Doohan)

DeForest Kelley[modifica]

DeForest Kelley nel ruolo del Dott. McCoy
  • Facevamo intrattenimento e nel frattempo trattavamo temi importanti: la guerra del Vietnam e molte altre cose di cui si poteva parlare in una serie di fantascienza ma non in una normale serie televisiva.
  • Mi chiamarono per una serie che si girava a San Franciso, il cui protagonista era Jake Britin, celebre avvocato penalista. Girammo un episodio intitolato 333 Montgomery nel quale io difendevo un tizio che ovviamente era colpevole e lo facevo assolvere. Questo fatto non piacque molto alla produzione, in quanto mi volevano per Star Trek. Ma dopo aver interpretato tutta una serie di cattivi, secondo loro non ero credibile come medico, e così Gene mi dette il ruolo di un criminologo in un altro episodio pilota dal titolo Police Story. Io lo chiamai per ringraziarlo e lui disse: "Non riattacchare. Alla Nbc ti hanno visto nel ruolo del criminologo e ora ti vogliono come medico".
  • Star Trek iniziò nel 1966, in piena generazione hippy, quando i giovani non sapevano cosa fare, dove andare. Si piazzavano sulle statali a fare l'autostop con i loro cani e cose del genere. Noi conquistammo un vasto pubblico di hippy. La cosa era documentata su Free Press. Mettevano un annuncio che diceva: "Grande riunione per stasera per vedere Star Trek, telefonare al numero X-Y" e via dicendo. Secondo me, in Star Trek quei ragazzi vedevano un gruppo di professionisti fare il loro lavoro, legati però da una grande amicizia, da un gran cameratismo. E credo che Star Trek in qualche modo li coinvolse. Faceva vedere che c'era un posto dove andare e un grande futuro davanti a noi. Credo che Star Trek abbia fatto un gran bene a quella generazione così come molte altre.
  • Un attore si guarda indietro e pensa: "cosa avrebbe potuto succedermi?". Poteva anche darsi che il telefono smettesse di squillare. Ma se mi guardo indietro, ritengo di avere avuto la più grande chance che un attore possa avere. Noi abbiamo vissuto un'esperienza che ben pochi attori hanno nella vita. Essere stati alla base aeronautica di Edwards il giorno in cui vararono lo shuttle Enterprise con la banda della marina che suonava il tema di Star Trek mentre usciva la navetta. Io guardai Gene Roddenberry, poi guardai Leonard. Tutti noi avevamo le lacrime agli occhi. Fu molto emozionante, e poi tutto quell'affetto! Ti chiamano per un'apparizione e trovi diecimila persone che urlano e che ancora vogliono sapere tutto di te. Sono molto grato per tutto questo. Star Trek è stata un'esperienza meravigliosa, e anche se non lavorassi mai più ho vissuto un'esperienza unica.

Nichelle Nichols[modifica]

Nichelle Nichols nel ruolo di Nyota Uhura
  • Ci avevo pensato bene, poi andai da Gene Roddenberry e gli dissi che alla fine del primo anno avrei lasciato la serie. Lui ci restò molto male. Quel fine settimana, partecipai a uno spettacolo di beneficienza e mi si avvicinò qualcuno che disse: "Miss Nichols, c'è una persona che vorrebbe vederla, un suo ammiratore". Io mi aspettavo di trovarmi davanti a un ragazzino, invece mi voltai e mi trovai di fronte al dottor Martin Luther King. Rimasi di sasso. Lui disse: "Sì, io sono un suo gran ammiratore. Anzi, in casa mia nessuno si perde mai una puntata". Io lo ringraziai e gli dissi che avevo intenzione di lasciare la serie alla fine della stagione. Lui rispose: "Non può!". Io ero sconcertata e gli chiesi perché. E lui: "Si rende conto di chi è lei? Di quello che ha? Non sa che lei è entrata nella storia? Lei ha aperto una porta e non bisogna permettere che venga richiusa. Lei fa parte dell'equipaggio dell'Enterprise, e in un ruolo di comando in esplorazione pacifica. Lei ha cambiato per sempre il volto della televisione. Ha dato vita a un personaggio che possiede dignità, bellezza e intelligenza. Non può andarsene! Lei è un punto di riferimento, e non intendo solo per i bambini neri. Il ruolo più importante ce l'ha nei riguardi di coloro che sono diversi da noi e che per la prima volta ci vedono per quello che siamo: uguali, esseri umani uguali in esplorazione pacifica. Nichelle, lei non può andarsene". Io ero semplicemente raggelata e dissi: "Grazie, Dottor King". Il lunedì, andai da Gene Roddenberry a raccontargli quello che mi aveva detto il Dottor King, e aggiunsi: "Se mi vuoi ancora, resterò". Non lo dimenticherò mai. Gene mi abbracciò e con le lacrime agli occhi mi disse: "Grazie a Dio c'è qualcuno d'importante che capisce quello che sto cercando di fare".
  • Era un condensato di ciò che potrebbe essere il nostro futuro: armonia, rispetto, progresso, avventura, intelligenza, esplorazione pacifica con IDIC: Infinite diversità in infinite combinazioni. È ciò che rende questo universo meraviglioso, per cui valga la pena viverci. È l'eredità che Gene Roddenberry ha lasciato al nostro mondo.
  • Non avevamo realizzato che fosse il primo bacio interrazziale della televisione, dato che le razze si baciavano dai tempi dei tempi. Solo che quella era la prima volta che lo si emetteva in televisione. Dopo quell'episodio ricevemmo molte più lettere del solito. Gene me ne mandò una di un uomo del Sud che scriveva: "Non credo nella coppia mista, ma se un giovane americano come il capitano Kirk si trova una bella ragazza come il tenente Uhura tra le braccia, non può certo tirarsi indietro". Questa fu la reazione al primo bacio interrazziale!
  • Spesso mi chiedevano se mi sentissi sfruttata perché portavo sempre la minigonna. No, era una fase della liberazione della donna.

Leonard Nimoy[modifica]

Leonard Nimoy nel ruolo di Spock
  • Ho consegnato giornali, pulito piscine e vasche per i pesci. Facevo tutto ciò che potevo fare per mantenere dignitosamente la mia famiglia. Solo con Star Trek è arrivata la tranquillità economica e ora finalmente me la godo.
  • I miei episodi favoriti rientrano in due categorie distinte:
    1: Episodi che erano particolarmente buoni per Star Trek, cioè episodi meravigliosi di Star Trek.
    2: Episodi che erano particolarmente importanti per lo sviluppo del personaggio di Spock.
    Un buon esempio per la prima categoria è la seconda parte di "L'ammutinamento". Era uno dei lavori più importanti mai fatti per la televisione. Era ottima televisione e un grande classico Star Trek da aggiungere. Nel L'ammutinamento il Capitano Pike è stato ferito gravemente e Spock è sottoposto a corte marziale. Penso che anche City on the Edge of Forever sia stato uno splendido, splendido episodio. È stato scritto molto bene e ci siamo divertiti molto (durante le riprese).
  • Non mi dispiace essere associato a Star Trek, anzi. Ne sono sempre andato fiero.
  • Quello era uno show che generava domande e trattava di temi come il razzismo, la geopolitica, le relazioni internazionali, le guerre culturali, l'ambiente. Mi ha sempre eccitato questo aspetto della professione e dello showbiz.
  • Ricordo che abbiamo sfondato a metà della prima stagione dell'originale e il successo è proseguito anche durante la seconda stagione. La terza, purtroppo, è stata alquanto fiacca, e soprattutto non buona per Spock.
  • Sapevamo che ciò che stavamo facendo non era solo svago e fantasia. Star Trek è una saga ricca di contenuti. Nessuno di noi però aveva potuto immaginare che dopo così tanto tempo i suoi personaggi potessero avere ancora così tanta rilevanza... Milioni di persone affascinate, generazione dopo generazione.

William Shatner[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

William Shatner nel ruolo del capitano Kirk
  • Gene Roddenberry aveva un'idea, una carovana in versione stellare, un gruppo di persone nello spazio, le loro storie e le loro avventure. Forse il genio di Roddenberry lo portava a circondarsi di persone di grande talento che trasformarono quella che doveva essere una bella serie televisiva in una serie grandiosa. Persone come Matt Jeffries, che progettò l'Enterprise, aveva messo giù parecchie idee che sottoponeva ai produttori, i quali dicevano "questo ci piace e questo no". Quindi lui assemblò tutte le parti che piacevano, ed è così che nacque l'Enterprise. Bill Theiss aveva un budget di 17,50 $, e spese 1,50 $ in stoffe stravaganti. Trovò delle belle ragazze e mise 75 ¢ di quella stoffa sulle ragazze, contribuendo al fascino di Star Trek. Poi c'era chi scriveva le sceneggiature. Gene Coon è stato la mente nascosta di Star Trek. Lui produceva e scriveva. Era un colonnello della marina in pensione e dette un'impronta alla serie. C'era poi una donna meravigliosa che iniziò come segretaria, ma che in realtà nutriva un grande desiderio di scrivere. Così si offrì per scrivere un episodio ed ebbe una grande carriera come scrittrice di fantascienza. Quella donna era D.C. Fontana.
  • Stavo lavorando ad una serie intitolata For the People, che faceva concorrenza a Bonanza nel suo periodo di maggior popolarità. Nessuno vide mai For the People. Mi chiamò un certo Roddenberry, chiedendomi di andare a Hollywood per visionare un episodio pilota con un attore che apprezzavo molto, Jeffrey Hunter. La puntata non era stata venduta, ma la Nbc era comunque interessata al progetto e volevano provare con un altro episodio pilota. Mi accomodai in una saletta di proiezione e visionai il materiale. C'era una donna dipinta di verde che si dimenava di fronte a un pubblico, e si intuiva una trama piuttosto bizarra. Roddenberry mi chiese cosa ne pensassi di quel primo episodio pilota, e io risposi che secondo me avrebbe dovuto essere un po' più naturale, più scansonato. Ne parlai a lungo con Roddenberry, e il risultato fu che la Nbc decisero di costituire un nuovo cast, fatta eccezione per Leonard Nimoy, che si impegnò a non ridere mai, dando così una caratteristica molto diversa al suo personaggio. Nella prima puntata pilota lo si vede sforzarsi di essere affascinante, nella seconda lo è e basta, senza alcuno sforzo. È così che nacque il secondo episodio pilota che venne venduto. Di lì a poco iniziò la produzione delle prime settantanove puntate.
  • Qualcuno, non so chi, forse Gene, forse l'addetto al casting Joe D'Agosta, ebbe un'idea meravigliosa, molto innovativa per quei tempi: costituire un equipaggio multiculturale, che col tempo sarebbe diventato multirazziale, e avrebbe così amplificato le diverse caratteristiche soggettive.
  • Una delle cose che apprezzavo molto in Star Trek, oltre al bellissimo ruolo del capitano Kirk e all'interesse che suscitava in tanta gente, era il fatto che molti episodi contenevano dei concetti impliciti. Questi concetti impliciti non erano messaggi, erano semplici mezzi per spingere voi, il pubblico, ad ascoltare, riconoscendo delle situazioni reali.
  • Una delle scelte più coraggiose di Star Trek fu un bacio interrazziale che divenne molto famoso. Nel 1968 i tempi erano diversi. L'integrazione era ancora un miraggio, i rapporti tra le razze erano tesi. Ebbene, in questo crogiuolo di tensioni arrivò una puntata nella quale Kirk e Uhura si baciavano.
  • Per me il cuore di Star Trek stava nel rapporto tra tre caratteri diversi: l'emotivo, il logico e la combinazione fra i due nel personaggio del capitano. Quelle tensioni fra loro davano credibilità alla serie, e comunque i tre erano legati da un grande affetto. Venivano mostrati tre personaggi che si stimavano aldilà del fatto che ci fossero dei disaccordi. E tutto questo dava spunto per situazioni altamente comiche, così come altamente drammatiche.
  • I fans, fomentati da Roddenberry, scrissero migliaia di lettere agli studi Nbc, chiedendo che la serie non fosse sospesa. Anzi, ci fu uno zoccolo duro di fans che piombarono nel parcheggio Nbc e appiccicarono degli striscioni sulle auto dei dirigenti con scritto "Star Trek vive!". Fu una dimostrazione molto particolare e devo dire che ebbe i suoi effetti.
  • Tra la seconda e la terza stagione, ci cambiarono l'ora di messa in onda che venne data a Laugh-In, e ci spostarono al venerdì in seconda serata. Era un orario tremendo che tutti chiamavono "il mortorio". Il nostro budget subì dei tagli e scese, incredibile ma vero, a 178,000 $ a episodio. Nella terza stagione, ci trovammo dunque a ingegnarci per mantenere la qualità di sempre. Personalmente, ritengo che la terza stagione fu comunque buona. Gli episodi erano belli, anche se un po' più a risparmio.
  • La sola cosa che spieghi la longevità di Star Trek e il grande interesse del pubblico è una idea molto personale, ma che forse si avvicina alla verità, ed è un concetto che ha a che fare con la mitologia. Ritengo che la nostra cultura sia povera di mitologia. La mitologia è un ponte immaginario che collega la realtà alla fantasia, e tutte le culture ne sono ricche. Forse a noi manca questo genere di collegamento e sentiamo tale mancanza. Io credo che Star Trek, con il suo vasto seguito, i suoi eroi e i suoi malvagi, la sua netta distinzione tra bene e il male, abbia donato alla cultura moderna un pizzico di mitologia e un assaggio del futuro, e la certezza che un futuro esisterà.

Note[modifica]

  1. Errore di doppiaggio.
  2. Nella versione originale «My love has wings, | slender, feathered things | with grace in upswept curve | and tapered tip»
  3. Il nome del Capitano Kirk verrà poi cambiato in James T. Kirk, la "T" sta per Tiberius.
  4. Prima volta in cui McCoy pronuncia la sua frase tipica.
  5. Nella versione originale sono diciotto ore.

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