Sachalin
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Citazioni sul Sachalin e i suoi abitanti.
- Vista dall'incertezza del mare, una qualunque striscia di terra è sempre apparsa ai naviganti come un sollievo, un rifugio, una speranza. Non così quest'isola. Sakhalin, dinanzi alla costa siberiana, a nord del Giappone, emerge dalla foschia lattiginosa che aleggia sulle onde nere del mare di Ohosk come un'inquietante presenza, una massa scura, costantemente avvolta nella nebbia e nel silenzio.
Così apparve più di mille anni fa ai cinesi che la considerarono parte del loro impero e la chiamarono «la terra dei diavoli vaganti»; così apparve agli esploratori occidentali che, non osando approdarci, la segnarono nelle loro carte geografiche col nome; «gli scogli neri»; così apparve ai primi russi e ai primi giapponesi quando, due secoli fa, ci si avventurarono per saccheggiarla delle sue immense risorse naturali. (Tiziano Terzani) - A Sakhalin il sentimento di solidarietà che lega la gente non nasce, come avviene in altre regioni dell'URSS, da comuni radici etniche, ma da un comune destino. «È una strana forza che ci unisce», dice Diana Urina, direttrice del quotidiano di Oha. «È la forza che nasce dall'aver condiviso le sofferenza di una vita dura.»
A Sakhalin sembra che ogni vita abbia un suo segreto. (Tiziano Terzani)