Rudolf Höß

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Rudolf Höß nel 1947

Rudolf Höß, citato anche con la grafia Höss oppure Hoess (1901 – 1947), militare tedesco.

Citazioni di Rudolf Höß[modifica]

  • Finché Kaltenbrunner fu capo del RSHA[1], gli ordini riguardanti gli internamenti, le deportazioni, le punizioni e le esecuzioni furono firmati da lui o dal capo della Gestapo Muller come suo rappresentante [...].[2]
  • «Il Führer comanda, noi obbediamo», non era certo una frase né uno slogan, per noi. Era un concetto preso terribilmente sul serio.[3]
  • Per volontà di Himmler, Auschwitz divenne il più grande centro di sterminio di tutti i tempi. Allorché, nell'estate del 1941, mi comunicò personalmente l'ordine di allestire ad Auschwitz un luogo che servisse allo sterminio in massa, e di realizzare io stesso tale operazione, non fui in grado di immaginarne minimamente la portata e gli effetti. In effetti, era un ordine straordinario e mostruoso, ma le ragioni che mi fornì mi fecero apparire giusto questo processo di annientamento.[3]

Dalla dichiarazione rilasciata al processo di Norimberga, 5 aprile 1946

(EN) Citato in Sourcebooks.edu

  • Il modo in cui avveniva la selezione era la seguente: i due dottori che avevamo a Auschwitz esaminavano i prigionieri che arrivavano con il treno, li facevano camminare di fronte a loro e prendevano subito una decisione sul loro destino. Chi veniva ritenuto abile al lavoro veniva inviato al campo, gli altri direttamente alle camere a gas. I bambini più piccoli venivano sterminati perché non potevano essere adibiti ad alcun lavoro.
The way we selected our victims was as follows: we had two SS doctors on duty at Auschwitz to examine the incoming transports of prisoners. The prisoners would be marched by one of the doctors who would make spot decisions as they walked by. Those who were fit for work were sent into the Camp. Others were sent immediately to the extermination plants. Children of tender years were invariably exterminated since by reason of their youth they were unable to work.
  • [...] mentre a Treblinka i prigionieri sapevano della loro fine, a Auschwitz abbiamo sempre cercato di illuderli, facendo creder loro di una disinfestazione da pidocchi. È ovvio che qualche volta capivano le nostre reali intenzioni e c'era qualche madre che cercava di nascondere i propri figli sotto i vestiti, ma naturalmente quando venivano trovati, venivano comunque uccisi. Abbiamo tentato, come richiesto, di tenere segreto lo sterminio di massa, ma l'odore terribile e nauseabondo dei corpi bruciati si propagava nelle campagne circostanti e tutta la gente che viveva vicino sapeva cosa accadeva a Auschwitz.
[...] at Treblinka the victims almost always knew that they were to be exterminated and at Auschwitz we endeavored to fool the victims into thinking that they were to go through a delousing process. Of course, frequently they realized our true intentions and we sometimes had riots and difficulties due to that fact. Very frequently women would hide their children under the clothes but of course when we found them we would send the children in to be exterminated. We were required to carry out these exterminations in secrecy but of course the foul and nauseating stench from the continuous burning of bodies permeated the entire area and all of the people living in the surrounding communities knew that exterminations were going on at Auschwitz.
  • Ogni tanto ricevevamo prigionieri speciali dalla Gestapo. I dottori delle SS li uccidevano con un'iniezione di benzina. I dottori stessi avevano il compito di scrivere il certificato di morte e potevano annotare qualsiasi causa di morte.
We received from time to time special prisoners from the local Gestapo office. The SS doctors killed such prisoners by injections of benzine. Doctors had orders to write ordinary death certificates and could put down any reason at all for the cause of death.

Citazioni su Rudolf Höß[modifica]

  • Come molti altri individui simili a lui, egli fu aiutato nella realtà del Lager dalla capacità continuamente rafforzata di vivere su due piani diversi, distinti tra loro, di separare il «servizio» da quelle zone della vita privata in cui regnano i sentimenti, in cui le donne e i bambini sono circondati dalle cure di un padre o in cui possono manifestarsi degli entusiasmi e tanti altri paradossi. (Joachim Fest)
  • Figura sconvolgente e tuttavia pienamente rappresentativa della mentalità nazionalsocialista, Rudolf Höss è la sintesi del rapporto tra presunzione filistea e sentimentalismo da un lato, e la più gelida implacabilità nell'adempimento del dovere dall'altro. Insomma: la camera a gas come strumento dell'assassino sentimentale, perché non turba eccessivamente l'animo, perché fa dello sterminio di massa una tecnica impersonale, una mera questione organizzativa. (Luigi Fenizi)

Note[modifica]

  1. Reichssicherheitshauptamt, Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich.
  2. Citato in François de Fontette, Il processo di Norimberga (Le procès de Nuremberg), traduzione di Francesco Colombo, Editori Riuniti, Roma, 1997, p. 86.
  3. a b Da Comandante ad Auschwitz. Memoriale autobiografico di Rudolf Höss, Einaudi, Torino, 1985, pp. 127-136; riportato in Atlante del Ventesimo secolo 1919-1945: I documenti essenziali, a cura di Vittorio Vidotto, Gius. Laterza & Figli Spa, pp. 248-255. ISBN 88-581-2445-6

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