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Samuel Richardson

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Samuel Richardson

Samuel Richardson (1689 – 1761), scrittore britannico.

Citazioni

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  • La corrispondenza è invero il cemento dell'amicizia: è amicizia confessata sotto giuramento e con sigillo, si può dire. Più pura e tuttavia più ardente e meno frammentaria di quanto la conversazione personale possa essere tra le persone più pure a causa della riflessione che essa permette tra il prepararsi a scrivere e il farlo realmente.[1][2]
  • "La penna" è gelosa di altra compagnia. Si aspetta, posso dire, di avere tutta l'attenzione dello scrittore e ognuno spinge lo scrittore a toglierla.[2]
  • La penna è quasi uno strumento altrettanto leggiadro che l'ago tra le mani d'una donna.[3]
  • Una mano generalmente sul petto, l'altra che regge un bastone da passeggio su cui si appoggia da sotto le falde del cappotto in modo che gli possa servire impercettibilmente da sostegno quando è colto da improvvisi tremori o sussulti o mancanti di cui è assai frequentemente preda... I passanti immaginano che guardi diritto davanti a sé ma osserva tutto ciò che si muove al suo fianco senza girare il corto collo; quasi mai si gira indietro... con il suo passo regolare e uguale sembra quasi camminare furtivamente piuttosto che percorrere la sua strada.[1][2]

Incipit di Pamela

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Miei cari Padre e Madre,
ho un gran dispiacere e qualche consolazione da comunicarvi. Il dispiacere è che la mia buona signora è morta della malattia di cui vi avevo detto, e ci ha lasciati tutti molto afflitti per la sua perdita; perché era una signora cara e buona, e umana con tutti noi della servitù.[4]

Citazioni su Samuel Richardson

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  • L'importanza di Richardson nella tradizione del romanzo dipese ampiamente dall'essere riuscito a risolvere molti dei più importanti problemi formali lasciati irrisolti da Daniel Defoe. Tra questi il più importante era probabilmente quello della trama che Richardson risolse in modo assai semplice, evitando un intreccio episodico e basando i suoi romanzi su una singola azione nel caso di Pamela: un corteggiamento. È certo strano che una rivoluzione letteraria così importante fosse realizzata con un'arma letteraria così antica; ma [...] nelle mani di Richardson rivelò nuovi poteri. (Ian Watt)
  • Nessuno, in alcuna lingua, ha scritto un romanzo che sia pari o almeno si avvicini a Clarissa. (Jean-Jacques Rousseau)
  • [...] non è necessario ritenere che il profondo interesse mostrato da Richardson nei suoi romanzi per i problemi delle donne sia solo un tentativo di piacere al gusto femminile; per quanto sappiamo della sua personalità e del suo stile di vita, egli condivideva questi gusti in misura notevole. (Ian Watt)
  • Un riflesso della stretta affinità di Richardson con la mentalità femminile si può trovare nella ricchezza di dettagli domestici descritti in Pamela. [...] Il gusto per i particolari domestici del pubblico femminile di Richardson contribuì probabilmente in misura rilevante a quell'aria di realtà quotidiana tipica delle sue narrazioni. Le eroine dei romance, ad esempio, viaggiavano spesso ma nessuna prima di Pamela fu rappresentata così realisticamente nell'affrontare i vari problemi di dover mettere insieme un guardaroba da viaggio. [...] Il matrimonio di Pamela con un uomo così al di sopra di lei socialmente ed economicamente è una vittoria senza precedenti per il suo sesso [...]. (Ian Watt)

Note

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  1. a b Da Corrispondence.
  2. a b c Citato in Ian Watt, Le origini del romanzo borghese (The Rise Of The Novel), traduzione di Luigi Del Grosso Destrieri, Bompiani, Milano, 1985.
  3. Citato in Mario Praz, Jane Austen, in Bellezza e bizzarria, Mondadori, Milano, 2002, p. 446.
  4. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia

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  • Ian Watt, Le origini del romanzo borghese, (The Rise Of The Novel) traduzione di Luigi Del Grosso Destreri, Bompiani, 1985.

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