Sensismo
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Citazioni sul sensismo.
Citazioni
[modifica]- [Tommaso Valperga di Caluso] contro il sensismo egli venne sostenendo non senza garbo, che non dal sentire ha inizio la nostra cognizione, ma «dal notar che noi facciamo ciò che si sente», ossia un giudizio primitivo. (Eugenio Garin)
- La filosofia sensista, disconoscendo l'esistenza delle nozioni universali del pensiero umano, andò pienamente errata nell'indicare la genesi dell'umano sapere, a cui assegnò per unico principio l'esperienza, ossia i soli dati mutevoli e condizionali di essa: onde essendo stato ad essa necessario di negare la possibilità della conoscenza delle cose in loro stesse, fece dell'uomo una lanterna magica, ed insieme (vedi contraddizione) una tavola rasa. (Benedetto Monti)
- Le conseguenze scettiche del sensismo del sec. XVIII avevano risollevato la questione, puramente filosofica, del valore della nostra conoscenza. Abbassare la ragione significava anche rivolgersi verso la fede e quindi verso la Chiesa e negare la democrazia; – esaltarne invece la potenza significava riconoscere il divino nell'uomo e credere nella civiltà e nel popolo. Sono questi in sostanza i due atteggiamenti, che si contrastano, sia nel campo speculativo, sia nelle teoriche di tradizionalisti e di democratici, negli anni in cui s'inizia il movimento liberale. (Antonio Anzilotti)
- Il Sensismo, nei molteplici suoi svolgimenti e adattamenti, che costituiscono il fondo di tutta la vita filosofica del sec. XVIII, permise una grande varietà nel campo religioso. Credente era quegli stesso, che fu considerato il suo iniziatore e banditore, Giovanni Locke, né incredulo fu l'abate Condillac, il filosofo della sensazione trasformata: dal Locke insomma al Condillac, al Voltaire, al Bonnet, al Cabanis, al Diderot, all'Helvetius, tutte o quasi tutte le gradazioni della fede furono ammesse.
- [Le dottrine del sensismo] rappresentano la forma mentis del secolo [XVIII]: tutti, dal più al meno, con maggiore o minore intensità di colorito, chierici e laici, uomini così di scienza come di letteratura o di religione, furono allora sensisti.
- Sulle questioni propriamente filosofiche o metafisiche il Sensismo non si pronunciava; e benché si adattasse alle più diverse credenze, riuscendo, a seconda dei casi, o al Materialismo o al Panteismo e persino all'Idealismo o allo Spiritualismo, la sua logica e diretta conseguenza era l'Agnosticismo.
Voci correlate
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